Promozione
23 Ottobre 2022
PROMOZIONE CAVENAGO • Manuel Manno, Francesco Gariboldi e Sergio Carbone, tra i migliori in campo dei padroni di casa
È un Cavenago in salute e ben schierato quello che oggi travolge sul proprio campo un Missaglia su cui tira aria di smobilitazione: un 4-1 rotondo, netto e perentorio figlio della doppietta di uno scatenato Manno e delle reti degli ottimi Gariboldi e Giuliana che ben riflettono l’avvio di stagione convincente dei brianzoli, che, reduci dalla sconfitta esterna contro la capolista Arcellasco, sfruttano al meglio il pomeriggio odierno per tornare a far sentire la propria voce nei piani alti della classifica. Viceversa, il Missaglia, il cui passivo è stato reso più onorevole dalla rete di Carpinali, con il risultato di oggi si porta a 4 sconfitte consecutive: l’ultimo risultato utile risale infatti al 25 settembre, quando i ragazzi in maglia arancione hanno fermato in casa per 3-3 il GrentArcadia. L’ennesima battuta d’arresto che spingerà lo staff del Missaglia a una profonda disamina del sistema di gioco e delle eventuali falle interne che stanno condizionando assai negativamente la stagione della squadra.
Il trascinatore del Cavenago non tarda a far comprendere agli spettatori che oggi non ci sarebbe stata partita: dopo appena 20 secondi, i padroni di casa, a cui era spettato il calcio di inizio, lamentano un contatto in piena area tra Gariboldi, ben innescato da un cross di Segato, e l’estremo difensore ospite Brivio, giudicato correttamente dal direttore di gara. Tuttavia, Firmani dovrà fischiare circa 30 secondi dopo, quando lo stesso Gariboldi, servito con precisione da Carbone, dribbla senza difficoltà Perego e pennella da sinistra un bel pallone sul palo opposto: sfuggita dall’intervento di Galbiati e Biagi, la sfera ricade nella zona di Manno, che, con un perfetto destro di controbalzo, spedisce il pallone poco sotto l’incrocio dei pali. Spinto dal centrocampo formato dall’autore del vantaggio, Alonge e Breda, il Cavenago continua a macinare un gioco arioso ed imprevedibile fondato sulla sovrapposizione sugli esterni tra Gizdov e Giuliana e sulle progressioni centrali di Breda, agevolato dai movimenti senza palla di un immarcabile Gariboldi: il ritmo di gioco, animato da due squadre che cercano sovente la profondità, si dimostra molto alto per gran parte del primo tempo. Il Missaglia prova a farsi vedere nella metà campo avversaria con l’insidiosa punizione del numero 10, Locatelli, ben deviata però sul palo da Matera, sul cui rinvio Manno si fionda verso la porta avversaria prima di essere fermato irregolarmente da Santacroce: è lo stesso numero 8 ad incaricarsi della battuta, anche se la sua sassata verrà neutralizzata da Brivio. Il numero 1 ospite, in particolare, si dimostra estremamente abile ed efficace nelle uscite, come al 19’, quando una sua respinta a mano aperta impedisce a Gariboldi, lanciato magistralmente da Breda, di raddoppiare. Il gol del momentaneo 2-0, però, è solo rimandato di 120 secondi: al 21’, infatti, Gizdov, dopo uno straordinario lavoro in mezzo al campo, lancia in profondità Giuliana, che, lasciatisi alle spalle Perego e Galbiati, viene contrastato lievemente da Brivio. Furbo il numero 11 di casa a lasciarsi cadere e a guadagnarsi l’estrema punizione, realizzata da Manno con un rasoterra non potente ma angolatissimo, sfiorato soltanto da un Brivio ad un passo dalla parata. Un passivo che comincia ad innervosire un Missaglia vistosi annullare poco prima il gol del possibile pareggio con Di Gioia, in posizione di offside millimetrico dopo il colpo di testa smarcante di Ingrassia: i meccanismi difensivi, già resi fragili dal gran lavoro svolto dalle ali del Cavenago, saltano completamente. Si aprono dunque praterie per Manno e compagni, che, al 27’, sfiorano il tris quando lo stesso centrocampista smarca perfettamente Gizdov, che, superato Perego, sfrutta il perfetto movimento smarcante di Gariboldi prima di impegnare severamente Brivio, salvatosi con una nuova uscita spericolata. L’asse Manno-Gariboldi funziona bene, e sono ancora i due a permettere a Persico, al 34’, di impegnare nuovamente Brivio sul suo palo, abile un minuto dopo a sventare l’insidioso sinistro a giro di Gizdov, smarcato da Breda con un tocco di esterno e un nuovo tentativo di rete del 7 di casa, questa volta liberato da un bel lancio di Persico. È al 37’, però, che gli spettatori sono costretti ad alzarsi in piedi ed applaudire la terza rete che permette al Cavenago di chiudere in bellezza il primo tempo: lancio di esterno di 40 metri da parte di Manno ed incornata sotto la traversa di Gariboldi, che, liberatosi dalla debole marcatura di Biagi, supera un Brivio forse in leggero ritardo nell’uscita, ma ugualmente capace di riscattarsi sulla bomba di Manno diretta sotto la traversa che mette la parola fine sul primo tempo.
