02 Maggio 2021
I 2008 del Vigone di Giovanni Signorino
Giovanni Singorino, allenatore del Vigone 2008
Signorino è soddisfatto dei suoi ragazzi, ed è contento di far parte di una società genuina fatta di amici: «Lavorare con i ragazzi è sempre molto divertente. Sono andato via dal Carignano a malincuore, ma sono arrivato al Vigone volentieri. Qui ho trovato un bell'ambiente compatto, dove il Settore Giovanile è stato ereditato dalla Vicus ed è stato messo in piedi quest'anno. Il mio gruppo è formato da 14 ragazzi, ma la società si sta impegnando per far crescere il numero di ragazzi. Ho una squadra molto buona, sono tutti volenterosi e di qualità. Si impegnano sempre, hanno voglia di imparare e ci mettono tanta grinta in quello che fanno. Stanno lavorando bene e tanto e questo mi rende felice». Durante questo periodo di stop non sono stati fatti degli incontri online, ma la comunicazione tra allenatore e squadra non è mai mancata, grazie anche ai validi collaboratori di Signorino: «I miei collaboratori sono stati fondamentali in questo periodo. Attraverso i dirigenti davo sempre dei compiti ai ragazzi, che si tenevano costantemente in movimento. Infatti quando abbiamo ripreso gli allenamenti non li ho trovati male dal punto di vista fisico. Devo ringraziare i miei validi collaboratori, Alex Garis e Micol Marino, che mi hanno aiutato a stare in contatto con i ragazzi. Devo ringraziare anche il mio dirigente Giuseppe Brianese, che si occupa dei rapporti con i genitori ed è sempre disponibile a dare una mano. Sono davvero contento del mio team». Sono tanti i ricordi che Giovanni Signorino porta con sé durante tutti questi anni da giocatore ed allenatore. I più belli però sono quelli legati a papà Antonino: «Durante gli anni al Garino giocavamo in UISP. Il primo anno abbiamo vinto il Campionato in maniera importante. Il ricordo è legato ai miei amici e compagni di squadra, a mio papà che ci faceva da allenatore e al mio paese che ci seguiva sempre ad ogni partita. C'è stata poi quella finale del torneo aziendale a Borgaretto. Siamo arrivati in finale con qualche difficoltà. Come avversari avevamo nomi come Dino Zoff, Josè Altafini e Giuseppe Furino. Mio padre era scettico, mi diceva che se non ci stavo con la testa avrebbe giocato lui. Era ancora molto forte nonostante l'età. Il Borgaretto era in vantaggio a causa di una mia uscita sbagliata. Alla fine abbiamo vinto 3 a 1 e in premiazione mio papà scambiò due parole con Zoff. Mio padre gli disse che avevo rischiato di farli vincere a causa della papera che avevo fatto. Lui invece rispose che ero stato il migliore in campo. Per me è stata una grande emozione». I ragazzi del Vigone 2008. Alessandro Varaldo, Riccardo Bonino, Gabriele Mininni, Alexandru Cocea, Alessandro Garnero, Lorenzo Benso, Mattia Brianese, Marco Ragusa, Christian Reale, Marco Tibaldo, Riccardo Cioffi, Nicolò Omnis, Alessio Panebianco, Filippo Quattrone.