Rappresentative
22 Giugno 2023
RAPPRESENTATIVA MONZA: Mekki Salahddine
Da Limbiate al tetto della Lombardia, con la fame, con la grinta, con la rabbia dei veri numeri nove. Nel trionfo della Rappresentativa di Monza al Torneo delle Province c'è una stella che brilla nel cielo come Sirio in una limpida notte sahariana. È quella del suo centravanti, Mekki Salahddine: The Sultan, The Beast, chiamatelo come volete, ma questo 2006 è stato la punta di diamante della squadra campione di Clemente Gargioni.
Già, perché a fare il "treble" in questa stagione non è stato soltanto il City di Pep Guardiola, ma ci sono riusciti anche loro. Andrea Bianco, Lorenzo Bozzolan e proprio lui, Mekki. Nel Limbiate del tecnico Andrea Ietti il power trio si è aggiudicato prima il girone provinciale di Monza, poi ha indossato la Corona di Teodolinda portando a casa il titolo provinciale brianzolo; e infine, ha vissuto la magica maratona di Trezzano Rosa che è valsa contro Sondrio il trofeo regionale. In tutte e tre le competizioni Salahddine ha vestito i panni del dominatore con le sue doti fisiche, ma soprattutto con il suo istinto del gol.
Lasciamo che siano i suoi allenatori a raccontarlo: «Ho fatto il biennio Allievi a Limbiate - dice Ietti - e la sua evoluzione durante il percorso è stata incredibile. Gli ho sempre detto che per arrivare a essere più completo dovrebbe inserirsi meglio nel collettivo di squadra. Ma dall'altra parte lui è un attaccante puro, e quelli così è anche giusto che giochino un po' col paraocchi. A sedici anni ha tutto il tempo per migliorarsi perché è un ragazzo attento, serio, presente. Ne vorrei 11 come lui nella mia squadra. Mai avuto un problema con Mekki, semmai ho cercato di aiutarlo in qualche momento. La religione diversa comporta anche una mentalità diversa rispetto ai suoi coetanei, lo rende più ligio, già più maturo in confronto ad altri. Con Bozzolan e Bianco hanno segnato 60 gol in tre, quest'anno siamo partiti facendo un punto in tre partite ma poi siamo venuti fuori, vincendo il campionato con margine».
Con la maglia della Rappresentativa Salahddine dimostra tutto il suo potenziale. Quattro gol nella fase a gironi vinta contro Bergamo, Mantova e Pavia. Doppietta in semifinale con Como; gol in finale contro Sondrio: un gol clamoroso (andatevelo a vedere nel videro qui sotto). «Mi ha impressionato subito, è un giocatore che non conoscevo ma mi ha colpito molto la sua grande voglia di giocare - è il commento del selezionatore Clemente Gargioni -. Fisicamente è di un altra categoria, ha un gran tiro, e soprattutto vede la porta». Comune con Andrea Ietti anche la considerazione sugli aspetti migliorabili: «Dovrebbe imparare a giocare un po' di più con i compagni, anche se di partita in partita l'ho visto migliorare sotto questo punto di vista. È normale che la punta faccia quello e provi sempre a fare gol, ma gli ho detto - "Guarda che se riesci a giocare di più con gli altri di gol ne fai ancora di più". È una bestia d'area, per lui la porta è qualcosa da aggredire; deve smussare qualcosa tecnicamente ancora, ma gli auguro di davvero di andare avanti nella sua carriera».
Con Clemente Gargioni ritorniamo sulla vittoria di Trezzano Rosa, una battaglia infinita contro la rivelazione del torneo. «Sentivo che ce la potevamo fare. In passato ho perso una semifinale con Como, una finale con Bergamo ai supplementari, ma ero consapevole che sarebbe stata dura. Ho incontrato in passato squadre valtellinesi, ed è gente che non molla mai, duri a morire, non di concedono niente. Sono così proprio di carattere, e lo si è visto in campo. Rispetto alla semifinale contro Como hanno giocato più bassi, conoscevano Mekki e sapevano di non potergli lasciare spazi dietro la linea di difesa. Alla fine, però, siamo riusciti a batterli».