18 Febbraio 2021
Luca Panetta (il primo in basso a destra) ai tempi del Torino

Luca Panetta (in centro) agli esordi
Gli anni passati nel Torino sono stati anni memorabili per Panetta e in particolare ricorda l'emozionante incontro con una persona:« Quando avevo 10 anni, sotto la guida di Matteo Dalla Riva, abbiamo preso parte ad un torneo a Milano con squadre del calibro di Inter e Milan. Siamo arrivati a San Siro sotto una pioggerellina sottile, tipico clima milanese. Eravamo emozionati ed increduli di poter giocare in questo tempio del calcio. Durante la finale dietro la mia porta c'era Walter Zenga a guardarmi e a fine partita si avvicinò a parlarmi. È stato il più bel torneo della mia vita». A 28 anni Luca Panetta smette di giocare e diventa allenatore del Valentino Mazzola, dove vince il campionato. Sotto la presidenza Grieco allena per 10 anni al Pertusa, per poi passare al San Mauro, al Grugliasco e al Venaria. « Anche gli anni da allenatore sono stati ricchi di emozioni. Ricordo come se fosse ieri quando ero alla guida dei 97 del Pertusa. Avevo una bella squadra, grintosa e con una buona comunicazione. Abbiamo dovuto affrontare un girone infernale, con squadre molto forti, ma nonostante questo siamo rimasti in testa fino alla penultima giornata. Purtroppo abbiamo perso l'ultima partita di campionato contro l'Asti classificandoci secondi. A fine partita tutti si sono avvicinati a me, ragazzi, genitori, dirigenti, e si sono messi a piangere. Non dimenticherò mai quella scena. Nonostante il risultato sono molto fiero di come sia andata, è stata un'annata stupenda dove abbiamo combattuto con i denti fino all'ultimo». Oggi Luca Panetta ha deciso di dedicarsi interamente alla gestione della Scuola Calcio del KL Pertusa, di cui è il responsabile:« In seguito alla morte di mio padre non ne volevo più sapere di calcio, perché lui mi aveva fatto avvicinare a questo mondo e mi seguiva sempre. Dopo un paio d'anni di stop ho incontrato il direttore generale Sebastiano Fiordelisi che mi ha chiesto di tornare a casa. Così ho deciso di accettare e di diventare responsabile della Scuola Calcio, dando il via ad un progetto bellissimo. I nostri istruttori sono molto preparati e insegnano al bambino il calcio dalla A alla Z. Ho voluto delle persone che prima di essere allenatori siano degli educatori e sono davvero soddisfatto di loro. Stiamo crescendo molto e il nostro obbiettivo è quello di diventare una Scuola Calcio di primo ordine. Ad oggi posso dire che siamo sulla buona strada per raggiungerlo».

Da sinistra: Luca Panetta, il Presidente Giorgio Manavella e il Direttore generale Sebastiano Fiordelisi