Pulcini B
01 Maggio 2023
QUESTO ARTICOLO LO TROVI ANCHE SUL NUMERO IN EDICOLA LUNEDÌ 1 MAGGIO E SULLA NOSTRA EDICOLA DIGITALE
Con l'inizio della nuova stagione nel settembre scorso, l'annata che si profilava davanti ai nuovi Pulcini del BSR Grugliasco sembrava ricca di insidie. Una squadra in larga parte sfaldatasi, con diversi elementi partiti verso lidi apparentemente più importanti. Difficoltà poi effettivamente confermate sul campo con un SuperOscar vissuto tutt'altro che da protagonisti e una partenza quasi shock in campionato con diversi risultati negativi in un girone pieno di corazzate.
Serviva un piccolo miracolo per ridare ai 2013 biancorossi quello spirito e quella voglia indispensabili per tornare a credere in se stessi. E quel turning point che tutta la famiglia del BSR aspettava con ansia è arrivato verso la fine di ottobre, quando con l'autunno è approdato a Grugliasco anche l'istruttore Max Mancino. Già in mostra nella scorsa stagione per aver di fatto portato alla rinascita i Pulcini Misti del Pianezza, l'ex rossobblù «è stato in grado di dare quell'accelerata al percorso di tutto il gruppo che ha completamente cambiato il corso della nostra stagione - racconta uno dei dirigenti, Marco Lucà, insieme a Matteo Ferrara, Antonio Saporito e Mauro Condini sempre al seguito della squadra -. Con il suo carisma e la sua capacità di leadership è diventato presto punto di riferimento per i bambini che hanno ritrovato in fretta le proprie motivazioni e la fiducia in se stessi. La marcia in più che è arrivata nel corso della stagione credo sia stata frutto della totale inclusività che ha caratterizzato il lavoro di Mancino e di tutta la dirigenza del BSR, in primis il Presidente Felice Marmo per poi arrivare ai DS di Settore giovanile e Scuola Calcio, rispettivamente Angelo Peluso e Giuseppe Magnelli. Si sono presi tutti la responsabilità di puntare sulla compattezza del gruppo senza voler lasciare nessuno indietro e alla fine questo è stato l'elemento che più ha fatto la differenza per raggiungere anche buoni risultati che rimangono comunque in secondo piano rispetto alla felicità e all'ambientamento dei bambini».
Caratteristiche che si sono poi riviste sul campo nel corso dei due campionati, quello invernale terminato al 4° posto con un'incredibile risalita e ancora di più quello primaverile chiuso da secondi dietro soltanto al Torino e con una statistica particolarmente interessante e che dice tutto sullo spirito di squadra dei Mancino boys: miglior difesa in campionato, soltanto 10 gol subiti in 9 partite di cui 6 nell'unica sconfitta col Torino e 3 in una della gare più memorabili della stagione, l'incredibile vittoria 4-3 sul campo del Caselette dopo l'iniziale doppio svantaggio. «Forse la gara più importante per far capire chi sono diventati i nostri ragazzi durante l'anno. Merito loro e grande riconoscenza nei confronti del mister, al quale siamo tutti molto grati» conclude il dirigente Lucà.