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Regolamento

L’abolizione del vincolo sportivo nel dilettantismo: nuovi equilibri tra libertà dell’atleta e tutela delle società

La riforma dello sport, introdotta dal D.lgs. 36/2021 e integrata dal D.lgs. 163/2022, ha inciso in modo significativo sull’istituto del vincolo sportivo

Vincolo sportivo

Vincoli, premi di addestramento, tesseramento, di preparazione: ma quanto è complicata questa nuova normativa? Per cercare di fare chiarezza abbiamo chiesto aiuto all'avvocato Elisa Torresel. Associata di Aias, l'associazione degli avvocati dello sport, l'avvocato Torresel è una vera e propria esperta in materia. Ecco le sue risposte.

Avvocato, che cos'è il vincolo sportivo e come è cambiato con la riforma?

Il vincolo sportivo rappresenta l’obbligo che un atleta assume al momento del tesseramento con una società sportiva, legandosi a essa per una durata prestabilita.

Con la riforma dello sport entrata in vigore il 1° luglio 2023, il vincolo è stato abolito per i nuovi tesseramenti. Tuttavia, per i tesseramenti in essere prima di tale data, è stato previsto un regime transitorio che ne consente la permanenza fino al 30 giugno 2025, come stabilito dal Decreto-legge n.89 del 29 giugno 2024 (c.d. Decreto Sport o Milleproroghe).​

Quali sono le tipologie di vincolo attualmente previste?

Dopo la riforma, esistono diverse tipologie di vincolo:

  • Vincolo di tesseramento annuale: applicabile ai calciatori “non professionisti”, “giovani dilettanti” e “giovani” senza contratto di lavoro sportivo o apprendistato pluriennale.
  • Vincolo di tesseramento biennale: possibile per i “giovani dilettanti” e “giovani di serie”.
  • Vincolo derivante da contratto di lavoro sportivo: la durata coincide con quella del contratto, che può essere a tempo determinato o indeterminato.
  • Vincolo derivante da contratto di apprendistato: simile al precedente, ma finalizzato al conseguimento di una qualifica o diploma professionale.​

Come si applica il vincolo in base allo status del calciatore?

  • Giocatori “Giovani” (8-16 anni): vincolati per una sola stagione sportiva; al termine, si svincolano automaticamente.
  • Giovani dilettanti (16-18 anni): vincolo annuale o biennale; se sottoscrivono un contratto di apprendistato o di lavoro sportivo, la durata del vincolo coincide con quella del contratto, fino a un massimo di 3 anni.
  • Non professionisti (oltre 18 anni): vincolo annuale; con contratto di apprendistato o di lavoro sportivo, la durata del vincolo coincide con quella del contratto, fino a un massimo di 5 anni.
  • Giovani di serie: status specifico per calciatori tesserati con società professionistiche; le modalità di vincolo seguono le normative delle rispettive leghe.​

Che cos'è il premio di tesseramento e quando è dovuto?

Il premio di tesseramento è un contributo economico che la nuova società deve versare alle società precedenti per le quali il calciatore è stato tesserato nelle cinque stagioni antecedenti al compimento del 16° anno di età. È previsto ogniqualvolta un calciatore sottoscrive un tesseramento annuale come “giovane dilettante” o “non professionista” fino alla stagione in cui compie il 20° anno di età.​

Come si calcola il premio di tesseramento?

Il premio è determinato sulla base di un valore annuale stabilito dalla FIGC (nel caso del calcio), moltiplicato per un coefficiente di categoria. L’importo totale viene suddiviso equamente tra le società aventi diritto, in base al numero di stagioni in cui il calciatore è stato tesserato presso ciascuna di esse.​

Che cos'è il premio di formazione tecnica e quando è previsto?

Il premio di formazione tecnica è un riconoscimento economico dovuto alle società che hanno contribuito alla formazione del calciatore tra i 10 e i 21 anni di età. È previsto in occasione della stipula del primo contratto di lavoro sportivo (professionista o dilettante) o di un tesseramento biennale come “giovane dilettante”.​

Come si determina l'importo del premio di formazione tecnica?

L’importo si calcola moltiplicando un valore base stabilito annualmente dalla FIGC (nel caso del calcio) per un coefficiente di categoria e per la durata del contratto (o per due, in caso di tesseramento biennale). Il totale viene poi suddiviso tra le società formatrici in proporzione agli anni in cui il calciatore è stato tesserato presso ciascuna di esse.​

Cosa succede se il calciatore è stato tesserato per più società nella stessa stagione?

In caso di tesseramenti multipli nella stessa stagione, la quota del premio relativa a quella stagione viene ripartita proporzionalmente tra le società, escludendo quelle con tesseramenti inferiori a due mesi.​

Le società professionistiche hanno diritto al premio di formazione tecnica?

No, in caso di primo contratto di lavoro sportivo o di tesseramento biennale sottoscritto con società dilettantistiche, le società professionistiche non hanno diritto al premio. Tuttavia, se il primo contratto è con una società professionistica, le quote spettanti alle società dilettantistiche sono raddoppiate.​

Considerazioni conclusive

Il superamento del vincolo sportivo rappresenta una fase di transizione per l’intero settore dilettantistico. L’intento del legislatore è quello di favorire un equilibrio tra la libertà dell’atleta e la valorizzazione del ruolo delle società sportive. L’effettiva riuscita della riforma dipenderà dall’applicazione concreta da parte delle Federazioni e dalla capacità delle società di adattarsi al nuovo contesto normativo.

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