Pulcini B
28 Febbraio 2023
I piccoli Delfini biancazzurri capaci di vincere a Rivoli nell'ultimo weekend
Una delle realtà più particolari di tutto il settore scolastico della provincia torinese fa sicuramente capo a Sauze d’Oulx. Per ovvie ragioni geografiche e di conseguenza anche logistiche, la società biancazzurra deve necessariamente far fronte a esigenze specifiche delle famiglie e di tutto l’ambiente montano. Specialmente durante il periodo invernale poi, l’arrivo della piena stagione sciistica assume un peso impareggiabile nella zona ed ecco che allora istruttori e addetti ai lavori della parte calcistica sono chiamati più che mai a fare di necessità virtù.
Ne sa qualcosa l’allenatore dei Pulcini primo anno, Fabrizio Oliva, che dopo aver guidato la squadra in un campionato autunnale non avaro di soddisfazioni (prima fra tutte la vittoria casalinga 4-3 con il Rosta, poi primo nel girone a pari merito con l’Almese) si è trovato in questi ultimi mesi a dover un po’ reinventare programmi e proposte sulla tabella di marcia: «In questo periodo dell’anno il primo pensiero di chiunque viva in montagna è chiaramente lo sci. È normale che sia così e che il calcio venga un attimo dopo e quindi bisogna lavorare con quello che si ha a disposizione - esordisce Oliva -. La gran parte dei genitori manda i propri figli a disputare le coppe di sci per cui come gruppo ci ritroviamo un po’ risicati fino a metà marzo ma questo non ferma di certo me e meno che mai i bambini che più di tutti hanno grande voglia di giocare, all’aperto o in palestra. Durante queste settimane non abbiamo dunque potuto disputare tornei ma proprio in settimana siamo riusciti a fare un’amichevole interna contro i 2011/12 e abbiamo perso soltanto 6-1, segno che comunque siamo sul pezzo. Attualmente ho a disposizione tre classe 2013, cinque 2014 e due 2015, ma finita la stagione sciistica torneremo a pieni ranghi con ben 28 giocatori. È una situazione chiaramente un po’ singolare ma l’importante è che chi c’è possa giocare, per cui credo sia giusto andare oltre le limitazioni e far giocare tutti anche in campionato assumendosi il peso delle inevitabili ammende».
Una scelta condivisibile e da rispettare di una società che svolge il proprio lavoro nell’ottica di dare a bambini e ragazzi della montagna più opzioni a livello di attività sportive praticabili e che per questo meriterebbe forse qualche deroga rispetto a normative un po’ troppo rigide e pensate più che altro per i grandi centri cittadini: «Personalmente credo che questa sia l’unica strada percorribile per il nostro territorio per cui non mi faccio problemi ad accollarmi alcune spese extra. Qui a Sauze io e alcuni altri papà abbiamo intrapreso quest’avventura proprio per far giocare i nostri figli per cui continueremo in questo senso. Parlando in particolare poi dell’annata 2013, si tratta di un gruppo che dimostra veramente sempre una gran volontà di scendere in campo, che a tratti sfocia proprio in una sana voglia di “scannarsi” tra di loro e sfogarsi. Sicuramente bisogna ancora lavorare molto per diventare “vera squadra” ma questi sono bambini che hanno già quella giusta “cazzimma” che serve per giocarsela con tutti per cui non potranno che migliorare passo passo. Chissà che poi, specialmente per i più piccoli, l’esperienza accumulata in questi mesi non torni molto utile in un discorso a lungo termine» conclude Oliva.