Torneo delle Regioni Under 19
02 Maggio 2023
Torneo delle Regioni - Liguria Under 19 • La festa della Liguria con Thiam e Jebbar in prima fila
Il talento è di quelli che saltano all’occhio subito. La qualità con il mancino riporta immediatamente ai migliori interpreti del passato. La capacità di cavalcare sulla fascia, specialmente quella sinistra, di convergere verso il centro e di fare male con il piede destro, rimandano a quei campioni che più di tutti possono decidere le partite. Il primo è un trequartista classico, potremmo dire “vecchia maniera”, di quelli che non si vedono praticamente più sui campi a tutti i livelli. Il secondo un’ala dalla falcata prorompente e dal killer instinct sotto porta assolutamente non comune. E come non citare la fisicità e l’innato senso della posizione del centrale difensivo trascinatore della sua selezione tanto da trasformare addirittura il rigore decisivo nella finalissima? Insieme hanno fatto le fortune della Liguria all’ultimo Torneo delle Regioni Under 19, vinto al Piola di Vercelli dopo un ultimo atto dalla sceneggiatura da grande thriller.
Sono Amin Fatnassi, Mounir Jebbar e Souleye Thiam, l'oro della selezione ligure. I primi due provengono da uno dei club d'élite della propria regione, l'Imperia, fino alla scorsa stagione in Serie D. Il terzo è invece di proprietà dell'Athletic Club Albaro, militante in Ecellenza. Tutti e tre hanno in comune l'anno di nascita, il 2004, e proprio giovedì 27 aprile scorso nella finalissima del TDR 2023 hanno sfruttato al meglio la più grande occasione della loro carriera.
Ha calciato il rigore decisivo della finalissima col Friuli-Venezia Giulia ma questa è solo la punta dell'iceberg di un torneo giocato da assoluto protagonista. In una selezione che ha subito solamente un gol in tutta la manifestazione, oltre ai guantoni del portiere Tommaso Scalvini spicca soprattutto lui, Souleye Thiam. Stopper fisicamente straripante, il centralone che ha sempre vestito la maglia 16 della sua Liguria non ha però soltanto la solidità difensiva nel suo repertorio. Anche la capacità in impostazione infatti non manca affatto e, così come per il quasi omonimo difensore del Milan, Malik Thiaw, a campo aperto le sue lunghe leve possono fare la differenza nei recuperi e nella copertura degli spazi. Nella finalissima col Friuli ci ha messo poi il già citato rigore e a tempo praticamente scaduto anche un traversa colpita col mancino (piede debole) da fuori area. Un bagaglio veramente completo che ha già fatto drizzare le antenne di diversi club professionistici, primi fra tutti ovviamente quelli liguri.
Il momento in cui Souleye Corea Thiam decide la finalissima Under 19 e parte la festa della Liguria
I gol della Liguria nel Torneo delle Regioni sono tutti suoi. La selezione di Chiappucci ne ha segnati 5 tra gironi e fase a eleminazione diretta e tutti portano la firma di Mounir Jebbar. All'esordio contro la Sardegna, al primo turning point decisivo con la Toscana, in semifinale al Bolzano (doppietta) e poi sopratutto al 7' di recupero per l'incredibile pareggio nella finalissima del Piola, lui non è mai mancato.
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Gamba importante, quella sfrontatezza tecnica che lo porta spesso a scegliere la giocata di suola e a puntare senza timore l'avversario, e poi soprattutto la freddezza per fare male in area di rigore. Caratteristiche che ci portano inevitabilmente ad accostarlo a uno dei talenti più cristallini della nostra Serie A, Rafael Leão. Un paragone forte che con le dovute proporzioni però ci sta eccome. Prof avvisate, mezze salvate.
È stato il leader tecnico inconstrastato della Juniores Campione d'Italia. Non ha trovato il gol su azione ma si è fatto trovare pronto per entrambi i rigori che ha calciato nei quarti e in finale e soprattutto è stato il re degli assist (entrambi suoi quelli per Jebbar in semifinale). "Fatnassist", oppure "ha fatto un Fatnassi", bello e prezioso come un quadro di Picasso. Sono due dei modi che abbiamo usato più spesso durante la settimana di TDR per far capire quanto il numero 6 ligure ci abbia deliziato. Dal punto di vista prettamente tecnico a mani basse il giocatore più emozionante della manifestazione. Un trequartista di qualità ed estro ormai veramente rari da trovare in giro. Un manicno fatato col quale si è fatto riconoscere specialmente utilizzando lo "scavetto", uno anche per mandare in porta Jebbar in semifinale contro Bolzano.
Qui potete ammirare un Fatnassi nella sua massima espressione: assist manco a dirlo per Jebbar che lobba il portiere
L'accostamento con un altro giocatore del Milan come Ismaël Bennacer è in un certo senso addirittura riduttivo ma viene spontaneo viste le origini chiramente nordafricane di Fatnassi. Il giocatore dell'Imperia non ha probabilmente la capacità polmonare dell'algerino ma la qualità con la palla tra i piedi è potenzialmente anche migliore. Un giocatore che non balla soltanto sulla trequarti ma ama molto abbassarsi in mezzo ai mediani per prendersi la responsabilità dell'impostazione anche nella propria metà campo. Ha vestito la 6 ma ha tutti i crismi del vero "diez". Un "Sabiri mancino" l'abbiamo anche chiamato. Allora Sampdoria, Genoa, Entella e Spezia non possono che averlo già nel proprio mirino.