Torneo delle Regioni Under 19
21 Aprile 2023
RAPPRESENTATIVA UNDER 19 UMBRIA • Francesco Brevi, capitano dei giallorossi e autore del gol del 3-3
Sembrava tutto già scritto dopo appena mezzora, e invece eccola qui: la partita più bella - fin qui - di tutto il Torneo. Sì perché il punto che l'Umbria strappa al Trento non è per nulla scontato. Sotto 3-0 a fine primo tempo, subendo pure una stupenda rete in rovesciata di Devigili - che fa pure doppietta prima del tris di Casagrande -, i giallorossi nella ripresa fanno il rimontone trainati da Fabri - a segno due volte su rigore, ma in generale MVP del match - e dal loro capitano, Brevi, che chiude il cerchio del destino siglando il definitivo 3-3. Per entrambe la strada sarà dunque ancora lunga, ma se i presupposti sono questi niente vieta di pensare che ci sarà da divertirsi.
Dalla fine di un girone all'inizio di un altro, la sfida tra Umbria e Trento che chiuse il gruppo B del 2019 si ripropone subito nell'E dell'edizione 2022/2023. Una partita non già decisiva, come fu lo 0-0 che permise alla regione dei Tre Ceri di arrivare da seconda ai quarti, dove fu eliminata dal Lazio poi campione (4-2), ma che può indirizzare il fine settimana di entrambe le squadre. Il sentimento di rivincita, dunque, è indirittamente dal lato dei ragazzi in verde, che, percependolo o meno, dopo soltanto sei minuti si portano già in vantaggio, e lo fanno con la prima rovesciata di tutto il Torneo delle Regioni. Al 6', infatti, Pierro scambia corto su calcio d'angolo e crossa morbidamente in mezzo, dove Devigili spalle a la porta ha la pazza idea di esibirsi nel colpo più scenico di tutti, impattando il pallone quel che basta - la punta del piede - per disegnare un arcobaleno che si spegne alle spalle di Buini. Un colpo a freddo che non congela i giallorossi, ondeggianti intorno all'area del Trento, ma poco incisivi negli ultimi metri. D'altro canto, però, l'Umbria deve osservare solo un mancino di molto a lato di Rech prima di spaventare la formazione di Maran con un cross di Russo spedito di poco a lato dal terzino opposto, Del Siena, che di testa da posizione ravvicinata vince un complicato scontro aereo senza però trovare la porta. Un brividino che scorre sulla schiena del Trento, che come medicina decide di chiudere i giochi - o così sembra. Al 29', infatti, un filtrante verso Devigili non viene gestito alla perfezione da Buini e Lilli, che si scontrano tra di loro e con il numero 9 verde, a cui resta però l'ultima parola per depositare la sfera nel sacco vuoto. Un gol di diversa fattura rispetto alla rovesciata precedente, ma seguito da un'altra perla nel pomeriggio del Trento: lo slalom gigante di Casagrande. Il 7 prende palla nella zona destra della metacampo avversaria e parte in serpentina, saltando tre avversari e battendo il portiere con un delicato mancino a incrociare nell'angolino. Giochi chiusi, sì, ma solo idealmente, perché al 42' l'Umbria fa capire di non aver alzato bandiera bianca. Dopo una pressione sul versante sinistro, la sfera finisce centralmente poco fuori la lunetta, da dove Fabri fa partire un destro che, deviato da un avversario, rimbalza sul palo. Un buon segnale da parte dei giallorossi, chiamati però a fare un'impresa nel secondo tempo: recuperare tre gol di scarto.
Con una vera e propria montagna da scalare, il primo squillo della ripresa non può che essere dell'Umbria, e la suoneria è anche abbastanza forte. Su una rimessa da sinistra, infatti, Osakwe appoggia per Fabri - di gran lunga il più attivo dei suoi -, che serve al centro Mariotti, bravo in due tocchi a controllare e a calciare rasoterra di destro, costringendo Froner a una bella distensione alla sua sinistra per sventare il pericolo. Un picchetto sembra essere piazzato, ma il Trento ha lo scatto alla risposta, e qualche minuto più tardi Anzelini si incunea a destra sgusciando in velocità, conquistando però solo un corner. Per provare a smuovere le carte, dopo gli ingressi di Piermarini e Mattei all'intervallo, Roscini al 20' si gioca anche quella di Sabatini, ma il fulcro dell'Umbria è sempre lui: Fabri. Il numero 6 giallorosso, infatti, al 15' riceve palla in area, prova a districarsi e cade a terra dopo una presunta spinta di un avversario: è calcio di rigore, e la possibilità di riaprire quei giochi che sembravano già chiusi. Sul dischetto va sempre Fabri, che batte Froner, bravo solo a indovinare l'angolo. E qui la partita cambia. La botta psicologica, oltre che essere pesante per un Trento scomparso dai radar, è di incoraggiamento per l'Umbria, che l'impresa inizia ad annusarla. E non può essere altrimenti, perché al 21' capitan Brevi batte rapidamente un calcio di punizione dalla sua trequarti e pesca Sabatini, che guadagna il secondo - dubbio - rigore del match. Dagli 11 metri si presenta di nuovo Fabri, che questa volta batte centralmente e fa 3-2. La vetta della montagna si fa sempre più vicina per i ragazzi di Roscini, che al 29' riescono finalmente a raggiungerla. Destino vuole, inoltre, che a piantare la bandiera sia proprio capitan Brevi, che, sugli sviluppi di un corner, riceve un cross da destra di Osakwe e tutto solo sul secondo palo controlla di petto prima di punire rasoterra il portiere avversario. L'inerzia del match è ormai dalla parte dei Tre Ceri, che nello stretto giro di un minuto arrivano altre due volte al tiro: prima Bernardini spara alle stelle da posizione defilata verso destra nell'area di rigore, poi Mattei calcia alto da fuori. Due chance che gridano vendetta per quello che sarebbe stato un ribaltone clamoroso, ma il 4-3 non arriva, così come un cartellino rosso richiesto dalla formazione del Nord Italia per Lilli, che poco oltre il cerchio di centrocampo da ultimo uomo strattona un avversario in dribbling. Anche qui, però, è un nulla di fatto - arriva il giallo - e la sfida termina sul 3-3.
