Torneo Delle Regioni Under 15
23 Aprile 2023
CALABRIA TRENTO UNDER 15 TORNEO DELLE REGIONI - Giovanni Bruno, ancora una volta il trascinatore dei suoi
Se spesso i sensazionalismi sono strategicamente esagerati nel racconto della storia di una partita, ci sono invece gare in cui nessuna grande parola può rendere davvero quello che gli occhi hanno avuto la fortuna di godere. La sfida tra Calabria e Trento è stata tutto e il contrario di tutto, una montagna russa di emozioni e un ribaltone incredibile, in quella che si candida fortemente a diventare una delle più belle partite del torneo, anche se siamo solo alla fine della fase a gironi.
CALABRIA PARTENZA A MILLE, MA CHE CRESCITA TRENTINA!
La Calabria parte con la fame di chi ha voglia di mangiarsi la partita, sapendo di avere un'occasione d'oro, di quelle che non si possono fallire: i ragazzi di Scappatura, che devono fare i conti con l'assenza di capitan Grieco, hanno già la prima chance al 5' con Viola, il cui destro forte dal limite dopo pregevole smarcamento trova sulla sua strada l'ottima opposizione di Simonini. Per il portiere ospite rischia di essere una lunga mattinata: il Trento, che ha subito 7 gol in due partite, è già eliminato e senza più vere motivazioni, tranne quella di voler onorare fino alla fine il proprio torneo, e si trova davanti degli avversari che al contrario giocano col coltello tra i denti, consapevoli che una vittoria garantirebbe loro il passaggio del turno. Le occasioni calabre iniziano ad arrivare a grappoli: prima un bel sinistro di Grisolia fuori di poco, poi su un cross dello stesso Grisolia è Aracri ad avere un'occasione ben più clamorosa, ma il suo tocco dal limite dell'area piccola termina incredibilmente fuori. A dispetto di classifica e motivazioni non c'è però una sola squadra in campo: Trento c'è e non vuole non esserci, i ragazzi di Endrighi dimostrano carattere e orgoglio e non vogliono fare da sparring partner, cercando di giocare e costruire palla al piede ogni volta che ne hanno la possibilità. Dopo le occasioni iniziali infatti la Calabria non riesce più a mantenere alta e costante la sua pressione sulla difesa avversaria, come invece aveva fatto nei primi minuti, e al 32' è anzi proprio il Trento a farsi vedere dalle parti di Campolo: Corradi trova Rech, che dai 25 metri scarica un destro che fa la barba al palo. Ma il vero segnale che la partita sta prendendo una piega inaspettata arriva un minuto dopo: un contatto in area tra D'Oppido e Pellizzari viene interpretato dall'arbitro come sufficiente per indicare il dischetto, scatenando le proteste dei calabresi per un rigore non sembra rientrare nella categoria dei "nettissimi". Dagli undici metri si presenta comunque Corradi: il suo destro è tutta potenza, troppa potenza, perché vola altissimo sopra la traversa cancellando la possibile svolta della gara. Dalla panchina calabra l'esultanza suona come un "Ball don't lie", grido preso in prestito dal mondo NBA per gioire di un errore avversario dopo un fischio a sfavore ritenuto ingiusto, ma in vista della ripresa i ragazzi di Scappatura devono capire che è suonato un grosso campanello d'allarme.
