Promozione
13 Novembre 2022
PROMOZIONE BIASSONO • Stefano Papapicco, autore del gol del momentaneo vantaggio rossoblu
Partita ad alta tensione quella tra Calolziocorte e Biassono. L'1-1 finale sorride molto più ai monzesi che ai lecchesi, i quali non riescono ad approfittare della doppia superiorità numerica maturata in corso d’opera e devono accontentarsi di un punto. Ad una prima frazione di gioco contrassegnata dall’equilibrio, ma al tempo stesso piacevole, segue una ripresa incandescente, nella quale il rosso del cartellino dell’arbitro assurge a colore dominante.
L’aria di sfida prestigiosa incute inizialmente soggezione al Calolziocorte, che comincia con il piede puntato sul pedale del freno; l’incerto rinvio di Barillà che favorisce la conclusione di Fossati dopo appena 50 secondi, terminata alta sopra la traversa, è la fedele espressione di un avvio di gara alquanto impacciato. Ma per gli uomini di Perego è solo una fugace fase di assestamento: la squadra si dispone sul terreno amico con ordine e acquisisce gradualmente intensità, inibendo con il passare dei minuti ogni potenziale trama di gioco del Biassono. La brillantezza offensiva è ciò che ancora manca agli amaranto, merito di un avversario che, pur non incantando, stenta ad abbassare la guardia. È però del tecnico di casa la mossa chiave del primo tempo, quella che proietta il Calolzio a pochi centimetri dal vantaggio: Sare, che aveva cominciato la gara sulla fascia destra, viene spostato a sinistra e la corsia vacante viene ricoperta da Rota. Una manciata di minuti più tardi, i padroni di casa inaugurano la propria girandola di conclusioni: al 24’, lo stesso Rota viene assistito dalla rimessa laterale di Turetta, lascia correre la sfera e la schiaffeggia al centro per l’accorrente Tironi, il cui tiro ad uscire però lambisce soltanto il palo opposto. Il classe 2003 non si perde d’animo e ci riprova alcuni istanti più tardi: Sare trova un geniale corridoio per il compagno, che questa volta calcia a rientrare, mancando nuovamente di poco il palo opposto. Il Calolzio va alla ricerca di nuove frecce da aggiungere alla propria faretra e raccoglie la palla inattiva del 37’, sulla cui battuta corta è Rota che prova a sorprendere Riboldi, calciando però sull’esterno della rete. A questo punto, è il Biassono ad uscire dal guscio: sortita offensiva di Papapicco, che imbecca il compagno Donnarumma, abile ad aggiustarsi il pallone sul destro e ad arrivare al tiro, sporcato però da Cogliati e abbrancato da Corti, che subisce anche fallo. I guantoni del numero uno locale si scaldano ulteriormente a pochi secondi dall’intervallo, complice una conclusione da fuori area di Lucente; il portiere devia in corner ma il duplice fischio dell’arbitro ne preclude la battuta.
La ripresa si apre con un curioso cambio di casacca da parte dei padroni di casa: accantonata la divisa amaranto, ne viene indossata una gialla, con il colore sociale calolziese che resta impresso soltanto sui numeri. Mentre la gara viaggia sul filo dell’equilibrio, con un alto grado di intensità denotato da entrambe le formazioni, al 10’ si manifesta l’episodio destinato a pesare sull’economia del match. Sugli sviluppi di un corner, l’arbitro non ravvisa alcuna irregolarità nel contatto che causa la caduta di Papapicco, impedendogli di impattare il pallone. Il numero 10 ospite si rialza ma le proteste risultano fatali a Milani, il quale, già ammonito, abbandona anzitempo il terreno di gioco. Il match si infiamma, le squadre si allungano e il centro sportivo calolziese si affaccia a un’ultima mezz’ora per cuori forti. Anziché trasmettere vigore agli uomini di Perego, l'episodio fortifica la formazione di Avella. Sugli sviluppi di un corner per gli ospiti, si alza un campanile; Valtorta calcia al volo, ne esce un tiro sporco che favorisce inavvertitamente Papapicco, abile a inquadrare la porta e a spedire la sfera alle spalle di Corti. Nemmeno il tempo di godersi il vantaggio, che il capitano ospite è costretto a mettersi le mani nei capelli. Il Calolzio ricomincia a macinare e il rumore del contatto tra il numero 10 e Turetta, penetrato nell’area avversaria, si avverte persino in tribuna e per l’arbitro non ci sono dubbi; il penalty è trasformato dal subentrato Galluccio. La sequenza di colpi di scena lascia il pubblico con il fiato sospeso ma produce anche l’effetto di incattivire il match; basta un intervento in scivolata di un giocatore rossoblù su Visconti per far saltare i nervi e l’arbitro ricorre al cartellino rosso, sventolato all’indirizzo di alcuni componenti di entrambi gli staff tecnici, tra cui il tecnico ospite Avella. Ricomposto il tutto, il pallone torna a rotolare e il Calolzio aumenta la pressione. Una serie di scambi di pregevole fattura libera Del Re, che riesce anche ad aggirare l’uscita disperata di Riboldi prima di calciare verso lo specchio ma il salvataggio di un monumentale Gallizzi tiene in vita il Biassono. Il finale di gara, già di per sé proibitivo per i rossoblù, si prospetta ai loro occhi come una montagna da scalare. Liprino, entrato in campo da meno di un minuto, frena con una scarpata l’azione personale in ripartenza di un calolziese e l’arbitro estrae nuovamente il cartellino rosso. Il Biassono, a questo punto, è costretto a stringere i denti. La tendenza che però connota il finale di gara è quella di un Calolzio che non sembra approfittare della doppia superiorità numerica, nonostante il tiro da fuori di Galluccio all’alba del recupero sorvoli di poco l’incrocio. Calato il sipario, Calolzio e Biassono si dividono la posta: un pari che muove per entrambe la classifica ma ai locali resta l’amaro in bocca per non aver tratto il meglio da una situazione piuttosto favorevole.
