Generazione Z
17 Dicembre 2024
Il torneo creato dall'ex calciatore Gerard Piquè e dallo streamer Ibai Llanos sta spopolando fra i giovani, il calcio visto attraverso le piattaforme Twich, Tik Tok, YouTube e Instagram, non solo a titolo gratuito, visibile a chiunque sia social, ma con un progetto ed uno stile, direi quasi "progressista" e vincente.
Regole particolari, durata limitata danno il via ad un gioco del calcio dinamico e avvincente, con tifoserie che interagiscono nell'immediato, unitamente al calcio giocato, che senza troppo tecnicismo, ha contagiato già gran parte dei giovanissimi.
Ma, viene da chiedersi, che impatto avrà questo nuovo mondo calcistico di intrattenimento e di spettacolo, avrà qualche tipo di effetto sul calcio giocato?
Da giurista, credo che questa nuova tipologia di calcio offra spunti interessanti sul piano del diritto sportivo, quanto meno in merito alle attività connesse e collegate, intese quali il diritto di immagine, la sponsorizzazione, la tutela del contratto di prestazione sportiva.
Un calcio così interattivo, dovrà certamente avere una regolamentazione giuridica dal punto di vista sportivo, nazionale ed internazionale.
Ed è proprio sui temi sopra menzionati che vorrò dare qualche brevissimo cenno.
Il primo dei quali: il diritto all'immagine, che coinvolge non solo calciatori, ma anche creator digitali e streamer famosi, che hanno già una forte identità mediatica e una base di follower consolidata.
Come potrà essere tutelato il calciatore, dovrà disporre, se: cedere i propri diritti a chi?
Al club ?
Agli streamer ?
Intanto, cos'è il diritto all'immagine.
E' quel diritto che rientra tra i diritti della personalità ed è disciplinato in Italia dall'art. 10 del c.c. e dalla Legge sul diritto d'autore (Legge n. 633/1941), in buona sostanza di tratta di un diritto di controllo della propria immagine, proteggendola da sfruttamenti non autorizzati.
Le caratteristiche principali sono:
Il diritto all'immagine applicato nella Kings League rappresenta un caso particolare.
Le caratteristiche del diritto all’immagine nella Kings League sono:
1) Soggetti coinvolti:
2) Sfruttamento commerciale dell'immagine:
3) Contratti e cessioni: I partecipanti firmano contratti che regolano l’uso della loro immagine da parte della Kings League. Di norma, accettano che la lega abbia il diritto di:
• Trasmettere le loro performance e usarle nei contenuti digitali.
• Vendere diritti di trasmissione a piattaforme come Twitch o YouTube.
• Tuttavia, lo sfruttamento deve essere limitato al contesto della Kings League, e ogni uso esterno o commerciale richiede un accordo aggiuntivo.
4) Conflitto con sponsor personali:
Questo significa che:
E poi vi sono da considerare gli aspetti legali:
a) Uso improprio: Se la Kings League utilizza l’immagine di uno streamer per una campagna senza consenso, lo streamer può agire per tutelare il proprio diritto.
b) Gestione della monetizzazione: Poiché gli streamer guadagnano dalla propria immagine e dai contenuti pubblicati, eventuali limitazioni contrattuali possono rappresentare un danno economico.
Possiamo pertanto parlare di un sistema ibrido, la Kings League ha creato un sistema ibrido tra il calcio tradizionale e l’intrattenimento digitale, rendendo fondamentale regolare i diritti d’immagine in modo chiaro per evitare conflitti tra le parti e garantire una collaborazione proficua sia per i calciatori sia per gli streamer.
Ma, come reagiranno le Federazioni e gli organismi, nazionale ed internazionali a tale "fenomeno di competizione sportiva e a tutto quello che ruota attorno"?
Certo è che il diritto sportivo è sempre più innovativo e digitale.