UN SECONDO TEMPO INDIMENTICABILE
I calabresi però non colgono il segnale, e i primi minuti della ripresa sono da incubo: al 5' una sponda di testa al limite trova il taglio dietro la difesa di Pellizzari, che in spaccata arriva sul pallone e batte Campolo per il vantaggio trentino. Per la Calabria è un colpo basso che lascia sotto shock, e non c'è nemmeno il tempo di riprendersi che Rech riceve palla dai 25 metri, si gira e indovina una botta rasoterra perfetta per potenza e angolazione che non lascia di nuovo scampo a Campolo. È l'incredibile 0-2, una mazzata psicologica che abbatterebbe anche un Ercole. Ma la Calabria non ci sta, e un paio di sgasate di Bruno fanno capire che i ragazzi di Scappatura sono ancora vivi: bisogna però subito segnare per poter sognare, e al minuto numero 11 ci pensa Viola, proteggendo alla grande un pallone in area e girandosi in un fazzoletto alla Giroud prima di trovare la porta col sinistro. È 1-2, è di nuovo tutto aperto: Scappatura inserisce anche Olivieri per dare più peso all'attacco e lanciare un assedio che sa di ultima spiaggia. Al 19' c'è una punizione dalla trequarti per la Calabria: la palla non viene allontanata dalla difesa e ci provano prima Gallo e poi Tolovan, ma alla fine è proprio il nuovo entrato Olivieri che al terzo tentativo riesce a sfondare la porta di Simonini per il pareggio. È un secondo tempo folle a Baveno, senza un attimo di respiro: e la cosa migliore è che il bello deve ancora venire, con un finale di gara che si preannuncia da tachicardia. Ma l'inerzia è passata completamente dalla parte calabra, e al 28' gli uomini di Scappatura completano la remuntada: perfetta la sponda di Viola per il taglio di Bruno, che scatta sul filo del fuorigioco ed è glaciale nel battere Simonini con un mancino a giro sul secondo palo. Esplode la panchina dei ragazzi di Scappatura, ma non è ancora finita, e al 30' ci vogliono le mani di Campolo per salvare il capolavoro: il destro di Corradi dalla distanza sembra destinato all'angolino, ma un riflesso super del portiere di proprietà del Reggiomediterranea devia sopra la traversa. Il Trento la tiene viva fino alla fine, la Calabria però ora non vuole assolutamente lasciarsi scappare una vittoria che solo qualche minuto prima sembrava impensabile. In pieno recupero arriva l'ultimo brivido, con Colò che si gira in area ma va alto col sinistro. Appena la palla sorvola la traversa ecco arrivare il triplice fischio: è tripudio calabro, i ragazzi di Scappatura passano come primi del girone nel modo più dolce possibile, con una rimonta clamorosa in cui sono passati dall'Inferno al Paradiso in poco più di mezz'ora. Una dimostrazione di carattere e orgoglio eccezionale, come quella data anche da un Trento stoico, che ha dato la miglior dimostrazione di come si dovrebbe onorare fino alla fine un impegno: applausi anche per i ragazzi di Endrighi dunque, ma la standing ovation è tutta per la Calabria di Scappatura, che arriverà alle fasi finali a dir poco sulle ali dell'entusiasmo.
IL TABELLINO
CALABRIA UNDER 15-TRENTO UNDER 15 3-2
RETI: 5' st Pellizzari (T), 6' st Rech (T), 11' st Viola (C), 19' st Olivieri (C), 28' st Bruno (C).
CALABRIA UNDER 15 (4-3-1-2): Campolo 7, D'Oppido 6, Aracri 6, Tolovan 6, Tirotta 6.5, Chiappetta 6 (6' st Talarico 6.5), Grisolia 6.5 (11' st Olivieri 7), Formosa 6.5 (33' st Cardamone sv), Bruno 7.5, Gallo 6.5 (36' st Perfetti sv), Viola 7. A disp. Foschi, Gigliotti, Grieco, Salvatore, Rotundo. All. Scappatura 7.
TRENTO UNDER 15 (4-4-2): Simonini 7, Retornaz 6 (16' st Cacucciolo 6), Hasani 5.5, Salvati 5.5 (35' st Tomasi sv), Ferrari 6 (30' st Said sv), Beltrami 6.5 (13' st Franceschini 6), Corradi 6, Rech 7, Tolettini 6, Pellizzari 7 (20' st Colò 6.5), Zimelli 6 (22' st Fasanelli 6). A disp. Armanini, Bertamini, Nekkab. All. Endrighi 6.5.
