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Varesina, Matteo Frontini a tutto tondo tra passato, presente e futuro: rimarrà in rossoblù?

Matteo Frontini, Varesina
Matteo Frontini, allenatore della Varesina, non ha ancora certezze sulla prossima stagione ma i buoni rapporti con la società rossoblù fanno presagire una probabile permanenza. Il tecnico, infatti, è al settimo anno con i lombardi e si è dimostrato sempre un grande protagonista, scrivendo anche un pezzettino di storia. Ha iniziato ad allenare i classe 2000, disputando il campionato provinciale, per poi affrontare con gli stessi il Regionale B. È passato poi al timone dei 2001, che ha guidato per la prima volta nel campionato Regionale A. In seguito ha intrapreso un importante percorso con i ragazzi del 2002, con cui per due anni di fila ha raggiunto il secondo posto, per arrivare infine ad allenare i classe 2003 nella passata stagione e i 2005 nell’annata attuale. Con questi ultimi l’inizio di campionato è stato convincente, con sette punti conquistati nelle prime tre partite. I ragazzi di Frontini hanno vinto a Magenta, con l’Ispra e pareggiato con la Caronnese, meritando nell’occasione un po’ di più degli avversari. L’allenatore ne parla così: «L’entusiasmo era palpabile e c’era grandissima voglia di fare. Le prospettive erano buone e io e il mio gruppo ci stavamo divertendo. Poi purtroppo è arrivato lo stop e con esso tutte le difficoltà». Durante i periodi di zona gialla o arancione, i rossoblù hanno continuato ad allenarsi, ma ora, con le ulteriori restrizioni, sono costretti a restare a casa e a seguire il programma redatto dal preparatore atletico. Per Frontini, tuttavia, il vero problema è un altro: «Ciò a cui tengo è che i ragazzi possano sentirsi meno soli, che abbiano la possibilità di vedere degli amici o di avere dei momenti di svago. I rischi sono elevati ed è stato giusto fermare il calcio, in questo momento deve passare in secondo piano». Il tecnico, infatti, essendo un insegnante alle scuole medie, percepisce particolarmente la solitudine dei giovani e riconosce in essa il principale problema. Se dovesse lasciare un messaggio a tutti gli adolescenti direbbe: «Tenete duro! Io sono un adulto e anche io soffro di questa situazione. Con i vaccini, però, la situazione migliorerà e tutti potremo ritornare in campo». I ragazzi, secondo lui, durante gli allenamenti si sono dimostrati molto responsabili. Chi aveva dei sintomi, anche minimi, ha evitato di presentarsi e, grazie alle sfide di tiri o cross, tutti sono rimasti attivi e coinvolti, non perdendo l’entusiasmo. L’obiettivo di Frontini è sicuramente quello di portare questa squadra a migliorare ancora, in particolare nella fase offensiva. Non nasconde però una sua grande ambizione: fare un salto di qualità e di arrivare ad allenare una prima squadra. Per lui, infatti, un tecnico è come un artista, deve imparare dai grandi e creare il suo stile. Come un pittore, dunque, spera che qualcuno noti la sua arte e che sia pronto a credere nelle sue idee calcistiche e non solo.
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