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L’incubo delle grandi: anche il miglior attacco del campionato cade a Milano

Zambetta griffa il successo per il La Spezia, Nucera neutralizza Cavaliere dagli 11 metri: rimpianto Vittuone

Davide Zambetta del La Spezia

PROMOZIONE LA SPEZIA Davide Zambetta segna la rete che vale il successo sull'Accademia Vittuone

Chiamatela acchiappasogni. Delle grandi. Il La Spezia, dopo aver battuto Casteggio e Assago, oggi frena anche le ambizioni dell'Accademia Vittuone, vincendo 1-0 grazie alla zampata di Zambetta al 17', a segno con un tiro deviato che non ha però lasciato scampo a Greguol. Una gara cattiva, priva dei due allenatori (Pavesi e Tomanin, entrambi squalificati, sostituiti in panchina da Scarzella e Arcipiani) ma giocata con carattere e foga da entrambe le compagini, che ha visto i locali disinnescare il reparto offensivo più prolifico del girone F, con Cavaliere e Fedeli in giornata no. Il primo, in particolare, ha sciupato al 28' l'occasione per pareggiare, facendosi respingere il rigore da un immenso Nucera, formidabile nel restare freddo davanti ad uno degli attaccanti più forti del raggruppamento. Menzione speciale anche per Mutinelli e Pischetola, autori di una gran gara. Il La Spezia rimane invischiato nella lotta salvezza e resta momentaneamente in zona play-out, al 13° posto con 24 punti. L'Accademia Vittuone rimane invece fermo a 59 punti, a -7 dal Casteggio che ormai si prepara a festeggiare il salto in Eccellenza, e a +7 dal Vighignolo che oggi ha accorciato le distanze: ad oggi, le due contendenti disputerebbero i playoff.

ZAMBETTA SEGNA, IL CAVALIERE STREGATO DAL MAGO NUCERA

La posta in palio è alta per entrambe le squadre e l’atteggiamento prudente dei primi minuti lo testimonia. Il ricorso al lancio lungo è il tema tattico dell’avvio, con nessuno che vuole rischiare per non compromettere il risultato fin dal principio. Non è un caso che a prendersi la scena siano Brignola da una parte e Romano dall’altra, che cercano di trasmettere sicurezza e scioltezza ai rispettivi compagni. I locali provano a sfruttare maggiormente la corsia mancina, con Sciascia e Martinelli che provano in modo diverso a cercare il corridoio per rendersi pericolosi. Dall’altra parte, Borsani ci mette impegno, anche se le idee convergono sempre su Cavaliere, stretto bene, però, dai centrali in maglia bianca. La partita è tesa, ma alla prima vera occasione da gol si sblocca: al 17’, errore dell’Accademia Vittuone che favorisce Martinelli, il quale sulla trequarti serve un filtrante per Zambetta che si infila sul versante sinistro dell’area di rigore e colpisce verso lo specchio, con il tiro che si insacca nonostante le multiple deviazioni che non impediscono alla sfera di accomodarsi in fondo alla rete. Reazione ospite al 25’: da azione di corner, colpo di testa di Borsani che viene toccato da un difensore avversario quanto basta per indirizzarlo sul palo. Il legno colpito scuote definitivamente l’incontro, con le squadre che si liberano mentalmente e che giocano a viso aperto. Al 28’ arriva il secondo episodio chiave della sfida: Esmail interviene in modo scomposto su Naldi, colpendolo nel cercare l’anticipo e la direttrice di gara Enis di Como non ha dubbi nel concedere il penalty. Cavaliere ha l’opportunità di rimettere la sfida sui binari corretti, ma non calcia angolato e Nucera è bravo a tenere la posizione fino all’ultimo e a ribattere appena tuffato, salvando il vantaggio. Se l’azione precedente aveva dato la spinta, il rigore fallito rallenta la proposta della seconda in classifica, con i nervi che cominciano a saltare: tanti i falli di gioco e i cartellini sventolati. La tensione cresce con il trascorrere dei minuti: Arcipiani corre ai ripari e sostituisce l'ammonito Naldi con Malvestiti. Prima dell’intervallo è una conclusione di Santobuono al 45’ ad esaltare le doti in uscita alta di Greguol, che rinvia con i pugni spedendo le due squadre a rifiatare.

