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Torneo delle Regioni Under 15

Segna dopo due minuti e gasa i compagni: «Vorrei sfidare la squadra più forte di noi, ma non c'è»

L'allenatore qualificato si congratula con gli avversari sconfitti: «Mi è piaciuto il loro atteggiamento»

Catino Veneto Under 15

RAPPRESENTATIVA VENETO UNDER 15 • Francesco Catino, sblocca subito la sfida decisiva con l'Umbria

Lo scontro al vertice tra Umbria e Veneto per la qualificazione ai quarti di finale del Torneo delle Regioni si indirizza in un lampo. Alla formazione del Nord Italia bastano infatti tre minuti per mettere a segno un rapido uno-due griffato Catino e Bytyci, che mettono in discesa una partita non priva di insidie. Il rigore di Bertoldo nella ripresa dà nuova linfa al Cuore Verde d'Italia, che smette però di battere all'altro penalty di giornata, quello di Zecchetto, che fa accelerare i battiti dei Leoni e li porta in vetta al Girone E.

LE DICHIARAZIONI

UMBRIA - LA VOCE DEL TECNICO

Andare a ribaltare una sfida iniziata subendo due gol in neanche 180 secondi è un compito veramente arduo, e non può che esserlo anche per la squadra di Danilo Velini. Proprio l'allenatore dei blues, analizzando il difficile avvio dei suoi, spiega che: «Noi avevamo preparato la partita in una certa maniera perché sapevamo la forza del Veneto, solo che i ragazzi erano bloccati dalla tensione. Una volta sbloccata quella, nel secondo tempo siamo entrati con uno spirito diverso, però il problema non è stato l'approccio. Ieri sera sono andati a dormire presto e già stamattina li vedevo tesi a colazione, io ho cercato di far capire loro che era una partita come un'altra, ma evidentemente non erano abituati perché i nostri campionati magari non sono competitivi come quelli del Veneto».

Nonostante ciò, l'Umbria trova la forza per riaprire i conti nel secondo tempo e, anche se la rimonta non arriva, chiude il girone con un buon bottino di 4 punti. «Posso solo fare i complimenti ai miei ragazzi perché hanno fatto un bel torneo. - riconosce infatti Velini - Arrivare all'ultima giornata e giocarsi la qualificazione con una squadra potenzialmente più forte di noi è già una bella cosa, poi per loro è d'esperienza, qualcuno di noi non è abituato a queste pressioni. Noi siamo soddisfatti perché hanno anche espresso un buon calcio, dopo le individualità fanno la differenza. Siamo contenti anche del comportamento dei ragazzi».

Dal punto di vista personale, invece, l'allenatore conclude: «Sono soddisfatto perché non è facile assemblare 20 ragazzi di quasi 20 società diverse in poco tempo. Noi terminate le segnalazioni abbiamo fatto solo tre allenamenti col gruppo che poteva partire, quindi ho cercato di mettere dentro dei concetti e ho visto che li hanno recepiti subito, quindi sotto questo profilo posso essere solo soddisfatto, poi per il futuro vedremo».

VENETO - IL POSTGARA DELL'ALLENATORE

L'altro lato della medaglia è quello dei ragazzi di Claudio Tosato, che si dimostrano sul pezzo fin da subito e superano indenni anche le difficoltà del match che vale l'accesso ai quarti di finale. «Effettivamente loro ci hanno aiutato all'inizio con questo uno-due dopo tre minuti. - analizza il tecnico - Il momento più difficile è stato invece sul 2-1. Lì ci siamo un attimino disuniti ed è subentrata anche un po' di stanchezza fisica, che è normale nei ragazzi. Faccio i complimenti all'Umbria per l'atteggiamento perché ha lottato sempre su ogni pallone, anche sul 3-1, che speravo fosse la mazzata, e invece sono rimasti sul pezzo fino all'ultimo minuto, com'è giusto che sia». E a proposito di atteggiamento, quello dei ragazzi del Veneto «è sempre stato positivo. - aggiunge il tecnico - Anche con la Calabria, e la cosa che più mi è piaciuta è stata la reazione dopo la prima partita».

La prossima, invece, è quella dei quarti di finale con i padroni di casa del Piemonte, in vista della quale Tosato conclude: «Riposiamo e ricarichiamo le energie. Adesso è partita secca, per cui il margine d'errore è limitatissimo, non ci si può permettere di farne e questo riguarda sia noi che gli avversari».

VENETO - PARLA IL PROTAGONISTA

È la partita decisiva per continuare a sognare lo Scudetto e la sblocchi dopo appena due minuti facendo una finta di tiro da dentro l'area per poi piazzare un piattone rasoterra in fondo al sacco. Fare questa descrizione a Indovina Chi porterebbe a un solo nome e cognome: Francesco Catino, che segna così la sua prima rete al Torneo delle Regioni. «Mi ero ripromesso almeno di fare bella figura e di fare un paio di gol in questo torneo, fatalità vuole che oggi che era una partita importante me ne è uscito fuori uno bello e sono felice per questo. - racconta il classe 2008, che sul pre-partita svela - Ieri sera, a partire da me, ci siamo concentrati bene sulla gara. Ho detto a tutti di andare a letto a un'ora prestabilita e che gli avversari non sarebbe stati da sottovalutare».

Parole sagge perché sebbene il match inizi con un 2-0 fulminante, il calcio di rigore segnato dall'Umbria fa scricchiolare le certezze dei compagni del numero 7, che spiega: «A quel punto della partita, devo essere onesto, c'è stata un po' d'ansia in tutta la squadra perché sul 2-1 loro hanno preso la foga del gol e hanno cominciato ad attaccare come dei matti. Noi siamo un attimo indietreggiati, ma ce la siamo comunque cavata». Preoccupazioni da lasciare da parte perché adesso arriva il bello. «Per i quarti abbiamo buone possibilità perché siamo una squadra forte secondo me, però ci dobbiamo mettere in testa tutti che possiamo vincere. - afferma Catino, che sognando in grande conclude - Mi piacerebbe incontrare quella che dovrebbe essere la squadra più forte di noi, ma non c'è».

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