Esordienti
25 Febbraio 2023
Mirko Clerici e Matteo Pelosi Zazzerini, tra i più intensi in campo
La Suprema prova a restare letteralmente aggrappata alla J.Cusano, ma alla fine il verdetto pieno è bianconero. Questa immagine all'apparenza metaforica viene tradotta sul palcoscenico di via Caveto da Pelosi Zazzerini, capitano dei padroni di casa, il quale resiste alla pressione di Murchio e si invola verso la porta dove sigilla la vittoria con una puntata mancina chirurgica. Per il resto dell'incontro i ragazzi di Paderno ci provano soprattutto con Casellato, ma la mira difettosa impedisce di sognare più in grande, almeno per ora.
I primi minuti sono un continuo richiamo a Figini, ala destra, da parte del tecnico Recupero, il quale gli sottolinea una non sufficiente mobilità nel dare la profondità ai compagni. Questo tema tattico sarà abbastanza costante in tutta la gara per la J.Cusano, con l'unica eccezione di Pelosi Zazzerini, che timbrerà la sua doppietta proprio offrendo la giusta linea di passaggio all'uomo assist di turno.
Eppure, la prima doppia chance è per i viaggianti, in maglia acquamarina, entrambe le volte con Casellato. Prima il capitano padernese esplode un destro potente, parato da Di Riso, poi ha il tap-in di testa ma la parabola oltrepassa la traversa. Due parole da spendere per il 7: certamente il giocatore con più qualità tecnica del gruppo, nonché uno di quelli con più fiato, però l'atteggiamento a volte un po' insofferente verso i compagni può essere da limare per consacrare la sua leadership. La J.Cusano va in vantaggio sfruttando un errore di posizionamento degli avversari: da rimessa laterale Rigante "taglia fuori il difensore" e costruisce il vantaggio 2vs1, pallone per Figini che con qualche brivido segna. Ma l'errore è in agguato anche nell'altra area. Di fronte a un altro copione ripetuto, ossia quello della costruzione dal basso, Varlan rischia un passaggio orizzontale che Milesi intercetta e spedisce di prima intenzione verso lo specchio, bucando i guantoni di Di Riso. La sequenza gol sbagliato gol subito si ripete poco dopo, quando Casellato timbra l'incrocio da posizione angolata, mentre Pelosi indovina il taglio centrale e si invola con successo verso la porta. Recupero non smette un istante di indottrinare i suoi ragazzi, chiedendo semplicità nelle giocate, sussulto finale di Pavan, botta centrale su cui Cappai c'è.
Dei tre tempi quello inaugurale è probabilmente il più intenso e ricco di spunti. I due allenatori cambiano i loro interpreti, cercando le forze fresche per saldare o ribaltare il risultato. Per i bianconeri si segnala l'ingresso di Correggia, chiamato a giostrare una quantità immensa di palloni da libero nella costruzione dal basso. Per i ragazzi di Pagnin nota di merito per Fulgido, frangiflutti in mediana a cui si deve l'ottimo lavoro che impedisce alla Juve Cusano di trovare varchi centrali in uscita. Così i locali lavorano soprattutto sulla corsia sinistra con Pelosi (ora basso) e il neo entrato Mirno: alcune buone combinazioni per la corsa al galoppo del capitano. La Suprema cerca di interpretare la gara, apparendo però un po' troppo frenetica nelle soluzioni che possano far presagire qualcosa di interessante. Casellato non sfrutta al meglio alcune palle gol, a volte per sfortuna altre volte per un pizzico di egoismo. E bisogna ammettere che anche quando la fortuna dà una spinta ai bianconeri di Paderno, ci pensa Clerici ad alzare il muro e a mettere il lucchetto. Per entrambe una frazione ad alta densità e intensità, dove la quantità ha la meglio sulla fantasia.
Considerazione tattica finale data dal lavoro odierno degli attaccanti: Rigante, assist a parte che comunque non è un dettaglio, insieme ad Annoni fatica ad alzare il baricentro. Merito di un Murchio che, quando si tratta di seguire l'uomo in marcatura è decisamente chirurgico.
Le squadre paiono abbastanza stanche (c'è chi ha giocato tutti i tre tempi), con l'opportunità di sfruttare gli errori degli avversari. La J.Cusano continua con i fraseggi orizzontali rischiosi, ma per Casellato non è una giornata delle più indimenticabili. E anche quando la porta è a fuoco ci si mette Hoxha di mezzo a negargli la gioia. Grande merito alla Suprema di non spegnere mai l'entusiasmo, mettendo alle corde gli avversari nei caldi minuti conclusivi. Punizione arcuata ma alta di Casellato, poi una sassata mancina di Fulgido passa in mezzo a diverse gambe e fischia al palo destro di Clerici. I bianconeri locali resistono e provano a piazzare il colpo del ko nel finale, ma il contropiede 4vs3 alle ortiche manda Recupero su tutte le furie. Baietrau, spostato alto nel finale, conclude a lato una serpentina individuale, prima del finale concitato. Annullato per fuorigioco un gol alla Suprema, e a Di Benedetto in particolare, con la panchina ospite in linea con l'azione fortemente convinta del contrario. Tutto questo prima del contropiede finale di Pelosi.
J.CUSANO - SUPREMA ODB 4-2
RETI (2-1, 0-0, 1-0): 6' Figini (J), 9' Milesi (S), 13' Pelosi (J), 22' tt Pelosi (J).
J.CUSANO: Di Riso, Pelosi Zazzerini, Baietrau, Cimino, Rigante, Hoxha, Mongelli, Clerici, Correggia, Rossi, Ringressi, Figini, Pavan, Annoni, Mirno, Varlan. All. Recupero, dir. Pavan.
SUPREMA ODB: Cappai, Poli, d'Elia, Schiona, Speranza, Casellato, Murchio, Fulgido, Cosmai, Rossetti, Milesi, Di Benedetto, Morgante, Carriero, Veronese. All. Pagnin, dir. Rossetti.
La Juve Cusano di Alessandro Recupero
La Suprema di Federico Pagnin