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Torneo delle Regioni Under 15

Scartato da una big di Serie A, ora è campione d'Italia: «Tornarci non mi interessa»

Il classe 2008 che ha dominato il Torneo da capitano: «Sono scoppiato in lacrime alla fine, è stato fantastico»

Villa Rappresentativa Lombardia

RAPPRESENTATIVA LOMBARDIA UNDER 15 • Manuel Villa, capitano e colonna portante della difesa campione d'Italia

Cannavaro-Italia, Maldini-Milan, Sergio Ramos-Real Madrid, Puyol-Barcellona, e chi più ne ha, più ne metta. Dietro ogni grande squadra c'è spesso un grande difensore, o meglio, un grande capitano. In questo caso non si parla di un Mondiale o della Champions League, ma l'importanza di Manuel Villa nel Torneo delle Regioni vinto dalla Lombardia è la stessa.

INSORMONTABILE

Quando ci si chiede cos'abbia sbagliato il difensore classe 2008 durante tutta la competizione la risposta è secca: niente. Perfetto dall'inizio alla fine, con addirittura - se possibile - un crescendo culminato nel momento del bisogno, quello di una semifinale ribaltata grazie a un suo lancio di 30 metri per Fardin e, soprattutto, nella finalissima, dove conferma tutte le sue qualità prendendo le misure su un Barry devastante nel primo tempo e annullato nella ripresa. Qualità, sì, quelle in marcatura, dove diventa l'ombra dell'attaccante neanche fosse Shikamaru, quelle sul lungo, dove con le sue leve recupera gli avversari più scattanti, quelle nello stretto, dove azzecca sempre il tempismo dell'intervento, quelle aeree, dove con la sua stazza sa sempre come imporsi. Praticamente un muro su cui rimbalzare, e la dimostrazione è data dai numeri, sia in Rapp - 4 porte inviolate di fila, con 3 soli gol subiti in tutto il Torneo - che in campionato - dominato con la sua Enotria, campionessa con due giornate d'anticipo, con il titolo di miglior difesa e con il portiere dal maggior numero di clean sheet (10).

EMOZIONI

Freddi numeri dietro cui si cela un ragazzo a modo, preciso e diligente, che in campo non ha potuto trattenere la botta emotiva di essere appena diventato il capitano della squadra campione d'Italia. «Sono scoppiato in lacrime alla fine, è stato fantastico. - racconta infatti Villa - Per me è un'emozione fantastica, poi da capitano è una cosa che non avrei mai pensato di vivere». La realtà però è quella: la sua Lombardia va sotto 2-0 con la Toscana e vince 3-2 in rimonta, firmando uno dei più grandi ribaltoni della storia del Torneo delle Regioni. Un successo forse pronosticabile visto il percorso dei ragazzi di Peccati, anche se qualcuno avrebbe potuto vacillare sul doppio svantaggio. Di certo, però, non Villa e i suoi compagni: «Abbiamo cominciato a caricarci. Noi siamo un gruppo forte e l'abbiamo dimostrato anche con l'Emilia Romagna: sotto 1-0 e poi ribaltata 3-1».

TRADIZIONI

Un'unità di intenti che serve sempre quando bisogna riscrivere la storia insieme, guidati da un capitano che ha fatto da collante per tutta la trasferta. «Per me è stato importante tenere unita la squadra, far sì che tutti si trovassero bene. - spiega VillaAbbiamo fatto in modo che tutti si sentissero a loro agio, e alla fine la forza del gruppo si è vista in tutte le partite». Una coesione che per vincere non si costruisce solo in campo, ma anche fuori. Tutti insieme, sempre.

Ogni viaggio porta infatti con sè delle tradizioni, dei riti, da rispettare giorno per giorno, e ovviamente non sono mancati neanche in quello del difensore dell'Enotria e dei suoi compagni: «Ogni volta che c'era una partita ognuno prima della gara scommetteva: se oggi vinciamo mi taglio i capelli. Prima l'ha fatto Manzinali, dopo l'ho fatto io, poi Guidi e Azzolari. Oggi per esempio si deve tagliare la barba Valli». Momenti per stemperare la tensione, non solo tra ragazzi, ma anche con i membri dello staff, come sottolinea Villa: «Il Boss - Claudio Mantegazza, dirigente responsabile - in particolare era sempre sorridente, ci dava la carica, scherzava: è stato veramente fantastico».

FUTURO

Se con il Torneo delle Regioni si è chiuso un capitolo importante della carriera del classe 2008, tra qualche giorno ce ne sarà un altro da portare a compimento, ovvero i quarti di finale per titolo regionale Under 15 Élite con la sua Enotria. E destino vuole che sulla strada di Villa ci siano proprio alcuni suoi compagni di viaggio in Piemonte: «Io sono contro chi vince tra Tedone e Manzinali. - suo braccio destro nel duo difensivo più forte di tutto il Torneo, ma sfavorito nel pronostico del capitano - Secondo me passa Tedo, a livello di squadra l'Aldini è forte».

Che sia il Ponte San Pietro o i Falchi, l'imminente futuro del difensore è ancora da scrivere, così come quello della prossima stagione. Dopo un Torneo vinto e giocato a questi livelli è normale ipotizzare che qualche Pro inizierà a farsi sentire e, perché no, qualcuna del passato. Cresciuto infatti nell'Inter, dove ha registrato solo tre presenze con l'Under 14, Villa un anno dopo si è tolto già tante soddisfazioni, ma su un possibile ritorno in nerazzurro è chiaro: «L'Inter per il momento non mi interessa. Io punto sempre in alto, il mio obiettivo è tornare tra i professionisti e mi andrebbe bene qualsiasi squadra». Come finirà ancora non si sa, intanto la certezza è una sola: il difensore dell'Enotria è campione d'Italia.

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