LA DIGA REGGE: LA SPEZIA FESTEGGIA

L’Accademia Vittuone prova a giocarsi le carte Fumagalli e Sanzo, alzando il baricentro e gettandosi con più uomini in proiezione offensiva, anche se manca spesso filtro in mezzo al terreno di gioco. Il clima è ancora più scintillante della prima frazione: si gioca a ritmi alti e con un agonismo fortissimo. Gli ospiti provano a prendere campo, ma il La Spezia ha la prima vera opportunità della ripresa: al 12’, Martinelli raccoglie un pallone vagante sulla sinistra e scaglia un destro a giro velenoso su cui deve porre rimedio Lombardo salvando quasi sulla linea di porta. Gli ospiti si scoprono giocoforza e lasciano spazi per le ripartenze: al 14’ Camalle in campo aperto perde il tempo per il tiro, ma la sfera termina sul piede destro di Zambetta che calcia alto di poco sulla traversa. Al 18’ confeziona un’opportunità Sanzo, che lavora bene sulla sinistra e crossa in mezzo, ma Nucera sale più alto di tutti e sventa la minaccia. I pericoli maggiori sono però tutte dalle parti di Greguol: l’estremo difensore ospite si tuffa al 23’ ed è decisivo nell’impedire al tiro di Pischetola di infilarsi in rete alla sua sinistra. Il cronometro scorre e proporzionalmente aumenta la tensione, sempre più alle stelle. Gli ospiti si buttano a capofitto alla disperata ricerca del pari, ma manca il graffio in fase di conclusione: finisce 1-0, i tre punti restano a Famagosta.

IL TABELLINO

LA SPEZIA-ACC. VITTUONE 1-0
RETE: 17’ Zambetta (L).
LA SPEZIA (4-3-3): Nucera 7.5, Esmail 6, Sciascia 6.5, Pischetola 7, Baronio 6, Romano 6.5, Martinelli 6.5 (44’ st Caccioni sv), Santobuono 6, Zambetta 7, Mutinelli 7, Camalle 6 (34’ st Cafiero sv). A disp. Diadema, Prodissi, Galeone, Mainardi, Grimaldi, Andreassi. All. Scarzella 6.5.
ACC. VITTUONE (4-3-3): Greguol 6.5, Borsani 6.5, Razzini 5.5 (1’ st Fumagalli 6), Andreoni 6 (27’ st Bartolotta sv), Brignola 7, Lombardo 7, Naldi 5.5 (36’ Malvestiti 6.5), Miraglia 5.5 (1’ st Sanzo 6), Cavaliere 5, Fedeli 5, Ramos 6 (18’ st Iacono 6.5). A disp. De Pace, Gamarra. All. Arcipiani 6.5.
ARBITRO: Enis di Como 6.
ASSISTENTI: Campanile e Fusco.
AMMONITI: Lombardo (A), Naldi (A), Esmail (L), Romano (L), Brignola (A).

Da sinistra, Carmelo Nucera, portiere del La Spezia, il presidente Matteo Siani e Davide Mutinelli, tra i migliori in campo oggi per i padroni di casa

LE PAGELLE

LA SPEZIA

Nucera 7.5 Si prende la copertina parando il rigore su uno degli attaccanti più devastanti del campionato. Micidiale anche in uscita alta: eccezionale.
Esmail 6 Svetta di potenza nei duelli aerei, commette una grossa ingenuità nella scelta di tempo concedendo il rigore agli avversari.
Sciascia 6.5 Si alza tanto ed è perfetto negli stop a seguire, alimentando la produzione offensiva della sua squadra.
Pischetola 7 Tiene la posizione e sfiora anche il gol nel secondo tempo, dimostrandosi un profilo sempre più in crescita. Intelligente, mantiene lucidità e fa sempre la cosa giusta.
Baronio 6 Smista con passo sicuro ed elegante.
Romano 6.5 Efficace nella scelta del tempo degli anticipi, si fa sentire cercando di orchestrare senza lasciare margini ad un cliente ostico quale Cavaliere.
Martinelli 6.5 Cerca spesso la triangolazione con Camalle, intelligente il taglio per il vantaggio di Zambetta. Troppo nervoso in alcuni frangenti. (44’ st Caccioni sv).
Santobuono 6 Perde un brutto a pallone a centrocampo al 24’ che poteva innescare problemi. Per il resto ordine in mezzo al campo.
Zambetta 7 Nel primo tempo sblocca il match, sale ancora di tono dopo l’intervallo e sfodera tutte le sue qualità tecniche nel dribbling.
Mutinelli 7 Bravissimo nel leggere gli spazi e a gettarsi dentro con furore. Giocata deliziosa a liberarsi di un avversario con un tacco volante manifesto della sua giornata di grazia.
Camalle 6 Bello il recupero su Miraglia a centrocampo nel primo tempo. Sgusciante. (37’ st Cafiero sv).
All. Scarzella 6.5 Lanciato Sciascia dal primo minuto, gioca con Camalle falso nueve e capitan Esmail a marcare il pericolo numero uno, Cavaliere. La tela inibisce il potenziale offensivo del miglior attacco del torneo.

