«Nel lontano 2009 abbiamo scelto la
Sampdoria, e lei ci ha scelti, per intraprendere un percorso fatto di nuovi stimoli. Questo non solo per i ragazzi ma per tutto il team allenatori e dirigenti e da quel giorno sono stati tanti i momenti calcistici condivisi con i
blucerchiati, che senza alcun dubbio hanno ancora tanto da insegnarci». Queste le parole del presidente del
DB Rivoli Fernando Talarico. Così, in vista della prossima stagione, il
Don Bosco Rivoli nell'avvio della ripresa ha ospitato in casa una giornata interamente dedicata alla
Scuola Calcio. Lo ha fatto con l'aiuto dei tecnici della
Sampdoria Nicolo Buono e
Danilo Tranchida, da ben dodici anni impegnati insieme nel progetto
"Next Generation".
IN CAMPO PER LA NEXT GENERATION
«Questa giornata è stata pensata per dare ai ragazzi la giusta spinta per tornare sul campo. Per loro come per tutti la passata stagione è stata un acerrimo nemico. Li ha allontanati a lungo negandogli la possibilità di viversi con spensieratezza, ma anche a questo porremo rimedio» dice il
presidente Talarico. Le categorie protagoniste di quest'anno sono state i
Giovanissimi 2006 e
Giovanissimi 2007, gli
Esordienti 2008/2009 ed infine i
Primi Calci 2012/2013. Con loro il responsabile della Scuola Calcio
Enzo Amato, il tecnico
Antonino Saltarelli, il Direttore Sportivo
Ezio Gramuglia, il presidente stesso
Fernando Talarico. Gli istruttori sono invece:
Massimo Ferro,
Alessandro Rando,
Mauro Falduto,
Guido Poltronieri,
Alberto Pinna,
Lino Appella,
Andrea Luisian,
Manuel Piccinno e
Luigi Giorgianni. Nel corso di tutto il pomeriggio i ragazzi hanno affrontato un percorso a rotazione, a turno gli istruttori delle varie categorie sono stati infatti affiancati dai due tecnici inviati dalla
Sampdoria che hanno proposto loro nuove metodologie di allenamento.

alcuni dei ragazzi del DB Rivoli
«Questa affiliazione ci permette di confrontarci con un altra realtà calcistica, che pur essendo italiana ha una diversa idea di calcio, questo non va a beneficio esclusivo dei piccoli calciatori che seguiamo ma da in primo luogo agli istruttori nuovi incipit per rendere sempre più alto il livello» racconta il Direttore Sportivo Ezio Gramuglia.
GLI ALBORI DEL PROGETTO
Questa bella storia ha inizio nel giugno del 2009, il
Don Bosco Rivoli è la prima società
piemontese a partecipare a questa iniziativa e ad oggi si ritrova ad essere una delle poche superstiti: «La
Sampdoria era vicina a noi per tante cose, il fatto stesso che molte delle società Liguri affiliate fossero anch'esse oratori ci ha fatto sentire parte di qualcosa». Queste le parole del Presidente
Talarico, che nel corso degli anni ha contribuito in prima persona all'evolversi del progetto che è ora più ambizioso dell'epoca: «C'è da dire che anche in un momento così delicato come quello che abbiamo e stiamo tutt'ora vivendo la Sampdoria non ci ha mai abbandonati. Ha sempre ritagliato per noi un piccolo spazio nel quale partecipare a corsi di aggiornamento e formazione, anche se tramite videoconferenze». In passato infatti tutto quello che ora avviene per vie telematiche si faceva sul campo. Le trasferte erano consuetudine e spesso ai ragazzi era concesso assistere agli allenamenti della prima squadra. Un'occasione imperdibile per conoscere qualcuno che il calcio lo mastica da un po'. Circa sette anni fa è stato inoltre organizzato un grande torneo, in casa, al quale hanno partecipato molte squadre di Genova, un momento bellissimo per i ragazzi che non volevano più lasciare i compagni appena incontrati.

I primi calci 2012/2013
«L'augurio che ci facciamo è quindi quello di poter tornare in casa dei nostri colleghi ed amici il più presto possibile, e perché no organizzare qualche amichevole con i ragazzi di pari categorie, un po' di sana competizione non guasta» dice Talarico.
LE COMPLICAZIONI DELLA PASSATA STAGIONE
L'avvento della pandemia che ci ha colpiti ha scalfito anche le spalle forti di società come il
Don Bosco Rivoli. In un modo o nell'altro però si riesce sempre a fare il bene dei ragazzi: «Appena è stato possibile abbiamo organizzato un incontro prenatalizio per ritrovare insieme un po' di leggerezza. Sì, non avevamo il pallone fra i piedi ma ci siamo fatti delle sane risate ed abbiamo anche immortalato il tutto con fotografie e filmini - racconta
Ezio Gramuglia -. La nostra fortuna è quella di far parte di una piccola realtà, come fossimo una famiglia, che però ha grandi progetti. Il presidente lo conosco da oltre trent'anni, venti dei quali è stato il mio mentore ed allenatore». Causa
Covid alcuni dei ragazzi non sono più tornati ma dopo il via della
Federazione. Il
DB Rivoli ha presto ripreso da dove aveva lasciato: «Confidiamo che il futuro volga a nostro favore e ci consenta di allentare un attimo la presa. Fino ad allora testa bassa, concentrazione e duro lavoro» conclude il presidente
Talarico.