ARBITRO: Stella di Novara 6.5.
ASSISTENTI: Amigliarini e Aracri.
I MIGLIORI
CALABRIA
Bruno 7.5 I grandi giocatori si riconoscono nei momenti più difficili, dove oltre alle qualità tecniche serve il carattere per trascinare la squadra alla terra promessa. Sotto 0-2, è lui, capitano odierno, a prendersi la squadra sulle spalle, con un paio di accelerazioni che ridanno fiducia a tutto l'ambiente: ed è sempre lui, con il lieto fine perfetto, a siglare il gol che vale vittoria e qualificazione. Viola 7 Nelle prime due gare solo le grandi parate dei portieri avversari gli avevano negato il gol, ma lui non si è arreso, sapendo che per trovare la palla giusta non bisogna mai smettere di crederci: timbra finalmente il cartellino, ed è una rete che pesa come un macigno, l'1-2 che avvia la rimonta.
Campolo 7 Le partite sono fatte di fasi e attimi diversi, e diversi sono anche i protagonisti chiamati a salire sul palcoscenico e mettere il mattoncino per essere decisivi. La grande parata sul destro di Corradi nel finale è il suo momento di gloria, ed è fondamentale per non rendere vana la pazzesca rimonta completata dai suoi compagni.

TRENTO
Rech 7 Il capitano è il primo a scuotere la squadra dopo l'inizio complicato, macinando chilometri e contrasti, coprendo tutte le zone del campo. Nella ripresa indovina poi il bolide dello 0-2: resterà soltanto illusorio, ma è il simbolo dell'orgoglio trentino in un torneo sfortunato per i ragazzi di Endrighi.
Pellizzari 7 Frizzante e mobile su tutto il fronte d'attacco, nel primo tempo si guadagna il rigore con un movimento che inganna la difesa e a inizio ripresa sfugge di nuovo alla retroguardia, questa volta per firmare in spaccata il gol dello 0-1.
Simonini 7 L'immagine della sua gara è tutta nell'azione del gol del 2-2, dove prima di arrendersi a Olivieri compie due interventi straordinari su Gallo e Tolovan: ci mette l'anima, ma purtroppo per lui e per la squadra anche oggi non basta.

LE INTERVISTE
Quasi sopraffatto dalle intensi emozioni della partita Marco Scappatura, il tecnico della Calabria se l'è vista brutta, ma alla fine può esultare con i suoi ragazzi per un grande traguardo: "Vincere così è stato ancora più bello: è stata una partita durissima, e devo fare un plauso a un Trento che ha saputo metterci in grande difficoltà già dalla fine del primo tempo. La squadra ha dato la miglior dimostrazione possibile del suo carattere, trovando le risorse e le energie per venire fuori dal momento più difficile del torneo quando quell'uno-due a inizio ripresa avrebbe potuto tagliarci le gambe. Non solo carattere però, anche intelligenza: quella che serviva per non lasciarsi abbattere dagli eventi e per capire i cambiamenti tattici che ho provato a fare in corso d'opera. È una grande gioia per tutti noi, e ora continuiamo a sognare nelle fasi finali."
Orgoglioso dei suoi ragazzi anche Giuseppe Endrighi, l'allenatore del Trento ha avuto le risposte che voleva dalla squadra: "Molto contento della prestazione dei ragazzi, che hanno mostrato quanto ci tenevano a onorare l'impegno nonostante fossimo già eliminati dal torneo. Dopo essere andati in vantaggio per 0-2 abbiamo purtroppo subito la reazione di una Calabria che ha dimostrato di essere una grande squadra e con tante opzioni anche dalla panchina, ma oggi non ho niente da recriminare ai miei ragazzi: abbiamo giocato un torneo in crescendo, e a prescindere dal risultato questa esperienza resterà importante."