Dopo un primo tempo condotto dal Cavenago all’insegna del predominio territoriale e sul piano del gioco, era lecito aspettarsi una ripresa in cui erano i padroni di casa a gestire ed i confusi ospiti a cercare disperatamente quantomeno il gol della bandiera: in realtà, accade esattamente il contrario. Guidato dai registi Manno e Breda, il Cavenago trova dopo 9 minuti dall’inizio del secondo tempo il poker: nell’insolita posizione di ala destra, Corti anticipa in scivolata Perego e affida il pallone a Gariboldi, che, dribblati lo stesso Perego e Biagi, serve nuovamente Corti, che di prima gira immediatamente per Gizdov; la sua violenta conclusione mancina viene respinta tempestivamente da Brivio; tuttavia, la bizzarra traiettoria assunta dal pallone permette a Giuliana, ben appostato nei pressi della linea di porta, di spingere il pallone in porta con il più classico dei colpi di petto. 60 rintocchi della lancetta più corta dell’orologio ed ecco che il Missaglia torna inaspettatamente a farsi vivo dalle parti di Matera: Di Gioia viene sgambettato in area al momento del tiro, cosicché il ben appostato Firmani non ha dubbi nell’assegnare agli ospiti un calcio di rigore, calciato con forza sulla traversa da Locatelli. Una ghiotta occasione fallita che dà maggiore coraggio agli ospiti, capaci al 21’ di trovare il gol di quello che poi sarà il definitivo 1-4 grazie a Carpinali, che, subentrato nella ripresa, gira in rete in precario equilibrio la bella sponda di Verderio, smarcato dal perfetto lancio di Di Gioia. Immediata la reazione del Cavenago, vistosi fermare in posizione irregolare una decina di minuti prima lo scatenato Gizdov, messo in condizioni di segnare da una nuova azione orchestrata dai soliti Manno e Gariboldi, che fallisce appunto per una questione di millimetri la rete del 5-1, dopo un perfetto scavetto a superare Brivio. Spinti dai propri tifosi, i ragazzi di Furgeri non mollano e, guidati dallo strapotere tecnico-fisico di Gariboldi, vanno vicini in due occasioni al pokerissimo, anche se il secondo fuorigioco ravvisato da Firmani prima e un grande intervento di Galbiati poi negano al Cavenago una rete più che meritata. Il tanto agognato gol che chiude i conti sembra arrivare al 38’, quando Firmani assegna il terzo rigore di giornata per un contatto in area tra Biagi e il neo-entrato Di Pierro, abile a inserirsi senza affanni nello scacchiere tattico di Furgeri: tuttavia, presentatosi sul dischetto con grande determinazione, Piras calcia il pallone ben sopra la porta difesa da Brivio, ugualmente sulla traiettoria del tiro e capace poco dopo di fermare con un grande intervento Giuliana, servito da un perfetto filtrante di Breda. È quest'ultima occasione a far calare il sipario su un match che dà al Cavenago ulteriore fiducia e che fa piombare negli abissi della classifica un Missaglia tra le cui mura aleggia sempre più minacciosa un’aria di crisi interna e di risultati.
CAVENAGO-MISSAGLIA 4-1
RETI (4-0, 4-1): 1' Manno (C), 19' rig. Manno (C), 37' Gariboldi (C), 9' st Giuliana (C), 21' st Caprinali (M).
CAVENAGO (4-3-3): Matera 6, Persico 6.5 (33' st Giani sv), Segato 6, Alonge 6.5 (13' st Pirasi 6), Carbone 7, Corti 6.5 (40' st Tricella sv), Gizdov 7 (13' st Vismara 6), Manno 8, Gariboldi 8 (32' st Di Pierro 7), Breda 7, Giuliana 7. A disp. Castelli, Mazzarella, Ciarmoli, Mascaretti. All. Furgeri 8.
MISSAGLIA (4-4-2): Brivio 6, Perego 5, Verderio 5.5 (26' st Maggioni 6), Santacroce 5 (1' st Caprinali 6.5), Galbiati 5.5, Biagi 5, Arzu 5.5, Di Gioia 6, Ingrassia 5 (4' st Maglia 6), Locatelli 5, Rigamonti 5 (4' st Pedemonte 5.5). A disp. Redaelli, Biella, Proserpio, Soleti, Durante. All. Magni 5.