CALOLZIOCORTE – BIASSONO 1-1
RETI: 18’ st Papapicco (B), 21’ st rig. Galluccio (C).
CALOLZIOCORTE (4-3-3): Corti 6, Turetta 6, Cogliati 6.5 (41’ st Di Gaeta sv), Visconti 6.5, Crimella 6, Barillà 6, Rota 6 (19’ st Cocco 6.5), Bianco 5.5 (19’ st Galluccio 7), Del Re 5.5, Tironi 6 (41’ st Hoxhara sv), Sare 6.5. A disp. Radaelli, Bolis, Fornoni, Sibio, Locatelli. All. Perego 6.
BIASSONO (4-3-1-2): Riboldi 6, Milani 5.5, Valtorta 6.5, Ceppi 6.5 (22’ st Perini 6), Chiodo 6.5, Meroni W. 6.5, Lucente 6.5 (35’ st Liprino sv), Fossati 6 (12’ st Gallizzi 7), Donnarumma 6 (29’ st Meroni R. 6), Papapicco 7, Amadasi 6. A disp. Bourmila, Penati, Napolitano, Mascioni, Negri. All. Avella 6.5.
ARBITRO: Boni di Milano 5.
ASSISTENTI: Biccadamo e Zappela.
AMMONITI: Milani (B), Barillà (C), Bianco (C), Rota (C), Di Gaeta (C), Turetta (C), Papapicco (B).
ESPULSI: 10' st Milani (B), 36' st Liprino (B).
CALOLZIOCORTE
Corti 6 Balbettante ma essenziale la respinta sul tiro di Lucente a ridosso dell'intervallo; non evita il peggio su Papapicco ma è l'ultimo dei colpevoli nella circostanza.
Turetta 6 Prestazione salvata dall'intraprendenza, dote che lo porta a conquistare il rigore del pari; tutto il resto è rivedibile.
Cogliati 6.5 Prova premiabile sul piano dell'intensità. Sbroglia una situazione pericolosa in finale di primo tempo con Donnarumma protagonista. (41' st Di Gaeta sv).
Visconti 6.5 Compie qualche errore nella gestione della palla, paga di tanto in tanto la maggior fisicità ospite ma non smette mai di correre, né di lottare.
Crimella 6 Sul gol di Papapicco è l'intera retroguardia a rimanere di sasso. Tutto considerato, assolve con diligenza ai propri compiti da ultimo uomo.
Barillà 6 Si fa sentire nel gioco aereo, liberarsi di lui è impresa non da poco per gli attaccanti del Biassono. Il carisma, tuttavia, tende a sconfinare nel nervosismo.
Rota 6 I primi minuti trascorsi sulla corsia di sinistra lo isolano dal gioco, trova molto più spazio per agire sulla corsia opposta e assiste brillantemente Tironi a metà primo tempo.
19' st Cocco 6.5 Fin dal momento del suo ingresso, fa da schermo e genera presupposti per ripartenze. Con uno dei suoi recuperi, dà il via all'azione che porta all'espulsione di Liprino.
Bianco 5.5 Non è in giornata di grazia, un eccesso di irruenza lo indirizza ad un'ammonizione evitabile. Ha le carte in regola per fare meglio.
19' st Galluccio 7 Esperienza e freddezza lo assistono nella circostanza del rigore. Trova spazi per agire e prende per mano il Calolzio nell'ultima tranche di gara.
Del Re 5.5 Nonostante svari per tutto il fronte offensivo, nel primo tempo viene offuscato dalla difesa ospite. Va un po' meglio nel secondo ma quando trova il pertugio per inserirsi manca il «killer instinct».
Tironi 6 Opta per la soluzione del tiro ad uscire e manca il bersaglio da ottima posizione. Difetta di concretezza, sebbene la prova nel complesso non sia da buttare. (41' st Hoxhara sv).
Sare 6.5 Invita i compagni al tiro creando dal nulla spunti alquanto invitanti. Cala alla lunga, forse dovrebbe distribuire le energie a disposizione in maniera più efficace.
All. Perego 6 Un pari che sul piano della classifica fa comodo, contro una compagine di tutto rispetto; resta il rammarico per non essere riusciti ad affondare il colpo.
