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Torneo delle Regioni Under 19

Il fantasista ribalta la partita più importante con gol e assist: «Continuiamo così e arriviamo in fondo»

L'allenatore sull'incredibile rimonta: «Dovevamo solo lasciarci andare, ma non ho mai avuto paura»

Rubino Veneto

RAPPRESENTATIVA VENETO UNDER 19 • Pierpaolo Rubino, a segno dal dischetto e autore dell'assist che mette in ghiaccio la qualificazione

Va sotto dopo neanche 10 minuti, torna in partita con un destro al volo e poi ribalta l'ultima delicata gara della fase ai gironi: è questo il percorso che il Veneto traccia nella sfida con l'Umbria. Un match aperto dal solito Mariotti, rimesso in bolla da Spader e deciso da Rubino, che con un gol e un assist per Gobetti manda i Leoni ai quarti di finale.

LE DICHIARAZIONI

UMBRIA - IL PENSIERO DELL'ALLENATORE

Il 3-1 finale è un risultato difficile da preventivare per come parte la gara dell'Umbria, ma il tecnico Massimo Roscini riconosce il valore dell'avversario: «Sicuramente la vittoria del Veneto è meritata, sono una squadra fortissima. Peccato che avevamo segnato per primi e dopo ci siamo fatti raggiungere su un gol che potevamo benissimo evitare. Nel secondo tempo naturalmente eravamo anche un pochino stanchi, mentre loro anche fisicamente sono una bellissima squadra e hanno meritato di vincere. Un plauso però anche ai miei ragazzi, che si sono comportati bene ed è quello a cui tenevamo molto».

La sconfitta nel duello tra prime classificate del Girone E costa così l'eliminazione, facendo rimuginare sulle due precedenti sfide, in particolare quella d'esordio col Trento. Una clamorosa rimonta da 3-0 a 3-3, ma con il rammarico per aver «all'ultimo minuto sbagliato un gol a porta vuota. - come ricorda la guida della squadra del centro Italia, che sottolinea - Quello che contava di più però è che i ragazzi non si facessero male e si comportassero bene sia al campo che all'albergo. È stata una festa del calcio e dello sport».

VENETO - LA SODDISFAZIONE DEL TECNICO

«Abbiamo fatto una gran partita.  - esordisce invece Valter Bedin, allenatore dei Leoni, che sull'errore iniziale spiega - I ragazzi sentivano molto la gara. Ho cercato in tutti i modi di prepararla bene, di non farla sentire così tanto, ma non ci siamo riusciti. Il gol non ci ha per niente aiutato, però siamo stati bravi a reagire. Abbiamo continuato a incitare i ragazzi ed è stato importante pareggiare nel primo tempo, poi all'intervallo abbiamo fatto in modo che capissero quali sono i nostri valori e li hanno messi in campo, facendo una grande ripresa. Ieri avevo paura perché erano stanchi fisicamente, ma la mente ti porta dove vuoi. I ragazzi sono stati veramente bravi, anche i cambi ci hanno aiutato a non rischiare tanto sulla loro reazione».

A proposito di mente, è proprio quella la chiave della vittoria del Veneto. Assimilato il colpo iniziale, la formazione dell'est dal punto di vista tattico si fa sentire sugli esterni, soprattutto a sinistra, da dove partono un paio di cross insidiosi, tra cui quello dell'1-1. Mosse che si ripetono nella ripresa, dove la differenza sta nella testa dei giocatori, come spiega Bedin: «È stata una questione mentale. I ragazzi sanno fare le cose, sanno giocare, era solo un discorso di lasciarsi andare. Adesso mi auguro che questa dimostrazione di reazione, di capacità e di forza li aiuti ad affrontare le prossime partite con la giusta tensione, e non con la paura o la titubanza, che ti mettono in difficoltà».

Una questione mentale tra l'altro non semplice perché i Leoni a inizio ripresa spingono molto, ma sprecano altrettanto e non riescono a dare la sterzata definitiva al match, che resta così aperto e lascia spazio alla possibile fregatura - che non arriva. «Mi è venuta in mente la prima partita, dove abbiamo buttato via tante palle gol, alcune clamorose, però non ho mai avuto paura, sono sincero. - dichiara la guida dell'Under 19Ero tranquillo perché conosco la squadra: è evidente che se i ragazzi non vanno al 100% diventa difficile, però l'hanno fatto tutti, anche chi sembrava stanco a fine primo tempo si è ripreso e ha giocato. Sono veramente contento, nelle ultime tre/quattro edizioni non abbiamo passato il turno, quindi questo è già un risultato importante. Adesso vediamo cosa succederà».

VENETO - SI ACCENDE IL MOTORINO

Un soprannome azzeccato per chi, come Nicolas Guizzini, sfreccia sulla fascia sinistra per tutti i 90 minuti. Il classe 2004 offre una delle soluzioni cercate da Bedin risultando il più attivo là davanti nel primo tempo veneto, e questo da terzino. «Ormai sono abituato, è da due anni che gioco sulla fascia e fare avanti e indietro non è che mi pesi molto. - spiega l'esterno basso, autore dell'assist per l'1-1 di SpaderLo faccio, so che può dare una mano alla squadra e finché ne ho attacco e difendo».

Un contributo molto importante anche nella ripresa, dove fa capire che il ferro da battere caldo è lì, e infatti dalla sua fascia provengono le reti del ribaltone. Sulla gara, però, Guizzini afferma che: «Sapevamo che era una partita delicata perché bisgnava vincere. Si era messa male, ma siamo un gran gruppo, individualmente e collettivamente forti, quindi siamo riusciti a riprenderla con la nostra forza. Le nostre qualità le conosciamo e sappiamo che possiamo arrivare fino in fondo».

Nicolas Guizzini, il motorino del Veneto

VENETO - ARRIVA LO SQUALO

Dopo aver nuotato nel fronte offensivo veneto senza far spuntare la pinna col Trento, ma dimostrando comunque grandi doti, Pierpaolo Rubino mostra pure i denti con l'Umbria, afferandola e trascindola con sé negli abissi. Come? Conquistandosi e realizzando il rigore del 2-1 e servendo l'assist per il tris definitivo. Un grande contributo dopo un primo tempo meno incisivo in zona gol, anche se il numero 19 fa bene a ricordare che: «Le partite vanno sempre a momenti, l'importante è dare il massimo e raggiungere il risultato è quello che conta».

E il risultato non è solo la vittoria per 3-1, ma anche la qualificazione ai quarti di finale come prima della classe. «È stata veramente una bella giornata, sia per me che per tutta la squadra. - non può dunque far altro che dichiarare Rubino, che prosegue - Abbiamo raggiunto il risultato che volevamo e l'importante è questo. Sono felice per tutti, per il mister, per i miei compagni, ora speriamo di continuare così e di arrivare fino in fondo». Scendendo nel dettaglio del match, ripreso dopo la falsa partenza, il trequartista chiosa: «Gli avversari erano abbastanza forti e sapevamo che sarebbe stato difficile. Nello spogliatoio comunque ci siamo messi in ordine e sapevamo come entrare in campo nel secondo tempo, l'abbiamo fatto e il risultato lo dimostra».

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