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Lascaris: metodi e filosofie di una superpotenza della Scuola calcio

La presentazione del parco istruttori è un’occasione per approfondire con il Responsabile Denis Sanseverino alcuni concetti chiave sulla via del successo

Lascaris: metodi e filosofie di una superpotenza della Scuola calcio

Un organigramma pensato e già pronto praticamente da marzo e una filosofia di insegnamento che ormai da diversi anni colloca la società al vertice della piramide del calcio giovanile piemontese. Addetti ai lavori e appassionati del settore non avranno fatto molta fatica a capire che si sta parlando del Lascaris, assoluto protagonista del panorama regionale e superpotenza a livello di Scuola calcio. Al timone del settore scolastico c’è il Responsabile Denis Sanseverino che oltre a svelare i nomi delle panchine per la prossima stagione ribadisce ancora una volta i concetti chiave che per i bianconeri significano successo e blasone riconosciuti da tutti.

Da sinistra Denis Sanseverino, i classe 2010 Christian Cammarota e Alex Nastasi con gli istruttori Alessandro Froio e Matteo Agnino

METODOLOGIA

«La nostra metodologia è fortemente basata sui principi di gioco sia per quanto riguarda la fase di possesso palla che in fase di non possesso. Ormai da tempo concentriamo poi molto l’attenzione sulla tattica individuale perché negli anni di scuola calcio crediamo che debba essere sempre messo il giocatore al centro dell’attenzione. Quindi puntiamo a formare il singolo calciatore anche dal punto di vista della personalità per poi portarlo a pensare in maniera progressivamente sempre più associativa una volta che avvengono i vari passaggi verso un calcio più complesso».

Modello di club • «Dal punto di vista dell’identità e della filosofia societaria il nostro diktat principale è quello di voler dominare col pallone sin dai primi anni di settore scolastico. In questo senso concentriamo il lavoro negli allenamenti basandoci sulla divisione del campo in tre zone: la zona 1 che è quella in cui avviene la costruzione del gioco; la zona 2 per il mantenimento del possesso e la ricerca della zona 3 dove si lavora invece per la finalizzazione della manovra. Oltre che in questa prospettiva verticale c’è poi un divisione del campo in orizzontale che prevede l’utilizzo dei corridoi: quello centrale e due laterali per sfruttare l’ampiezza nonché i cosiddetti corridoi intermedi sempre importanti per gli inserimenti. In questo senso una delle idee fondamentali che cerchiamo di inculcare nei ragazzi è quella del ‘creo e occupo spazio’».


Giocatore pensante e scegliente • «Come detto la centralità assoluta nel nostro progetto di formazione è data al calciatore e proprio per tenere fede a questa idea siamo convinti che gli istruttori non debbano essere una guida costante per i bambini ma che debbano avere principalmente il compito di correggere eventuali scelte sbagliate. I giocatori non hanno bisogno di essere telecomandati per filo e per segno in ogni loro decisione. Personalmente lavoro con queste convinzioni da una vita e credo sia la strada giusta per la migliore crescita dei ragazzi. Lo dimostra il fatto che dalla scuola calcio abbiamo sempre portato al settore giovanile dei ragazzi già pronti senza doverne reclutare da fuori. Il nostro credo è trasversale per tutte le categorie anche se ovviamente nei primissimi anni di attività di base ci concentriamo molto di più sugli aspetti motorio-coordinativi e sui duelli uno contro uno proprio per formare quella personalità che servirà poi in partita una volta che si deve affrontare un avversario. Come detto poi più si sale d’età più la parte collaborativa e collettiva di squadra diventa importante al fine di raggiungere determinati risultati».

LO STAFF TECNICO 2022-23

Passando a presentare i nomi dell’organigramma per la prossima stagione, per gli Esordienti 2010 c’è l’importante ritorno di Matteo Agnino che si aggiunge al confermato Daniele Di Bisceglie, arrivato lo scorso anno dal Pianezza. Triplo gruppo pronto poi per quanto riguarda l’annata 2011 con Roberto Cellerino e il figlio Alessio a dividersi la categoria insieme a Umberto Santoro.

Pulcini 2012 invece affidati ad Alessio Foti, Jacopo Gilli, Diego Lanotte e Francesco Colamartino. Per i 2013 c’è poi la novità Fabio Ghirelli, arrivato dal Lucento e che sarà affiancato da Gianfranco Dolce e Daniele Sicilia.

Tanti nomi poi anche per l’Attività di base con i Primi Calci 2014 guidati da Mininni, De Simone e Inneo; 2015 con gli istruttori Berta e Di Carlo; Piccoli Amici 2016 per Gallerani e l’altra novità Filiberto Calcedonio e infine i 2017 con Frassati.

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