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Aldini, Rolando Bianchi a Sprint e Sport: «Arrivo in un club ricco di storia, sono qui per dare il mio contributo»

aldini rolando bianchi attività di base
Rolando Bianchi è il nuovo responsabile della Scuola Calcio dell’Aldini. Che la società di via Felice Orsini fosse meta ambita per nomi di questo calibro non lo scopriamo di certo oggi, tuttavia l’approdo dell’ex calciatore di Serie A tra i biancorossoblù ha tutto per essere definito un vero colpo grosso. Curriculum e numeri parlano da sé, per una figura che sicuramente potrà portare un apporto decisamente importante all’Aldini, anche solamente dal punto di vista dell’esperienza e della conoscenza del calcio. Tutte qualità sicuramente importanti, le quali devono però coesistere con una altrettanta fondamentale: l’umiltà. «Ad accettare questo ruolo mi ha spinto la voglia di partire dal basso - racconta Bianchi - provando a ripercorrere quella che è stata la mia carriera da calciatore. Nel corso degli anni nessuno mi ha mai regalato niente: sono sempre partito dal basso, per questo vorrei fare lo stesso per la mia carriera dirigenziale». Scrivere la storia. Dalle prime parole nelle vesti dirigenziali si intravede decisamente tale qualità, la quale forma con la passione e l’aspirazione un connubio decisamente interessante: «Spero di riuscire ad offrire un contributo per cercare di alzare l’asticella, pur essendo già decisamente alta considerando il blasone della società. Il tutto vale sia sotto il punto di vista sportivo, con risultati sul campo, che sotto l’aspetto d’immagine e presenza. La mia volontà è quella di contribuire ad innalzare il livello anche al di fuori del terreno di gioco, cercando di continuare a scrivere la storia in questa società», racconta l’ex calciatore del Toro. Una storia già ricca di successi quella della società di via Felice Orsini, sia dentro che fuori dal campo. I sette scudetti (record assoluto per una società dilettantistica) - seppur importati - sono solamente numeri, mentre il quantitativo enorme di ragazzi cresciuti all'Aldini e arrivati nel calcio che conta è un dato di fatto. La presenza di Bianchi nell'organigramma societario, naturalmente, potrà arricchire ancor di più il fascino e il blasone di una società storica come quella capitanata da Massimiliano Borsani. Coppia con Valtolina. L’approdo di Rolando Bianchi, come detto, è solamente l’ultimo di una serie di nomi importanti che hanno scritto (e scrivono tuttora) la storia dell’Aldini. Uno di questi è Fabian Valtolina, tecnico dell’Under 15 Élite e in via Felice Orsini da due stagioni. Oltre alla carriera in Serie A, Bianchi e Valtolina sono accomunati da un obiettivo preciso, come spiega proprio l’ex centravanti del Manchester City: «Fabian è un amico, per me sarà un grande piacere lavorare con lui. Sicuramente è un valore aggiunto alla società: lo stimavo da calciatore e lo stimo tuttora, soprattutto per il lavoro che fa fuori dal campo. Mi sento di dire che uno dei nostri obiettivi è trasmettere ai ragazzi la nostra passione per il calcio, la quale forse si sta un po’ perdendo negli ultimi anni». Un'accoppiata da fare invidia a molti, la quale potrà indubbiamente garantire un salto di qualità per l'intero settore giovanile. Sia dal punto di vista tecnico che, soprattutto, sotto l'aspetto dell'ambizione e delle motivazioni. Avere "in casa" due personaggi di questo calibro - soprattutto per i più giovani - non può che essere un ulteriore stimolo a lavorare ed avere sempre più ambizione. Il ricordo. Passione che sicuramente non mancava allo stesso Bianchi ai tempi delle giovanili dell’Atalanta. La trafila tra le giovanili della Dea ha senza ombra di dubbio contribuito a rendere Bianchi ciò che è stato come calciatore, ed è tuttora come uomo. Diversi anni dopo la sua esperienza tra i “piccoli” atalantini, per l’ex calciatore si presenta l’opportunità di ripartire proprio dove aveva cominciato: la Scuola Calcio. «Nella mia trafila all’Atalanta ho avuto la fortuna di lavorare con le persone giuste, le quali mi hanno trasmesso tutto i valori che ancora oggi mi caratterizzano. Su tutti la figura di Bonaccorso è stata per me molto importante, avendomi seguito per ben cinque anni nelle giovanili dell’Atalanta. Ho il piacere di ricordare anche Bonifaccio, autentico nome storico per le giovanili della Dea». Due figure importanti e decisamente impresse nella memoria di Rolando Bianchi, le quali sono sicuramente fonte d’ispirazione per questa sua nuova avventura in via Felice Orsini. Avventura che inizierà ufficialmente questo lunedì, nonostante l'ex centravanti sia stato presente allo start dei campionati "sprint" di Esordienti e Pulcini lo scorso sabato in via Felice Orsini.
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