ACC. VITTUONE

Greguol 6.5 I suoi rinvii possono provocare potenziali opportunità. Non è un caso che la squadra si alzi molto sperando di trovare una traccia sfruttando la palla lunga. Molto bene su Pischetola a metà ripresa, non smette mai di incitare i compagni.
Borsani 6.5 Ala aggiunta nelle transizioni offensive, si propone chiamando il lancio in profondità. Si fa valere anche nello stretto e nell’uno contro uno.
Razzini 5.5 Poco incisivo sulla corsia di competenza.
1’ st Fumagalli 6 Cuce bene le due fasi, piede educato.
Andreoni 6 Ci mette la grinta, non risparmia le scivolate pulite quando occorre, anche se perde qualche pallone di troppo. (27’ st Bartolotta sv).
Brignola 7 Bene in chiusura, imposta quasi da play aggiunto. Leader del reparto.
Lombardo 7 Si prende un’ammonizione per un fallo a centrocampo evitabile a metà primo tempo, condizionando il proseguimento del match. È però puntuale negli interventi e salva un gol su Martinelli che era indirizzato verso la porta. Inoltre, ci prova spingendosi in avanti nel finale: encomiabile da questo punto di vista.
Naldi 5.5 Rimedia un giallo e rischia l’espulsione per fallo su Mutinelli: sostituzione preventiva. Si fa però notare per aver conquistato il rigore che poteva valere l’1-1.
36’ Malvestiti 6.5 Fa il suo, di testa la spunta e limita le offensive aeree dei milanesi.
Miraglia 5.5 Perde qualche tempo subendo il recupero degli avversari ma è sempre presente nelle azioni a metà campo.
1’ st Sanzo 6 Buone idee in assistenza, tatticamente vivace, manca il gol che varrebbe il punto.
Cavaliere 5 Marcato costantemente non riesce a trovare gli spazi per colpire. Sciupa clamorosamente l’opportunità dagli undici metri nella prima frazione: errore inatteso.
Fedeli 5 Opaco, oggi è mancato tanto in termini di pericolosità alla sua formazione.
Ramos 6 Primi 45 minuti complicati per tutta la squadra, ma ci ha messo almeno voglia e velocità.
18’ st Iacono 6.5 Porta freschezza, svelto nelle giocate e nei disimpegni.
All. Arcipiani 6.5 Ha il merito di cambiare in corsa e di creare soluzioni alternative per rimediare al risultato negativo. Gli uomini di maggior caratura tecnica oggi in ombra, ha però il coraggio di osare: nel finale, addirittura Lombardo va a fare l’attaccante aggiunto.
ARBITRO Enis di Como 6 Partita non semplice da gestire. Manca qualche cartellino giallo, ma non ci sono errori tali da macchiare la sua prestazione.

LE INTERVISTE

A fine partita, ha parlato il tecnico del La Spezia Pavesi, oggi squalificato, che ha sofferto in tribuna ma che alla fine si ritrova con un successo pesantissimo: «La squadra è un gruppo unito che lavora bene. La testa è quello che fa tutto. Oggi abbiamo dimostrato, organizzati e grintosi, di poter portare a casa il risultato contro una delle squadre, secondo me, più forti in assoluto. La squadra si vede in campo che è messa bene, i giocatori fanno quasi sempre quello che chiede l'allenatore, ma in alcune partite pecchiamo di convinzione e commettiamo errori banali che ci costano lacrime e sangue. Domenica scorsa eravamo in vantaggio a Pontevecchio a 20 minuti dalla fine: non possiamo restare in 10. Noi dobbiamo lavorare su questo, sulla testa, e continuare sulla scia di quanto fatto oggi».

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