Tornei
06 Febbraio 2023
Angelica Abbatepaolo, Noemi Ricotta e Alice Casotti, tra le grandi protagoniste della vittoria arancioverde in corso Ferrucci
“Anche dei semplici bastoni, se uniti in un fascio, sono infrangibili”. È questo il messaggio lanciato con il trionfo nella Coppa Arlecchino dal Venaria, una squadra capace di infiammare i cuori dei tifosi grazie al profondo legame che lega le giocatrici, l’allenatore, e i dirigenti tra loro quasi come se fossero un’unica entità. Le Cervotte Under 12 hanno giocato un calcio bellissimo, fatto, è vero, anche di piccole imperfezioni - come i diversi gol mancati sotto porta - che però non hanno fatto altro che esaltare ancor di più lo splendore di ogni buona giocata e ogni rete, regalando così uno spettacolo davvero piacevole ed entusiasmante e ricordando, ancora una volta, che la vittoria è fatta di tante sconfitte.
Bastano pochi secondi dal fischio d’inizio al Venaria per regalare i primi brividi ai tifosi, oggi presenti in numerosi in occasione della finalissima e soprattutto molto vivaci e focosi nel sostenere la propria squadra del cuore: Matilda Lo Campo riceve un buon pallone e riesce a trovare lo spazio necessario per il tiro calciando il pallone poco al di sopra della traversa con una esecuzione comunque molto buona. L’azione successiva i ruoli si invertono e ora è il Pinerolo ad attaccare. Buona e anche un pizzico fortunata serie di passaggi prima in difesa e poi a metà campo ed Elisa Bellazzi riesce a scaricare il tiro senza trovare nessuna delle numerose giocatrici accorse nei pressi dell’area lungo la traiettoria del tiro, che questa volta è basso e potente e sfiora il palo esterno per poi spegnersi sul fondo. Il gioco del Venaria appare fin dai primi minuti più armonioso, organizzato e ordinato e, grazie a numerosi passaggi ben eseguiti, riesce a mantenere a lungo il possesso palla durante le fasi di costruzione del gioco. Il Venaria torna dunque all’attacco, portando nella metà campo avversaria molte giocatrici.
Melissa Ortuso, Letizia Zhuri e Giulia Procida
Al 4’ minuto Matilda Lo Campo va vicinissimo al gol, colpendo il palo dopo un rapido e geniale scambio con Melissa Ortuso mentre al 6’ minuto, su calcio di punizione da posizione invitante Stefania De Reulgan calcia benissimo, imprimendo molta potenza al tiro nonché una splendida e micidiale parabola: il pallone sembrava destinato a sorvolare di parecchio la traversa e invece cambia traiettoria scendendo alla velocità di bolide di mezzo metro, colpendo con violenza la traversa. Qualche minuto dopo il Venaria riesce a creare un’altra clamorosa occasione da gol grazie alle brillanti giocate di Matilda Lo Campo, che passa in mezzo a tre avversari e arriva a tu per tu con il portiere sbagliando proprio sul più bello, ovvero la conclusione, che risente sicuramente della lunga corsa della giocatrice ed è debole e centrale. Il primo tempo si conclude con lo stesso risultato con cui è iniziata la partita.
Il Pinerolo Under 12 Femminile di Fabrizio Musso
Non occorrono più di tre minuti nel secondo tempo per sbloccare la partita: Melissa Ortuso si inserisce bene in area, riceve il pallone e calcia angolando il tiro in direzione del palo. Portiere battuto e risultato ora sull’1-0. Sugli spalti inizia una vera e propria festa. Intenzionate a non arrendersi e a vincere la partita, le giocatrici del Pinerolo sembrano risvegliarsi dopo il gol subito e aumentano esponenzialmente il ritmo di gioco costruendo nel giro di due minuti due importanti azioni di gol. Eccellenti e tempestivi, però, gli interventi difensivi di Giulia Procida, vero baluardo difensivo, che sfrutta il fisico per tagliare la strada e gli spazi liberi agli attaccanti. Alla terza manovra offensiva la difesa del Venaria sembra iniziare a vacillare, il numero 7 del Pinerolo Letizia Zhuri riceve un buon pallone in posizione defilata al limite dell’area, carica il tiro e fa partire un colpo così potente da far sembrare il pallone un proiettile. La conclusione ha una buona velocità e traiettoria e sembra destinata ad entrare in rete, ma viene sporcata all’ultimo con un tocco di mano da parte di uno dei difensori. Calcio di rigore per il Pinerolo a un minuto dalla fine della partita. A calciare dal dischetto si presenta la stessa Letizia Zhuri, che con glaciale freddezza, nonostante i due passi di rincorsa riesce a calciare un rigore perfetto colpendo con l’interno del piede. Tiro potente e pallone che entra in rete passando a pochi centimetri dal palo. 1-1. L’esultanza dei tifosi sugli spalti, per questo gol fondamentale, è delle più belle e sfrenate. Nell’ultimo minuto il Venaria, padrone del gioco per gran parte della partita, prova a riportarsi in vantaggio ma agisce con fretta e non riesce a finalizzare. La partita termina con un 1-1 sicuramente inaspettato fino all’episodio del rigore data la supremazia in campo del Venaria a cui è mancata la lucidità sotto porta.
