18 Marzo 2021
Il cafè Oost Indié nell'Amsterdam di inizio XX secolo (foto joodsamsterdam.nl)
L'allenatore inglese Jack Reynolds (foto wikipedia.org)
Rinus Michels (foto wikipedia.org)
Sotto la guida di Michels vengono messi in bacheca diversi titoli di campionato e il primo double (campionato + coppa nazionale) nel 1967. Il grande salto di qualità avviene però in campo europeo: dopo tante partecipazioni e una finale persa nel 1969 contro il Milan, nel 1971 arriva il primo trionfo nella massima competizione continentale. La vittoria per 2-0 in finale contro il Panathinaikos è solo la prima di un triennio in cui l'Ajax si porta a casa altrettante Coppe Campioni, le ultime due rispettivamente contro Inter e Juventus. Protagonista in campo è un gruppo di giocatori fantastici, molti dei quali provenienti dal settore giovanile: uno di questi è il difensore Ruud Krol, mentre il centrocampista Johan Neeskens arriva in bianco-rosso proprio nel 1971. I colori del club olandese sono però legati soprattutto a uno dei giocatori più importanti ed influenti nella storia del calcio mondiale: Johan Cruijff. Capitano della squadra e conosciuto per aver reso celebre la maglia numero 14, Cruijff fu anche il leader della Nazionale olandese più forte di sempre, capace di arrivare a un passo dalla vittoria mondiale nel 1974.
La mitica Nazionale olandese del 1974 (foto storiedicalcio.altervista.org)
La Coppa Coppe portata in trionfo. Sullo sfondo un Marco van Basten, decisivo in finale con un gol di testa, con tanto di fascia di capitano (foto wikipedia.org)
La grande lungimiranza e la capacità di rinnovarsi consentono però al club di Amsterdam di ritrovare in fretta la via della gloria. Come accaduto con Reynolds e Michels, a fare la differenza è nuovamente la guida tecnica. Nel 1992 le redini della squadra sono affidate a Louis van Gaal. Allenatore appena quarantenne transitato per il settore giovanile ajacida, van Gaal vince subito la Coppa UEFA (in finale contro il Torino di Mondonico), unica delle tre classiche competizioni europee che ancora mancava nella bacheca bianco-rossa. Tre anni più tardi l'Ajax torna sul tetto d'Europa: con ben 9 elementi sugli 11 titolari della sfida finale provenienti dal settore giovanile, gli olandesi battono il Milan campione in carica e si aggiudicano la Champions League. Seguono le vittorie nell'Intercontinentale contro il Gremio e nella Supercoppa europea contro il Real Zaragozza, ultimo trionfo internazionale nella storia dei Lanceri.
L'Ajax della stagione 1995-96 con tanti campioni "autoctoni": dai fratelli de Boer al portiere van der Sar ed Edgar Davids (foto wikipedia.org)
Senza aver mai smesso di dominare in patria e continuando a sfornare un numero infinito di talenti, l'Ajax è recentemente tornato nell'élite europea raggiungendo la finale di Europa League nel 2017 e le semifinali di Champions nel 2019. Lo ha fatto affidando sempre le posizioni di comando a uomini formatisi all'interno del club, nella maggior parte dei casi ex-giocatori. Elementi che rendono i bianco-rossi un modello da imitare per tutte le società anche dilettantistiche che intendono porre le basi per un futuro di successi.