CP TRENTO-UMBRIA 3-3
RETI (3-0, 3-3): 6' Devigili (C), 29' Devigili (C), 32' Casagrande (C), 16' st rig. Fabri (U), 22' st rig. Fabri (U), 30' st Brevi (U).
CP TRENTO (4-2-3-1): Froner 6.5, Bortolotti 6.5, Carotta 6, Manfredi 6, Anzelini 6 (34' st Carli sv), Casagrande 7, Rech 6.5 (13' st Sottovia 6), Amorth 6 (34' st Maraner sv), Pierro 6.5, Comper 6.5 (27' st Manfredi 6), Devigili 7.5. A disp. Ambrosi, Ferraresi, Pradini, Zeni J., Zeni N.. All. Maran 6.5.
UMBRIA (4-3-3): Buini 6, Del Siena 6.5, Brevi 7.5, Lilli 6, Russo 6.5, Bernardini 6.5, Sirci 6 (1' st Piermarini 6.5), Fabri 8, Mariotti 6.5 (20' st Sabatini 7), Osakwe 7 (42' st Dolcini sv), Leone 6 (1' st Mattei 6.5). A disp. Pallotta, Ferri, Poggi, Pucci, Zichella. All. Roscini 7.
ARBITRO: Bovio di Novara 6.
ASSISTENTI: Manfredini di Novara e Berta di Novara.
AMMONITI: Bernardini (U), Lilli (U), Sottovia (C), Pierro (C).
La terna arbitrale del match
TRENTO
Casagrande 7 Non sarà lo stesso slalom di Rafa Leao in Napoli-Milan, ma la sensazione è la stessa: fa fuori gli avversari con una facilità disarmante. A differenza del portoghese, però, sostituisce l'assist con un gol, apparentemente semplice, ma sintomo di freddezza sotto porta. Come molti dei compagni purtroppo cala un po' nella ripresa, ma quella rete non può non essere premiata.
Devigili 7.5 A proposito di bei gol, il suo è fin qui uno dei migliori. Una bella rovesciata di punta, insolita, ma efficace, con il pallone che si arcua e finisce alle spalle del portiere avversario. Come se non bastasse concede pure il bis sotto rete, questa volta più da rapace, prima però di non ricevere più troppo supporto dai compagni e cadendo in trappola insieme a loro nella seconda frazione di gioco.
L'undici titolare dell'Under 19
UMBRIA
Brevi 7.5 Indossare la fascia è sempre un onore e un onere, farlo quando rappresenti un'intera regione assume decisamente un altro peso. Come adempire al proprio compito al meglio? Segnando il gol che completa una storica rimonta, oltre che la gara più bella di tutta la prima giornata del Torneo delle Regioni, e probabilmente della fase a gironi. Alla rete si aggiunge quello che è il carisma del capitano, con il numero 3 che anche sotto di tre reti non smette di incitare i compagni.
Fabri 8 Gioca su un altro livello per tanti fattori: qualità, costanza e capacità di essere decisivo. Anche in un primo tempo generalmente negativo per i rossolbù, è lui a dar la spinta per cercare l'impresa nel secondo tempo colpendo quel palo poco prima di rientrare negli spogliatoi. Nella ripresa, poi, si continua e realizza il rigore che rimette tutto in discussione, prima di andare a segnare quello necessario per capire che non è solo un sogno: la remontada se puede, e porta il suo nome.
Osakwe 7 Non segna, ma fa l'assist più importante del match. Parte bene, propositivo là davanti, poi anche arretrando di qualche metro i palloni a disposizione per mettersi in mostra scarseggiano nel primo tempo. Lui, però, resta in partita, e lo dimostra nel seconda frazione di gioco quando, oltre a mettere il cross che vale il 3-3 finale, è protagonista di un paio di scambi al limite dell'area che portano i compagni al tiro.
Gli undici ragazzi scelti per partire titolari nella sfida col Trento