E’ stata una partita povera di conclusioni nello specchio della porta quella tra Femminile Juventus e Pinerolo, ma non per questo povera di emozioni, anzi. E’ stata una partita giocata soprattutto a metà campo, dove il pallone viaggiava senza posa da una fascia all’altra. Dopo soli 2 minuti Alessia Tarolla, attaccante dotata di grande velocità e buona tecnica con il pallone tra i piedi trova il gol gettandosi come un rapace sulla conclusione murata della compagna Alice Perrone scaricando un tiro ben piazzato che non lascia scampo al portiere. 1-0 pallone di nuovo al centro. Nei minuti successivi a distinguersi è il numero 9 della Juventus, Alice Perrone, dotata di buona forza fisica ed eccellente intelligenza calcistica nonché di una tranquillità e una prontezza nell’agire davvero invidiabili. In più occasioni riceve e protegge il pallone per poi scaricare ai centrocampisti o involare verso la porta avversaria gli esterni. Alla fine del primo tempo il Pinerolo ha l’occasione per pareggiare: il portiere della Juventus sbaglia il rinvio ed Elena Valentini si ritrova come per magia il pallone tra i piedi in ottima posizione. Anziché cercare di avvicinarsi alla porta Elena calcia subito ma, probabilmente per la fretta di sorprendere e scavalcare il portiere, non calcia benissimo e la sua conclusione risulta debole e poco angolata. Il portiere blocca senza difficoltà. Il primo tempo si chiude sull’1-0.
La Femminile Juventus di Alberto Pinna
Nella seconda metà della partita il Pinerolo parte al “110%” conquistando ben quattro calci d’angolo consecutivi, sfiorando anche il gol in uno di questi con un tiro al volo nella mischia. L’azione d’attacco successiva è sempre del Pinerolo, che arresta l’avanzata offensiva avversaria sul nascere e si lancia all’attacco con Elena Valentini che riesce in qualche modo a passare in mezzo a tre difensori e a calciare conquistando, grazie alla deviazione di un difensore, un calcio d’angolo. La Juventus riprende piano piano in mano la partita e lentamente inizia a portare parecchi giocatori nella metà campo avversaria senza tuttavia mai sbilanciarsi troppo e lasciare spazi vuoti nella linea difensiva. Veronica Stefanelli, numero 8 della Juventus, percorre la fascia destra palla al piede, supera con un po’ di fortuna un avversario e, giunta nei pressi della bandierina del calcio d’angolo fa partire un traversone basso che si rivela essere un passaggio al pennello per il numero 9 Alice Perrone che aveva il tempo necessario per controllare il pallone, spostarlo sul piede preferito e calciare con la giusta potenza e precisione, ma si fa prendere dalla fretta e dall’agitazione e calcia subito coordinandosi male e mancando di conseguenza il bersaglio. Pallone che si impenna e sorvola la traversa con una lenta parabola. Sul finale di partita il risultato sarebbe potuto diventare ancora più tondo, ma con grande abilità e tempismo il numero 3 del Pinerolo Anna Giachero salva sulla linea il cross di uno degli esterni della Juventus tramutato, a causa della traiettoria imprecisa, in tiro velenosissimo che altrimenti sarebbe entrato poiché aveva già superato il portiere. La partita termina con l’1-0 in favore della Juventus.
