Daniele Giannatempo in compagnia del responsabile della Scuola Calcio Giovanni Ragno e del direttore tecnico Roberto Virardi
«La chiamata di Giovanni Ragno è stata una sorpresa, ma una collaborazione con lui in una società come il Venaria era senza dubbio un'occasione che non potevo farmi scappare». Queste le parole di Daniele Giannatempo che dallo scorso lunedì è entrato a far parte del team come responsabile delle categorie Primi calci e Piccoli amici. Questa sarà inoltre la sua prima esperienza nel calcio femminile.
I primi calci al pallone per Daniele Giannatempo
«E' stato amore a prima vista per me e il pallone, una volta approdato sul campo non volevo più lasciarlo». Una storia iniziata con il piede giusto quella di Daniele Giannatempo che fin dagli albori della sua carriera aveva intuito quanto il calcio avrebbe significato per lui. A centrocampo ha trovato la sua dimensione: «Dirigere il gioco mi ha sempre affascinato. Non ho mai pensato di sperimentare altri ruoli perché sapevo che solo lì avrei potuto esprimere tutte le mie capacità». Il suo percorso nel calcio giocato si interrompe però con il sopraggiungere della leva obbligatoria, e per Daniele Giannatempo non c'è stata alternativa. Ancora non sapeva di aver solo rimandato il suo appuntamento con il campo.
Dal sogno della panchina al trentesimo anniversario
«Anche quando giocavo mi sono sempre sentito una sorta di allenatore in campo, forse il mio ruolo lo prevedeva, ma credo che nel mio caso fosse una questione innata». Un sogno quello di seguire i piccoli più da vicino per trasmettergli quanto di più stimolante aveva appreso, che sembrava però destinato a rimanere tale. Daniele Giannatempo contro ogni pronostico ha invece coronato il suo sogno di allenare. Nel lontano '91 arriva la prima esperienza all'Ardor Torino: «Il mister dell'epoca era in difficoltà e gli serviva urgentemente un secondo che coordinasse le attività in sua assenza. Naturalmente ho accettato e per dieci lunghi anni sono cresciuto nelle mura di quella società a cui devo tutto». Dopodiché per Daniele Giannatempo è iniziato un viaggio fra le più note ScuoleCalcio piemontesi. Prima il Barcanova e poi di seguito Gassino, San Mauro, San Gallo, Pianezza e Collegno Paradiso. «Quest'anno festeggio il trentesimo anniversario dall'inizio del mio percorso di istruttore. Trent'anni pieni di soddisfazioni ma anche di sconfitte che però non hanno che aumentato lo spessore della mia corazza e arricchito il mio bagaglio».
«Sono entusiasta di iniziare questo nuovo percorso con il Venaria, il responsabile della Scuola Calcio Giovanni Ragno è un amico di vecchia data, ma non solo. Abbiamo infatti collaborato insieme al Pianezza e condividiamo la stessa ideologia calcistica. Con il direttore tecnico Virardi e con il resto della società il feeling l'abbiamo trovato da subito, sono quindi fiducioso che insieme faremo bene». Un nuovo inizio per Giannatempo, che nonostante continui ad occuparsi della Scuola Calcio per la prima volta seguirà un gruppo tutto al femminile: «Ho da poco preso il patentino UEFA C e ho avuto la possibilità di confrontarmi con qualcuno che il calcio femminile lo mastica da tempo. L'approccio tecnico sarà lo stesso che adotterò con i ragazzi. Dal punto di vista emotivo ammetto che ho intenzione di coccolare queste piccole calciatrici che hanno sicuramente tanto da insegnarmi». A collaborare con Giannatempo ci saranno anche Stefania Marino e Fabiana Correra, istruttrici delle Pulcine e delle Eso del Venaria.
La sua filosofia di gioco
«Alla base del calcio che insegno io c'è il divertimento del bambino. Il calcio deve essere in primis una valvola di sfogo e un luogo sicuro in cui essere se stessi. Una volta capito questo subentra la parte tecnica che va però di pari passo con la formazione del singolo e delle sue peculiarità. Infine è importante che tutti miei ragazzi giochino, devono avere tutti le stesse possibilità di esprimersi ed imparare».
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