L'Europa calcistica si unisce sempre di più e lo fa dalle fondamenta di questo sport, dall'attività di base. Il corso UEFA C per allenatori di calcio di base è infatti entrato a far parte della Coaching Convention siglata da 55 Federazioni europee. Questo, come si legge nella nota della FIGC Settore Giovanile e scolastico, permetterà 'la libera circolazione dei tecnici all’interno della famiglia del calcio europeo'. 'La stessa UEFA - continua la nota - ha sviluppato un programma didattico per presentare un nuovo modello formativo condiviso tra tutte le Federazioni, basato su un approccio moderno, attraverso la diffusione di una filosofia e di una metodologia sempre più attente nel porre al centro del progetto educativo, l’allievo.
In particolare, tali competenze e conoscenze permetteranno di allenare bambini, adolescenti, adulti e quanti sono coinvolti nel più esteso significato del calcio di base. Un ambito nel quale diventa fondamentale essere competenti nell’insegnamento, ma anche attenti a salvaguardare e tutelare i giovani sul piano del benessere, sul piano fisico, psicologico e dello sviluppo tecnico'.
Questo programma didattico è pensato per orientarsi su 4 tra i più significativi pilastri del calcio di base. I punti sono: l’allenatore del calcio di base, l’ambiente, il giocatore e il gioco.
L'Italia e la FIGC sono da sempre alleati del modello europeo sotto questo punto di vista. È infatti dal 2011 che la Federazione promuove particolarmente la professionalità degli istruttori di base. Non a caso, ogni anno le Scuole calcio che raggiungono lo status di Elite sono in aumento.
I Corsi UEFA C permettono di ottenere in Italia la qualifica di allenatore per poter sedere sulla panchina delle squadre giovanili. Chi è in possesso dell'UEFA C può dunque allenare i bambini e ragazzi dai 5 ai 17 anni di club dilettantistici e professionistici.
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