Torneo delle Regioni Under 19
22 Aprile 2023
RAPPRESENTATIVA UMBRIA UNDER 19 • Francesco Fabri, con i suoi due calci di rigore riaccende le speranze giallorosse
Per il trofeo di partita più bella del Torneo delle Regioni c'è già una seria candidata, ed è Trento-Umbria Under 19. Con la squadra del Nord avanti 3-0 dopo appena mezzora di gioco, accesa dalla rovesciata di Devigili - doppietta - e dal super dribbling di Casagrande, nella ripresa succede l'impensabile: Fabri accorcia per due volte le distanze su calcio di rigore, poi capitan Brevi completa la più grande rimonta di giornata, e probabilmente della fase a gironi - se non di più.
TRENTO - LE PAROLE DEL TECNICO
Il fulcro dell'analisi di Florio Maran, allenatore dell'Under 19, non può che essere lo sbalzo di prestazione tra primo e secondo tempo. «Negli spogliatoi ne avevamo parlato e ci aspettavamo una loro reazione nei primi 10 minuti perché non avevano niente da perdere. - spiega la guida trentina - Avevamo parlato di stare attenti perché l'episodio rischiavamo di pagarlo, e infatti ci ha castigato. Prendere gol su un rigore che c'era e non c'era ci ha un po' innervosito, poi dopo 8 minuti arriva un altro episodio su un errore nostro oltetutto, perché potevamo andare a coprire la palla, invece l'abbiamo fatta passare, abbiamo voluto correre dietro l'uomo e il nostro giocatore gli ha appoggiato la mano. Un rigore forse dato dal momento, l'arbitro ci ha visto un po' nervosi e ci ha punito. Da lì abbiamo perso un po' la testa e abbiamo preso il terzo gol. Sono anche calati fisicamente un paio di ragazzi dopo che abbiamo fatto un gran primo tempo, dove li abbiamo messi nella loro area e sulle ripartenze li abbiamo castigati tre volte. Dopo il 3-3 abbiamo provato a cambiare assetto mettendoci a due davanti e li abbiamo messi un po' in difficoltà, riprendendo campo anche noi, però era troppo tardi».
Altro fattore la tenuta fisica: «Mi dispiace per i ragazzi a cui sono venuti i crampi. È gente che viene da qualche infortunio, perciò è arrivata al Torneo delle Regioni un po' sottotono fisicamente. Due o tre cambi sono stati obbligatori, però ci sta. Peccato anche per le tre ammonizioni, una su di me che l'ho detto all'arbitro di non aver offeso nessuno. Penso che siamo andati nel pallone noi, ma anche lui».
TRENTO - LE DICHIARAZIONI DEL BOMBERÒN
Uno dei punti da cui ripartire già nella sfida col Veneto è sicuramente Ivan Devigili, autore di una doppietta che sembrava aver indirizzato la gara nel primo tempo. Un bis la cui portata principale è la prima rovesciata di tutto il Torneo delle Regioni. «Ho visto la palla e pensavo di non arrivarci, però l'ho presa con la punta ed è andata bene, anche se ci credevo perché ne ho già fatti di gol così. - spiega il classe 2004, che sulla gara aggiunge - Secondo me nel primo tempo abbiamo dominato, abbiamo giocato meglio noi e concretizzato di più. Nel secondo siamo entrati convinti, però, anche se non si giudica mai l'arbitro, penso ci siano stati un paio di errori decisionali che ci hanno penalizzato. Loro comunque hanno meritato, quindi il 3-3 ci sta. Non fa bene nè a noi nè a loro perché sulla carta siamo le squadre meno quotate, però è andata così».
Ivan Devigili, a segno per due volte con la maglia del Trento
UMBRIA - PAROLA ALL'ALLENATORE
Se in casa Trento c'è da interrogarsi sul cambio di faccia tra le due frazioni di gioco, in quella dell'Umbria la certezza sta proprio in quello, ovvero la scossa data da Massimo Roscini, tecnico dell'Under 19. «Qualcosa dovevo dirlo nello spogliatoio perché nei primi 45 minuti, non giocando malissimo, abbiamo preso tre gol evitabilissimi. - spiega l'allenatore - Devo dire che la squadra avversaria si è dimostrata molto forte, correva e pressava, quindi era anche difficile fermarla. Nell'intervallo una scossa ci doveva essere e c'è stata perché abbiamo fatto un secondo tempo eccezionale. Il pareggio è giustissimo, ma se all'ultimo minuto davanti alla porta un mio giocatore avesse centrato l'obiettivo saremmo tornati a casa con una vittoria bellissima».
Chiave psicologica ma non solo, perché a far la differenza è anche l'assetto tattico, come racconta la guida giallorossa: «Avevamo preparato la sfida con un 4-3-3 normale, soltanto che non è che l'abbiamo fatto benissimo. Nel secondo tempo abbiamo cambiato modulo con un 4-3-1-2 e le cose sono andate meglio». I primi spunti sulle cose da migliorare prima della prossima gara dunque ci sono, e Roscini a tal proposito conclude: «Dobbiamo aggiustare qualcosa tatticamente, ma soprattutto dal punto di vista fisico dei giocatori. Vediamo chi ha risentito troppo di questa partita perché è stata tiratissima per 90 minuti e se c'è da fare qualche cambio».
UMBRIA - ECCO L'MVP
I parallelismi tra le due squadre proseguono anche se si scende nel dettaglio sui protagonisti del match, perché se da un lato spicca la doppietta di Devigili, dall'altro c'è quella di Francesco Fabri a fare da contraltare. Due gol che arrivano entrambi su calcio di rigore, e se il primo può essere oggetto di sfortuna o fortuna, il secondo è guerra psicologica pura. «Vedendo il primo, che comunque ci era quasi arrivato anche se l'avevo piazzata bene, il secondo ho deciso subito di tirarlo centrale perchè sul secondo al 100% il portiere si butta, ed è andata bene», spiega il numero 6 dell'Umbria, migliore in campo non solo per le due reti, ma per la qualità espressa pure in un primo tempo difficile per la squadra. «Loro hanno approcciato la partita un po' più rognosi, cattivi, di noi, e nell'intervallo il mister ci ha detto che ci dovevamo svegliare ed essere più decisi, come abbiamo dimostrato, perché le qualità le abbiamo e possiamo metterle in campo. - dichiara il classe 2003, che sulla mancata ciliegina del 4-3 conclude - Sinceramente mi aspettavo anche il quarto gol perché comunque abbiamo continuato ad attaccare anche sul 3-3 e pensavo che ce la potessimo fare, però un pareggio è meglio di zero punti, quello sicuramente».