Bellissima iniziativa in casa
Usd Caselle dove è arrivata una simpatica sorpresa per i ragazzi della Scuola calcio. È stata infatti pubblicata sulla pagina Facebook 'Usd Caselle Calcio' un racconto, una filastrocca dedicata ai giocatori della Scuola calcio con i loro cognomi a sostituire per assonanza alcune parti del testo. È stata intitolata '
Neverending Story' come l'omonimo romanzo di
Michael Ende del
1979 e come il film di
Wolfgang Petersen del
1984. E perché no, sarebbe bello pensare che qualche bambino come Bastian possa salire su un Drago della Fortuna come
Falkor per salvare il mondo non da un'imperatrice cattiva ma da un virus maledetto. Riportiamo qui sotto l'intero testo della filastrocca del
Caselle e vi consigliamo di leggerlo tutto mettendo in sottofondo la canzone di
Limahl. C'era una volta, tanto tempo fa...una squadra fortissima, formata da tanti bambini tutti amici e con un gran
Belpiede. C'erano bimbi che arrivavano da tutte le parti: alcuni da
Catania, poi c'erano dei
Mantovani, dei
Padovani, un
Romano e perfino un Lorusso. Erano bimbi molto allegri e festosi, spesso si ritrovavano nella piazza della grande
Fontana quella con dentro una bellissima
Focareta ammaestrata. Partecipavano alla festa anche alcuni simpatici animaletti come
La Ratta, i
Lupoli, i
Rondinelli, un
Gallo, dei
Ciucci, un bel
Volpato e perfino dei
D'Orsi con delle
Zanni enormi. Ogni anno il giorno di
Sallustio, il famoso
Castellano Costantino invitava
Lo Re, i
Paggi, il
Pregnolato del paese e tutti i
Fantinuoli per una grande
Festa. Insieme si lanciano in una
Danza sfrenata cantando tutti la canzone di
Serafino il famoso pastore che scende dal
Monteanu. Il pastore portava un
Sacco,
Auricchio, carne
Di Chiano, un
Cacucciolo Fusco con tanto
Petrosino, una
Pittella fritta dei mangia e bevi ed un
Mangeruga fresco. Anse non erano stati
Odinatti, questi doni rimanevano esposti per alcune ore prima di essere mangiati, ma qualcuno li rubava nascondendoli nella
Taschetta dei pantaloni portati alla zuava o alla
Zavatteri. C'erano bambini di tutti i tipi, uno era molto
Basso, l'altro era
Longo e qualcuno un po'
Ciccone. Faceva un gran caldo e tutti erano
Stramaglia a maniche corte, e non quella
Dileno, le signore con le
Borsetti nuove,
La Marca naturalmente Gucci. C'era anche un grosso striscione
Lo Bianco accanto al
Municipio con su scritto
Vota Andreotti. Poi come sempre arrivava un
Tarriccone con una mini de
Tomasi -
Ansaldi super elaborata che sgomma per tutta la piazza strombazzando con il clacson '
Chouiba Chouiba'. Ed ecco finalmente arriva la principessa
Ensabella con una
Spiga dorata in mano ed un anello con una grossa
Auriemma verde accompagnata dal principe
Popescu originario di
Roma che subito domanda:
Cesarano i bomboloni da magnà? Ho speso un sacco di
Lanaro per acquistarli!! Rispondono subito gli emissari di
Conegliano Veneto
Renaldin e
Fregnan: tranquilli bocia ghe anche a poenta! Ho capito, rispose il principe, ma sti maritozzi so
De Ninno o
De Vito? Intanto venne consegnata al principe una pergamena con scritto: «
Messana in corpore sano». E poi ancora: «sopra la panca la capra campa, sotto la panca la
Crapanzano». Il conte
Carlicchi III° a quel punto disse: «I bomboloni sono troppo
Meduri io me ne
Andreis» prese il suo som
Brero e salì con i suoi fidi scudieri sui
Gozzi per rientrare via mare passando dai famosi bagni
Silvagni. Ormai la vesta volgeva al termine..c'era un gran vociare tra tutti i bambini che parlavano le lingue del mondo. C'era anche un marziano che continuava a dire '
Butz Butz' ma nessuno capì cosa volese. Un
Giangrego salutò tutti 'kalimera' disse, mentre un sacerdote recitava la messa '
Chirieleison...Signore pietà' risposero tutti. E quando finalmente arrivò lui disse 'ciao io
Cianni
'. E TUTTI GRIDARONO 'AUGURI BUON COMPLEANNO!'