La formazione titolare del Calolziocorte
BIASSONO
Riboldi 6 Le speranze sono riposte in lui ma Galluccio dal dischetto è cinico. Per il resto, osserva i palloni calciati/scodellati dagli amaranto perdersi sul fondo.
Milani 5.5 Quasi compromette la partita dei suoi protestando con un'ammonizione già a carico. Un errore da matita rossa, specie per un giocatore di esperienza come lui.
Valtorta 6.5 Da un suo tiro sporco, scaturisce il momentaneo vantaggio rossoblù. Per il resto, si preoccupa di contenere Rota e alle volte Tironi.
Ceppi 6.5 Finché resta in campo, guida con sapienza la mediana e non manca di inserirsi per creare grattacapi alla difesa locale.
22' st Perini 6 Garantisce esperienza in una fase delicata della gara.
Chiodo 6.5 Porta a casa la pagnotta tramite una prestazione attenta e priva di significative sbavature.
Meroni W. 6.5 Il Biassono si affida spesso alle sue uscite dal basso per impostare l'azione. Una sua scorribanda ad inizio gara genera apprensione tra la difesa ospite.
Lucente 6.5 Impegna Corti a pochi secondi dall'intervallo e si muove efficacemente a supporto di Donnarumma. Una prova non indifferente per qualità nelle giocate. (35' st Liprino sv).
Fossati 6 Ad eccezione di una conclusione iniziale e di un recupero apprezzabile poco prima di abbandonare il campo, la prestazione non riserva sostanziali squilli; si limita all'ordinario.
12' st Gallizzi 7 Una buona fetta di pareggio va a lui, per aver salvato un gol praticamente fatto. Provvidenziale.
Donnarumma 6 Che quella di Calolzio potesse essere una trasferta difficile per gli attaccanti, era fattore preventivabile, ed infatti lui non riesce a sfondare. Tuttavia, permette alla squadra di salire e rifiatare nel momento del bisogno.
29' st Meroni R. 6 Contribuisce a portare la nave in porto, pure in doppia inferiorità numerica.
Papapicco 7 Alla prospettiva di diventare l'eroe di giornata, con il guizzo decisivo in un arduo secondo tempo, si contrappone l'ingenuità che permette al Calolzio di riportarsi in parità. Errore perdonabile, vista la prova nell'insieme.
Amadasi 6 Fa da raccordo tra centrocampo e attacco non senza affanni ma nella ripresa lo si vede un po' ovunque, visto che ad un certo punto saltano gli schemi.
All. Avella 6.5 Un punto a Calolzio dopo aver finito in nove uomini è da tenersi stretto; che poi il Biassono abbandoni il territorio lecchese con una punta di rammarico, la dice lunga su quanto la squadra sia viva.
L'undici di partenza del Biassono
ARBITRO
Boni di Milano 5 Perde completamente il polso di una gara già complicata da gestire con la seconda espulsione (quella di Liprino), a dir poco rivedibile, dato che, peraltro, il giocatore aveva appena effettuato il proprio ingresso sul terreno di gioco.
Daniele Perego analizza la gara dei suoi: «È stata una bella gara, combattuta. Il Biassono è una delle migliori squadre che ho visto finora, quando i giocatori portavano palla sapevano sempre cosa fare. Sicuramente c’è del rammarico perché negli ultimi minuti giocati in undici contro nove, fossimo stati più bravi e meno frettolosi a gestire la palla, avremmo potuto fare qualcosa di più. Detto questo, sapevamo sarebbe stata una partita difficile e che avremmo dovuto far tanto per vincere». Una nota d’orgoglio: «Con la mia gestione siamo imbattuti da tre anni sul nostro campo». La gara con il Biassono rappresentava un banco di prova? «Questa partita poteva darci una spinta in più: vedendo gli altri risultati, se avessimo vinto ci saremmo trovati terzi. Siamo però in una zona tranquilla, che ci fa ragionare e lavorare tranquilli, senza pressione. Cerchiamo di andare avanti per la nostra strada. Parliamo comunque del quinto risultato utile consecutivo, numeri importanti».
Gabriele Avella commenta l'andamento della partita, togliendosi qualche sassolino: «Ci sono tante recriminazioni. Ho trovato dal primo minuto un campo ostile, dove sono stato insultato senza neanche motivo e questo mi dà abbastanza fastidio. Questo è un ambiente che ormai si conosce ma il calcio è un’altra cosa». Sulla gara, il tecnico del Biassono si esprime in questi termini: «Loro sono un’ottima squadra, con buonissime individualità, nonostante si affidino molto a lanci lunghi. Il primo tempo è stato duro e intenso, noi siamo stati meglio nella ripresa; dispiace molto per le espulsioni, perché comunque tutti questi cartellini gratuiti creano confusione. La seconda in particolare, pareva un fallo netto ma da ammonizione. Ad ogni modo, sono soddisfatto dei miei ragazzi, a cui faccio i complimenti; arriviamo da un grandissimo periodo, siamo imbattuti dalla quarta giornata. Il nostro obiettivo è sempre stato la salvezza e ora, trovandoci davanti, ce la giochiamo con gli altri, senza aver paura di nessuno».