Esordienti B Pinerolo
07 Marzo 2023
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Crescita, fondamentali e cuore. Queste sono le tre parole su cui Giuseppe Salvaggio basa i suoi allenamenti in casa Roletto. I suoi 2011 gialloblù, dopo un ottimo campionato invernale in cui si sono classificati secondi (sotto solo ad un Morevilla campione d'inverno) non si sono fermati un attimo e sono subito ripartiti con altre manifestazioni.
Tra Carmagnola, Poirino, Leinì e Chivasso i venti classe 2011 di Salvaggio non smettono mai di scendere in campo. Nella zona di Cuneo vanno poi a dilettarsi con un torneo a 11: «Una scelta fatta per insegnare ai ragazzi come concepire gli spazi. Durante il campionato, giocando a 9, i campi sono spesso e volentieri di misure diverse - racconta l'allenatore -. Dunque questo torneo ci ha sicuramente anche aiutato a crescere e ad alzare non poco il livello. D'altronde l'obbiettivo delle pause tra un girone e l'altro è proprio questo».
Anche il campionato federale primaverile sembra aver preso la giusta piega dopo l'esordio un po' sottotono contro il San Secondo. Nella scorsa gara il gruppo gialloblù si è infatti imposto alla grande sul Garino portando a casa il ghiotto risultato di 7-0 con una prestazione corale della squadra. «Soddisfatti a pieno del girone, erano queste le squadre che volevamo. Sfide con Morevilla, Pinerolo e Bruinese sono le giuste gare di cui abbiamo sempre bisogno per migliorare». Se la domenica per tante squadre è di riposo, non si può di certo dire lo stesso per il Roletto.
I 2011 nel giorno feriale spingono ulteriormente sull'acceleratore con tornei di alto livello. Qui si confrontano sia con le classiche professionistiche torinesi, quindi Torino e Juventus, sia con grandi club della provincia milanese. «Soddisfazioni a mille. Abbiamo vinto e perso tante partite, ma mai sfigurando. Abbiamo sempre giocato ad armi pari e ne siamo sempre usciti bene, a testa alta». Per non farsi mancare proprio nulla, impegni presi fino al 30 di giugno tra un torneo a fase regionale e uno a Diano Marina, al fine di unire il gruppo e far vivere alla squadra un’esperienza completa a 360°. Subito dopo non poteva mancare una formativa manifestazione in Valle D'Aosta prima di concedersi un più che meritato riposo. «Il segreto della nostra squadra? Cuore e coraggio infiniti» l’istruttore conclude Salavaggio.