Alice Perrone e Alessia Tarolla, coppia offensiva bianconera
L’ultima partita del torneo è stata, al di là del risultato, la partita più bella ed entusiasmante della finalissima. La partita si apre con dei giochi di prestigio a metà campo del numero 6 del Venaria Noemi Ricotta, molto agile e veloce, semplicemente inarrestabile col pallone tra i piedi, che salta tre giocatrici anche con un elegante doppio tocco di suola e porta in superiorità numerica la propria squadra. Qualche minuto dopo è ancora il Venaria a rendersi pericoloso davanti conquistando un calcio di punizione dai venti metri. A calciare, come nella prima partita contro il Pinerolo, è ancora la numero 7 Stefania Derevlean, anche questa volta la sua esecuzione è molto buona e pericolosa, il tiro esce circa di mezzo metro sulla destra. All’11’ minuto, dopo aver fatto scoccare numerose scintille mai tramutate in fiamma, ecco che divampa l’incendio: Nell’arco di soli 3 minuti il Venaria realizza ben 2 gol, entrambi di grande bellezza e schiaccia la Juventus sia fisicamente che mentalmente. All’11’ minuto va in rete Noemi Ricotta con un tiro da fuori area potente e ben piazzato verso il palo di destra, irragiungibile per il portiere; mentre al 13’ minuto, a siglare il raddoppio è Angelica Abbatepaolo, che entra in area palla al piede con un allungo, si sposta il pallone sul destro e spedisce la sfera alla sinistra del portiere con un tiro rasoterra. In seguito a questa ultima rete l’esultanza dei tifosi diventa incontenibile, come per un gol decisivo in finale di Champions, e alcune giocatrici in panchina accorrono in campo per abbracciare Angelica e congratularsi con lei. Nei due minuti finali del primo tempo la Juventus prova a inventare con le sue due attaccanti Alice Perrone e Alessia Tarolla che per qualità tecniche e atletiche si completano molto bene a vicenda, ma la difesa del Venaria, ben compatta, non vacilla e dà l’impressione di essere insormontabile. Il primo tempo si conclude 2-0.
Angelica Abbatepaolo, Noemi Ricotta e Alice Casotti
Nel secondo tempo la Feminile Juventus è determinata ad iniziare la ripida scalata verso la vittoria ma sembra esserci molta pressione fuori e dentro al campo e le giocatrici iniziano a mancare di calma e lucidità. Il primo tiro della ripresa è, ciò nonostante, della Juventus. Giulia Pecoraro calcia a giro da fuori area ma l’estremo difensore, ( tra l’altro improvvisato,poiché il Venaria non dispone in questa finalissima di un vero e proprio portiere, ma fa giocare in porta a rotazione giocatrici di altri ruoli) interviene bene e para il pallone. Dalla panchina del Venaria risuona fragoroso uno scroscio di applausi in risposta a questa parata per niente facile. Al 5’ minuto il Venaria riprende il dominio del gioco e va a segno per la terza volta con la rete di Alice Casotti, arrivata da calcio d’angolo dopo una serie di rimpalli fortunati grazie ad un tiro rasoterra a sfiorare il palo. Al 11’ minuto il Venaria ha un’altra bellissima ed eclatante occasione da gol: Melissa Ortuso sfugge alla guardia difensiva portando palla a grande velocità lungo la fascia destra del campo e rimane sola col portiere. Giunta a pochi passi dalla porta, anziché calciare basso e piazzato, carica molto il tiro e scarica una botta molto potente ma centrale, sul portiere, che respinge in calcio d’angolo. L’occasione più importante della Juventus arriva direttamente da un calcio piazzato a pochi metri dal lato sinistro dell’area di rigore: Francesca Di Mitri calcia bene la punizione ma trova solo l’esterno della rete. Mancano ora solo tre minuti al fischio finale e la tensione in campo raggiunge i massimi livelli, il Venaria si chiude in difesa della propria porta per salvaguardare il risultato e l’allenatore, più attivo che mai, impartisce ordini ad ogni giocatrice continuando ad incitarle ad una ad una. Le giocatrici della Juventus non riescono in nessun modo a incunearsi tra le linee difensive ben posizionate del Venaria, che può ora partire per un ultimo attacco. Questa volta a calciare è Emeline Tomiato il cui tiro potente e basso viene deviato da un difensore, cambia traiettoria, diventa una sorta di pallonetto e finisce pericolosamente vicino al palo. La partita termina 3-0 e il Venaria può ora esultare per davvero: è in vetta alla classifica. La Coppa Arlecchino è delle Cervotte!
Il Venaria di Daniele Giannatempo con la Coppa Arlecchino