ARBITRO: Firmani di Milano 7.
AMMONITI: Gariboldi (C), Corti (C), Pedemonte (M), Brivio (M), Santacroce (M), Perego (M).
CAVENAGO
Matera 6 Risponde bene le rare volte in cui viene chiamato in causa. Tuttavia, appare leggermente incerto quando si tratta di effettuare un’uscita.
Persico 6.5 Primo tempo di altissimo livello, tra discese improvvise, cross e progressioni imperiose; cala vistosamente, però, nella ripresa. (33’ st Giani sv).
Segato 6 Prova di ordinaria amministrazione per il numero 3 di casa: poco imbeccato dai compagni e raramente puntato dagli avversari, vive un pomeriggio tranquillo.
Alonge 6.5 Idolo della tifoseria di casa, onora il caloroso tifo che lo accompagna per l’intera durata del suo match con un buon numero di palloni recuperati e geometrie sempre precise e interessanti in fase di impostazione.
13’ st Piras 6 Dopo qualche difficoltà iniziale si inserisce piuttosto bene nel centrocampo disposto da Furgeri; peccato, però, per il rigore malamente calciato oltre la traversa, fortunatamente per la squadra senza conseguenze ai fini del risultato.
Carbone 7 Dominatore assoluto dell’area di rigore, vince ogni duello e si dimostra estremamente sicuro ed efficace nella gestione del pallone: capacità che lo rendono autore di un ottimo match e meritevole di un posto fra i migliori.
Corti 6.5 Gestisce senza affanno gli avversari e da un suo anticipo ai danni di Perego nasce l’azione che porta al gol Giuliana. (40’ st Tricella sv).
Gizdov 7 Esterno rapido e dotato di un notevole scatto, sfrutta la sua altezza e il suo tempismo negli inserimenti per creare scompiglio nell’area avversaria. Un asso nella manica capace di seminare il panico quando viene imbeccato.
13’ st Vismara 6 Disputa una discreta prova, senza però mai brillare o offrire significativamente il suo apporto ai compagni.
Manno 8 Schierato nel suo ruolo naturale di centrocampista centrale disputa una gara straordinaria, realizzando una doppietta nei primi 20 minuti e servendo un assist da cineteca a Gariboldi per il momentaneo 3-0. Pur rallentando i ritmi nella ripresa, riesce sempre a mettersi in mostra con giocate di qualità in mezzo al campo. Manno, what else?
Gariboldi 8 Centravanti atipico, una volta ricevuta palla mette a frutto il suo ampio bagaglio tecnico per attaccare le corsie laterali e sfornare cross interessanti per i compagni, come quello che porta al gol Manno dopo appena 40 secondi. L’incornata sul finire del primo tempo, da vero centravanti, è solo la conferma della completezza del 9 di casa, sempre insidioso anche nella ripresa.
32’ st Di Pierro 7 Gli bastano pochi minuti per far impazzire i difensori avversari a suon di dribbling e affondi in area: strepitoso a procurarsi il rigore del possibile 5-1, poi fallito da Piras.
Breda 7 Capita raramente di vedere giocatori che attirano a sé il pallone come una calamita e dotati di un’eleganza tale nel dribbling da non perderlo mai: dotato di una grande visione di gioco, oggi si è rivelato un perfetto collante tra centrocampo e attacco.
Giuliana 7 Al pari di Gizdov è capace di penetrare in area e sorprendere i difensori avversari quando meno se lo aspettano: sempre pronto a creare l’uomo in più con le sue finte e i suoi movimenti senza palla, il gol da rapace d’area è il modo migliore per coronare una prova molto positiva.
All. Furgeri 8 Benché sia indiscutibile la qualità dei suoi ragazzi, il merito di questa vittoria passa anche ed in gran parte dalla mente del condottiero del Cavenago, capace di schierare una squadra compatta e autrice di un’ottima prova in ogni reparto. Ha un’idea di calcio estremamente fantasiosa e innovativa, che si sta rivelando il segreto del clamoroso terzo posto sin qua occupato dal Cavenago. Ha il merito di incitare e spingere i suoi alla vittoria anche nella ripresa, anche quando i ragazzi, paghi del largo vantaggio, si sono abbassati leggermente troppo lasciando spazio alle iniziative ospiti.
MISSAGLIA
Brivio 6 È anche grazie ai suoi interventi e all’ottimo tempismo nelle uscite da lui mostrato se il passivo non appare eccessivamente pesante.
