Promozione
01 Dicembre 2022
EX CANADA E JUVENTUS: Alessandro Busti, classe 2000, ora gioca nella Druentina, nel girone B di Promozione Piemonte/Valle d'Aosta
Il Canada è stato eliminato dalla sua seconda esperienza ai Mondiali di calcio, all'interno di un girone per niente facile contro formazioni ben più abituate alla competizione come Belgio, Croazia e Marocco. Nonostante ciò i The Canucks (letteralmente "i Canadesi") hanno mostrato di poterci stare tra le migliori 32 nazionali del mondo, grazie a un modo di giocare spumeggiante e aggressivo specialmente nelle prime battute di gara. Seppur non sia arrivata la qualificazione agli ottavi di finale la formazione di John Herdman ha scritto una pagina importante della propria storia, ma tutto parte da un lavoro di più anni e da una golden generation maturata e di qualità, che fa di Alphonso Davies il talento di maggiore spicco.
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Il terzino classe 2000 del Bayern Monaco, prima di diventare il calciatore di adesso, ha fatto la propria gavetta in patria, mentre la nazionale è arrivata in età molto precoce, con la prima presenza con ancora 16 anni di età. Tra le tante apparizioni di Davies nel Canada, nelle prime partite di qualificazione alla Gold Cup (l'equivalente del nostro europeo, ma per nazionali del nord e centro America) e al Mondiale del 2018, c'è una partita apparentemente normale, un Canada-Dominica dove però, tra i titolari, figura un nome dalle chiare origini italiane: Alessandro Busti. Pari età di Alphonso Davies, professione portiere, Alessandro è nato in Canada, a Toronto, da genitori italiani, scegliendo di vestire però la maglia della nazionale canadese, esordendo proprio in quel Canada-Dominica terminato 5-0 per i The Canucks. Dopo una lunga militanza nelle giovanili della Juventus, Alessandro ora difende i pali della Druentina, nel campionato di Promozione (sesta serie del campionato italiano), a due passi da Torino, dove è tornato con i genitori pochi mesi dopo la sua nascita.
L'ITALO CANADESE ALESSANDRO BUSTI AI TEMPI DELLA JUVENTUS
La storia di Alessandro, come detto qualche riga fa, parte proprio da Toronto, metropoli canadese dove il portiere classe 2000 è nato. Il legame tra il calciatore della Druentina e la nazione nord americana è forte, a tal punto che Busti si sente canadese al 100%. «Mi sento canadese a tutti gli effetti. Se i miei genitori non fossero andati a Toronto io non sarei mai nato - spiega Alessandro Busti - Provo un forte senso di appartenenza per questo paese e ho dei bei ricordi, seppur abbia vissuto pochissimo a Toronto. Mi è stato raccontato che mia madre, quando ero appena nato, mi cantava l'inno canadese come ninna nanna».
Di conseguenza, per Busti, scegliere di giocare per il Canada è stato facile, ma il legame è diventato ancora più stretto ai tempi della Juventus, quando è arrivata la chiamata in nazionale. «Avevo circa 17-18 anni ed ero fresco di partita in Youth League contro l'Olympiakos - racconta Busti - Quel giorno c'erano allo stadio degli osservatori che si sono accorti che ero canadese. Pochi mesi dopo è arrivata la chiamata dalla selezione Under 23 per un torneo a Tolosa, dove ho avuto il primo approccio vero e proprio con la nazionale canadese. È stato incredibilmente stimolante».
E poi il salto grosso: ottobre 2018, si sta giocando la prima edizione della CONCACAF Nations League (corrispettivo della Nations League europea giocata dall'Italia) e il Canada deve disputare le qualificazioni. Per la seconda giornata i The Canucks chiamano Alessandro Busti per difendere i pali contro la Dominica, diventando di fatto l'esordio in nazionale maggiore per l'italo-canadese. «Titolare con la nazionale del paese che sento mio, in uno stadio con 20 mila spettatori, nella mia Toronto: è stato il giorno più bello della mia vita. Quella partita tra l'altro abbiamo vinto 5-0, non ho subito gol e mi sono divertito davvero tanto. Ho conosciuto tanti ragazzi che adesso sono al Mondiale, tra cui Alphonso Davies. Forte? Un fenomeno raro, si capiva già anni fa che aveva qualcosa di unico».
ALESSANDRO BUSTI CON LA DIVISA DEL CANADA
Non è stato ovviamente tutto rosa e fiori la sua esperienza in patria. Gli ostacoli principali sono stati la difficoltà con la lingua e un nome che non lo identificava a pieno come canadese. «In molti mi hanno detto che non ero canadese - spiega Alessandro - Non ero ferratissimo con l'inglese e il mio nome è chiaramente italiano: mi dicevano che ero italiano, ma io ripeto che mi sento canadese. Rapporti con le stelle del Canada presenti ai mondiali? Purtroppo no, li ho conosciuti quando ho giocato con loro ma non abbiamo mantenuto i contatti. Con qualche ragazzo della Nazionale Under 23, invece, siamo restati in contatto».
Seppur la carriera di Alessandro non sia decollata con la maglia della Juventus l'italo-canadese qualche soddisfazione se l'è tolta. Un paio di stagioni in Serie D, con Belluno e Vado, prima dell'approdo al Valdruento (ora Druentina), nel girone B di Promozione Piemonte/Valle d'Aosta. Una nuova vita tra i dilettanti, ma sempre con l'amore per il calcio e la voglia incredibile di vincere ogni partita.
LA SCHEDA CALCIATORE DI ALESSANDRO BUSTI, DALL'APPLICAZIONE DEL SETTIMANALE SPORTIVO SPRINT E SPORT
«Ho amato il mondo Juve, sono stati anni belli che mi sono goduto a pieno - racconta Busti - Ti insegnano l'etica del lavoro e ad essere un vero professionista, concetti che di fatto ti porti avanti nella vita di tutti i giorni. Si ottengono grandi risultati solo con il lavoro duro, pochi fronzoli: ogni volta che perdo, anche ora che gioco in Promozione, non dormo la notte. Ringrazio di aver avuto la possibilità di giocare lì».
E ora il presente tra i Dilettanti in Piemonte, con la maglia della Druentina, società di una piccola città alle porte di Torino. Due stagioni nella formazione rossoblù, con un playoff per salire in Eccellenza sfiorato e una seconda annata che vede la squadra del tecnico Rosario Ligato nelle primissime posizioni. «C'è la fiducia giusta per poter fare qualcosa di grande, anche se c'è ancora da lavorare - conclude Busti - Ho visto grandi cose da parte mia e dei miei compagni, anche se l'ultima domenica abbiamo perso contro l'ultima in classifica abbiamo buone chance di farci valere per le primissime posizioni. Stiamo bene e giochiamo bene, meglio dell'anno scorso dove abbiamo cambiato completamente modo di approcciarci alle partite. Siamo una squadra giovane, ma corriamo parecchio e siamo davvero difficili da battere».
L'obiettivo Eccellenza e la scalata verso le alte categorie dei campionati con un piccolo assaggio di Canada: alle porte di Torino c'è chi conosce il mondo canadese e il calcio ad esso collegato. Per qualche informazione su quanto è forte Alphonso Davies dal vivo, chiedete direttamente ad Alessandro Busti.