16 Gennaio 2021
Lazio 1973:74 (foto wikipedia.org)
La Lazio che sconfisse la Virtus (foto wikipedia.org)
Il primo torneo in assoluto disputato dalla Lazio fu quello del 1901, il 27 gennaio di quell’anno le Aquile si scontrarono contro la società veloce club podistico forza e coraggio, e sempre in quell’anno il club biancoceleste diede inizio ad una delle più grandi iniziative calcistiche del secolo, organizzando, in accordo con altre società , un’ accademia del calcio. Gli anni successivi furono certamente memorabili, la Lazio disputò infatti il suo primo derby, seppur in via ufficiosa, contro la Virtus (nata nel 1903)a seguito di una scissione interna alla Lazio e come si può ben immaginare la rivalità fra le due squadre era alle stelle ma i biancocelesti ebbero la meglio per tre a zero, portando a casa una storica vittoria e marcando la loro netta superiorità. Pochi anni dopo la Lazio partecipò per la prima volta ad un torneo di prima categoria, e qui la storia si ripeté, vinsero con facilità tutte le partite del girone eliminatorio, tanti furono gli ostacoli da superare, ma dopo aver vinto con il Virtus di Livorno ed il Naples le Aquile riuscirono a qualificarsi per la finalissima nazionale dove avrebbero dovuto affrontare la ProVercelli, ma contro i leoni bianchi piemontesi ogni sforzo fu vano. Fino al 1915 la Lazio continuò a crescere senza fermarsi mai e grandi furono gli obiettivi raggiunti, ma l’arrivo della grande guerra sconvolse tutti gli equilibri e le competizioni sportive si fermarono. I biancocelesti furono purtroppo gravemente penalizzati da quegli interminabili anni di conflitti e ostilità, alcuni campioni persero la vita al fronte e quei pochi sopravvissuti si ritirarono dal calcio giocato.
Silvio Piola (foto wikipedia.org)
Dopo la nascita della Roma nel 1927, le rivalità già esistenti fra i sostenitori delle varie formazioni si accentuarono, come due armate che combattono per conquistare lo stesso territorio; la Roma trovò sede quasi naturale nel quartiere di Testaccio, la Lazio si stabilì invece un po’ più a Nord, a Prati e Trionfale. La prima volta non si scorda mai no? Era il 1932, 25mila gli spettatori, uno sventolio di bandiere biancocelesti e giallorosse coloravano lo stadio ed un un gigantesco telone con scritto “Forza Lazio” spiccava fra quell’orda ti tifosi appassionati. Con la doppietta di Fantoni e il terzo gol di Malatesta le Aquile schiacciarono gli avversari, ed il resto è storia.
Lazio 1958, conquista la Coppa Italia (foto wikipedia.org)
Nonostante un periodo avaro di trofei, quelli furono anche gli anni di Silvio Piola. Con la maglia biancoceleste Piola segnò 143 reti in 227 partite, mentre nella massima serie siglò in tutto 290 gol che ne fanno tutt'ora il miglior marcatore della storia della Serie A. Dopo circa vent’anni nulla era cambiato, la corsa al successo della Lazio continuava senza sosta, e finalmente nel 58’ arrivò il primo trofeo, i biancocelesti conquistarono la Coppa Italia contro i viola di Firenze per 1 a 0.
Giorgio Chinaglia esulta dopo un gol in un derby (foto wikipedia.org)
Nella stagione 1970-71 la Lazio retrocesse in serie b e l’unico modo per salvare le sorti dei biancocelesti era quello di rivoluzionare il tutto. Arrivò in loro soccorso il tecnico Maestrelli e con lui fuoriclasse come Felici, Martini, Re Cecconi e Pretelli. Nell’annata 1972-73 la nuova formazione arrivò ad un passo dallo scudetto, in una lotta ostinata contro Milan e Juventus, ma si classificò terza. Il campionato del 1973-74 iniziò con lo scetticismo dell’opinione pubblica, pochi credevano che i biancocelesti sarebbero diventati campioni d’Italia; ma quella Lazio era maledizione e bellezza, un gruppo di teste calde che per 90 minuti remava instancabilmente per la vittoria, Chinaglia segnava, Wilson era alla guida in difesa, Re Cecconi invece il faro di centrocampo; il successo fu inevitabile, i biancocelesti vinsero lo scudetto con una giornata di anticipo, alcuni dicono fossero predestinati.
Sven Goran Eriksson (foto wikipedia.org)
L’arrivo di Sergio Cragnotti segnò una svolta decisiva nella storia della Lazio, dal febbraio del 1992 fino al 2003 ha infatti collezionato ben sette trofei, tra cui una Coppa Italia ai danni del Milan ed una Supercoppa in casa della Juventus. Per quasi 11 anni il presidente biancoceleste ha accompagnato la Lazio in un cammino fantastico durante il quale è divenuta una tra le squadre più competitive in Italia, protagonista anche in Europa. Uno, fra i tanti successi conquistati in quel decennio d’oro, è rimasto intriso nella memoria e nei cuori dei tifosi, stiamo parlando del secondo scudetto della storia biancoceleste. La Lazio giocava all’Olimpico, la Juventus, anche lei in corsa per lo scudetto, al Curi di Perugia. Era il 4 maggio del 2000, il gol di Calori e poi il boato, la Lazio era appena diventata campione d’Italia per la seconda volta nella storia. Ma non c’è di certo di che stupirsi, in panchina il guerriero Sven-Goran Eriksson, in campo
Vieri e Salas (foto wikipedia.org)
Nesta, Nedved e Mancini, in attacco l’inimitabile Simone Inzaghi, come gli Spartani, per i nemici non ci fu scampo. Sempre nel 2000, anno indimenticabile per i biancocelesti, la Lazio fu protagonista di una partita storica, quella disputata contro il Manchester United in Supercoppa Europea. Quella era la Lazio più forte di sempre, ha dichiarato Ferguson, il gol di Salas affossò i diavoli rossi e poche settimane prima Nedved e Vieri avevano conquistato la coppa delle coppe contro il Maiorca, in un’altra indimenticabile pagina della storia biancoceleste.
La Lazio solleva la Coppa Italia del 2009 (foto wikipedia.org)
La stagione del 2007-2008 fu però decisiva, tornava il sereno dopo un lungo temporale, la Lazio di Ballardini si aggiudicò infatti la Supercoppa Italiana per la terza volta nella sua storia. Un periodo lunghissimo, non sempre lineare ma di certo ricco di grandi soddisfazioni e stimoli sempre nuovi per il futuro, sembra proprio che la dinastia di Lotito sia destinata a durare in eterno.