Perego 5 In netta difficoltà contro Manno prima e Giuliana poi, viene superato con fin troppa facilità dai più tecnici ospiti. Mostra qualcosina di più in fase offensiva.
Verderio 5.5 Il pregevole assist di petto per il gol della bandiera di Carpinali gli vale mezzo voto in più: una prova ad ogni modo negativa, condizionata dal duello nettamente perso con un Gariboldi in giornata di grazia.
26’ st Maggioni 6 Ci mette del suo per provare a migliorare una situazione assai disastrosa ma è troppo tardi.
Santacroce 5 Pressoché inesistente in mezzo al campo, rimedia ai dribbling subiti da Manno e Alonge affidandosi alle maniere forti. Impalpabile.
1’ st Carpinali 6.5 Qualche spunto interessante sulla trequarti, prima del bel gol in equilibrio precario che rende meno amara una prestazione di squadra che non potrà essere dimenticata così facilmente.
Galbiati 5.5 Dopo un primo tempo molto negativo, ha il merito di riprendersi parzialmente nella ripresa, con qualche chiusura importante e il salvataggio disperato su Gariboldi, impossibilitato a firmare una doppietta.
Biagi 5 Nervoso e spesso fuori posizione, viene totalmente cancellato da Gariboldi e Gizdov, sempre pronto a lanciarsi sulle palle alte. Suo il fallo su Di Pierro che fa scaturire il rigore poi sbagliato da Piras.
Arzu 5.5 Nonostante il grande impegno e la tenacia mostrata per l’intera partita, il classe 2005 non trova mai la sua collocazione in campo e, conseguentemente, non riesce mai a entrare in partita.
Di Gioia 6 Pur essendo malamente uscito dallo scontro tecnico con Manno, è l’unico barlume di speranza a cui il Missaglia si aggrappa. Lotta per gli interi 90 minuti e prova quantomeno a sviluppare qualche azione offensiva.
Ingrassia 5 Mai servito dai compagni, fa troppo poco per ricevere qualche pallone. Non va mai al tiro.
4’ st Maglia 6 Entra col piglio giusto, facendosi trovare propositivo a sinistra; cala, però, col passare dei minuti.
Locatelli 5 Al pari di Biagi, il risultato della partita colpisce negativamente anche il playmaker della Missaglia: poche idee e molta confusione e, come se non bastasse, l’errore dal dischetto.
Rigamonti 5 Sebbene sia il capitano, fa troppo poco per scuotere una squadra totalmente in balia degli avversari: prova ad arretrare sulla fascia e dare una mano in fase difensiva, ma da un giocatore col suo carisma ci si aspetta sicuramente molto di più.
4’ st Pedemonte 5.5 Entra a partita ormai compromessa senza lasciare granché il segno.
All. Magni 5 È senz’altro tempo di riflessioni in casa Missaglia: una squadra in campo confusa e disordinata e a tratti rassegnata nel contenere l’avanzata di un seppur più competitivo Cavenago. Se vorrà risollevarsi dall’ultimo posto, dovrà certamente lavorare parecchio sulla fase difensiva e i movimenti senza palla, provando inoltre a mettere Ingrassia e gli esterni offensivi nella condizione di poter pungere.
ARBITRO
Firmani di Milano 7 Fischietto designato per una gara non semplice, resa ancor più ardua dal clima teso in tribuna, sempre pronta a contestargli ogni sua decisione. Il direttore di gara milanese, però, è abilissimo a non farsi mai influenzare, mantenendo un metro di giudizio coerente per l’intera durata del match. La gestione dei falli e la conseguente assegnazione dei cartellini è ottima, così come la scelta di tempo nella loro distribuzione. Il posizionamento rispetto al pallone è ottimo; tuttavia, nella seconda metà della ripresa, anche complice il ritmo alto tenuto dai padroni di casa, che lo costringe a correre continuamente per il campo, appare leggermente impreciso nella gestione dei fuorigioco, annullando a Gariboldi la (comunque ininfluente) rete del 5-1.
No comment in casa Missaglia. A parlare nel post-partita è perciò il solo Oscar Furgeri, tecnico del Cavenago, mostratosi soddisfatto del meritato successo dei suoi ragazzi: «Quanto abbiamo preparato in allenamento ha funzionato. La squadra ha giocato con personalità e qualità: sono molto soddisfatto, avremmo potuto anche realizzare più reti. Siamo un gruppo nuovo, che sta lavorando molto bene e il successo di oggi è frutto del lavoro settimanale. La qualità del gioco è molto buona ma si può ancora migliorare tanto. Purtroppo in Coppa Lombardia siamo stati eliminati, mentre in campionato siamo in una pozione di classifica per noi insperata a inizio stagione: guardiamo giornata per giornata e giocarci le nostre carte durante questa stagione».