06 Dicembre 2020
La Juventus con la Champions League (foto wikipedia.org)
Le prime maglie rosa della Juventus
Un'altra tappa storica nella storia della Juventus è il passaggio di proprietà che vede protagonista la famiglia Agnelli e che avviene nel 1923. Da questo momento in poi, la Juventus non cambierà mai proprietà e il suo nome sarà indissolubilmente legato con quello della famiglia che ha fondato la Fiat a Torino, fino ad arrivare ai giorni nostri e ad Andrea Agnelli, attuale primo dirigente della società bianconera. L'inizio dell'era Agnelli fu suggellato con una serie di vittorie che hanno preso il nome di Quinquennio d'oro: dal 1930 al 1935 i bianconeri monopolizzarono il campionato italiano vincendo 5 scudetti di fila. Il record venne eguagliato solo dal Grande Torino che ripeté l'impresa sul finire degli anni quaranta, vincendo nella stagione '48-'49 l'ultimo della serie; ultimo perché Gli Invincibili furono fermati dal tragico incidente di Superga del 4 maggio 1949. Questi due record sono stati battuti dalla stessa Juventus nella stagione 2016-2017, quando la squadra allenata da Allegri vinse il sesto titolo consecutivo, prima di arrivare al nono consecutivo conquistato nella passata stagione. Quella della Vecchia Signora è una storia fatta di record e vittorie: 36 scudetti che le danno il diritto di appuntarsi le tre stelle sopra il logo, 13 Coppa Italia e 8 Supercoppe italiane a cui si aggiungono 3 Coppa Uefa - quella che oggi si chiama Europa League - 2 Champions League e 2 Coppe Intercontinentali. È tutto racchiuso nello slogan della società, una celebre frase di Giampiero Boniperti, calciatore bianconero dal 1946 al 1961 e oggi presidente onorario del club: «Vincere non è importante, è l'unica cosa che conta».
La targa commemorativa dell'Heysel
Da quel giorno, ogni 29 maggio gli juventini e tutta la comunità calcistica si fermano a ricordare trentanove persone, tra tifosi bianconeri e semplici appassionati di calcio, che sono tristemente entrate nelle pagine nere della storia del calcio mondiale e nei cuori di ogni tifoso.
Gaetano Scirea, capitano della Juventus
Uno dei più grandi goleador ad aver vestito la maglia bianconera, tra il 1957 e il 1965, è stato l'argentino Omar Sivori: 215 presenze e 135 gol per lui. Insieme al già citato Boniperti e a un attaccante gallese, John Charles, diedero vita per quattro stagioni al Trio Magico che portò in bacheca tre scudetti e due Coppa Italia. Le prestazioni in maglia bianconera gli valsero, nel 1961, la vittoria dell'ambito Pallone d'Oro. Tra i calciatori che hanno contribuito a costruire la storia della Juventus non si può non citare Le Roi, Michel Platini. Un numero dieci dotato di grandissima tecnica che ha dato vita, in Serie A, a diversi scontri iconici con un altro campionissimo assoluto, il calciatore più forte di sempre, Diego Armando Maradona. Con la maglia bianconera, Platini ha giocato 147 partite, segnando 68 gol, dal 1982 al 1987. Da numero 10 a numero 10, ci avviciniamo ai giorni nostri, a quella che è stata una delle ultime bandiere, non solo della Juventus ma del calcio moderno: Alessandro Del Piero. L'ex calciatore ha giocato ben 513 partite in bianconero, segnando 208 gol, dal 1993 al 2018 e rappresentando per decenni la juventinità in tutto il mondo. Questo breve resoconto è, senza dubbio, parziale. I campioni passati dal club bianconero sono moltissimi e tutti hanno contribuito a costruire la mitologia di una squadra che ogni weekend fa sognare più di 8 milioni tifosi, solo in Italia.
Giovanni Trapattoni e Michel Platini
Grandi campioni che, però, hanno avuto la fortuna di avere altrettanto grandi allenatori. Giovanni Trapattoni ha passato 13 stagioni alla guida della Juventus: dal 1976 al 1986 (un periodo definito Decennio d'Oro per il numero di vittorie raccolte), per poi tornare a Torino dal 1991 al 1994. In questo lunghissimo periodo, il Trap ha conquistato 14 trofei (6 scudetti, 2 Coppe Italia, 1 Coppa dei Campioni, 2 Coppe Uefa, 1 Coppa delle Coppe, 1 Supercoppa Uefa e 1 Coppa Intercontinentale); grazie a questi traguardi, Trapattoni è ancora oggi l'allenatore più premiato nella storia della Juventus. Dietro di lui, a 13 trofei, un'altra icona della storia bianconera che poi, come spesso è accaduto e come è stato per lo stesso Trapattoni, interseca quella della Nazionale: Marcello Lippi. L'allenatore toscano ha passato 8 stagioni a Torino: dal 1994 al 1999 e dal 2001 al 2004. Sul suo Palmarès può vantare 5 scudetti, 1 Coppa Italia, 4 Supercoppe italiane, 1 Coppa dei Campioni, 1 Supercoppa Uefa e 1 Coppa Intercontinentale. In particolare, dell'era Lippi due date sono rimaste impresse nella testa dei tifosi juventini: la Coppa dei Campioni vinta nel 1996 e lo Scudetto conquistato all'ultima giornata il 5 maggio 2002. Dietro questi due mostri sacri si piazza un tecnico che, al momento del suo arrivo, non aveva riscontrato i favori dei tifosi juventini, salvo poi far ricredere tutti: Massimiliano Allegri. Nelle sue 5 stagioni alla Juventus, Allegri ha vinto 11 trofei: 5 scudetti, 4 Coppe Italia e 2 Supercoppe italiane; al suo percorso è mancata solo l'affermazione in Europa, sfiorata due volte con le finali di Champions League perse contro Barcellona e Real Madrid.