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Rituali nel mondo del calcio: Quando la superstizione scende in campo. Episodio 1

Quadrifoglio, rituali nel mondo del calcio (foto wikipedia.org)

Quadrifoglio, rituali nel mondo del calcio (foto wikipedia.org)

INTRODUZIONE ALLA RUBRICA

Rituali nel mondo del calcio. Prassi comune già nei tempi antichi era eseguire rituali, fare uso degli oracoli o delle arti divinatorie più varie per capire come il fato avrebbe influito sulla vita terrena, soprattutto in vista di grandi imprese. L'Italia trabocca di tradizioni esoteriche, leggende e superstizioni tanto che anche il più scettico potrebbero in una qualsiasi forma ricadervi. Il calcio in questo non porta eccezione. Il campo gara è terreno più che fertile per la superstizione. Tra gli ingredienti per essere vincenti infatti, oltre ai sacrifici durante la preparazione e la determinazione verso l’obiettivo, vi troviamo diversi rituali porta fortuna. Basti pensare ad esempio a cosa può accadere durante un rigore. L'esatto momento di tensione in cui la palla rimbalza tra i pali ci fa notare come solo il destino abbia possesso della sorte di tutti. In quei momenti tutti noi spettatori o giocatori, talvolta anche senza avere una vera e propria fede, ci troviamo a pregare e sperare che quell’azione venga influenzata positivamente per nostro conto. Ed ecco l'importanza e la necessità di rituali volti a scongiurare la cattiva sorte. Se tanto non ci si crede, che male potrà mai fare portare ad esempio un cornetto nelle tasche? L'Importante è non esagerare. Molti grandi personaggi appartenenti al mondo del calcio che noi viviamo come indomiti ed imperituri davanti alla sorte, sono invece come noi comuni mortali e a volte anche peggio. Si prodigano nelle più bizzarre abitudini e rituali in vista di ogni campionato, giusto per dare una spintarella e strizzare l’occhio (ed a volte qualcos’altro) alla buona sorte.  

RITI DI VIAGGIO E DI SPOGLIATOIO

A caratterizzare i momenti pre partita ci sono concentrazione e focalizzazione della squadra sulla strategia di gioco sulla vittoria. Ma dal viaggio in bus verso lo stadio alla preparazione nello spogliatoio, possiamo vedervi una marea di particolari atteggiamenti che poco hanno a che vedere con la concretezza del momento. Nonostante la consapevolezza dei duri allenamenti e della determinazione, come potrebbe mancare quel supporto ritualistico che potrebbe donare quel quid decisivo per raggiungere la vittoria?


Gennaro Gattuso (foto wikipedia.org)

Un esempio ci è offerto dal nostro connazionale ed attuale tecnico del Napoli Gennaro Gattuso. "Ringhio" leggeva alcune pagine di Fëdor Dostoevskij seduto sul water degli spogliatoi prima delle partite. Che le sue appassionate letture ci abbiano portati diretti alla vittoria del Mondiale 2006? Non possiamo saperlo, ma nel dubbio sicuramente male non ha fatto visto il risultato. Rimanendo sempre in ambito Mondiali, Laurent Blanc ex calciatore francese si prodigò per il bene della squadra nel suo rituale a più fasi. Durante i Mondiali tenuti in Francia nel 1998, i giocatori una volta saliti in pullman dovevano essere tutti sempre negli stessi posti, ed in spogliatoio era tassativo per tutti ascoltare “I Will Survive” di Gloria Gaynor. Da ultimo ma non meno importante il decisivo bacio sul cranio del portiere Fabien Barthez prima di ogni incontro. Un altro con la fissazione per i posti a sedere nell’autobus della squadra è stato John Terry, ex calciatore del Chelsea. Solo che oltre allo stesso posto nell’autobus, doveva ascoltare in macchina sempre lo stesso cd di Usher, avere sempre lo stesso posto nel parcheggio di Stamford Bridge ed usare sempre lo stesso paio di parastinchi. Alla fine riuscì pure a perderli durante una trasferta a Barcellona.

DALL'INDIA E DALLA RUSSIA

Sicuramente fu un duro colpo perdere quella certezza, ma l’importante sarebbe non arrivare a perderci la testa come sembra essere successo a David James, ex portiere inglese soprannominato “Calamity James”. A 44 anni egli, nonostante il lucrativo contratto come allenatore-giocatore nella neonata Indian Super League, ha dovuto dichiarare bancarotta non sapendo gestire i risparmi della sua carriera. Nel suo rituale porta fortuna da spogliatoio Calamity James aspettava che tutti i compagni avessero usato il bagno per poi andare a sputare ed urinare sul muro dietro il wc. Ma cosa succede se si uniscono le paranoie sulle disposizioni negli autobus della trasferta, la numerologia e le credenze popolari? La risposta ci può arrivare dalle rituali ossessioni dell’ex calciatore russo Valerij Lobanovs'kyj. Nel suo ordine si doveva procedere così: Le donne non potevano assolutamente salire sul pullman della squadra dalla quale lui comunque avrebbe dovuto sempre scendere per ultimo, a nessuno doveva esser concesso di indossare la maglia con il numero 13 e per finire, la vittoria era possibile solo se ci fosse stato in squadra almeno un calciatore dai capelli rossi. Bizzarro? E ancora non è niente.

TO BE CONTINUED...

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