Un thriller indimenticabile: i granata e la nuova matricola regalano uno spettacolo straordinario

Per gli amanti del bel calcio, quella tra Torino e Toplayer è stata senza dubbio una partita indimenticabile. 60 minuti densi di arte, di fervore e di emozioni che continueranno a vibrare nel cuore per diverse settimane. Le due formazioni si sono affrontate ad armi pari per tutti e sessanta i minuti di gioco, con ritmi travolgenti e giocate di classe che hanno tenuto il pubblico con il fiato sospeso dall’inizio alla fine. 12 in tutto, le reti messe a segno in questo incredibile e interminabile thriller calcistico, che avrebbe meritato due vincitori anziché uno. È un golazo di Martines a pochi minuti dal fischio finale, nel momento di maggiore difficoltà per il Torino, a decidere l’incontro. 

Fin dai primi tocchi sia il Torino che il Toplayer danno prova di possedere un'eccellente padronanza del gioco. Manovre complicate come triangolazioni e dai e vai incrociati rendono effervescenti le loro manovre. Trillo e Dito del Toplayer, in particolare, si distinguono per la loro visione di gioco fuori dal comune, per la loro classe e abilità in dribbling e passaggi. Molto bravi sia a difendere che a servire i compagni, questa coppia di centrocampisti alla Iniesta e Xavi si è presa il totale dominio del centrocampo. I torelli hanno dimostrato però maggiore velocità e lucidità nel prendere decisioni ed è questo che ha permesso loro di avere una marcia in più rispetto agli avversari. Ad aprire le marcature, infatti, è proprio la squadra granata, all’11’, con Frandino, che arriva prima di tutti sulla respinta del portiere e insacca a colpo sicuro. Dopo appena due minuti dall’avvio del secondo tempo il Toplayer riagguanta il pareggio grazie al destro glaciale di Anatone. A soli 2' dall'intervallo, un bolide a fil di traversa di Martines riporta il Toro in vantaggio. Tre minuti più tardi Rusciano fa ammattire i difensori biancoblu con una serie di dribbling e porta il risultato sul 3-1 con una conclusione a lambire il palo più scoperto. Al minuto 28’, dopo aver ricevuto un filtrante geniale, magistralmente eseguito da Dito, Ababii accorcia nuovamente le distanze sfoderando, da angolazione quasi impossibile, un tiro a effetto velenoso quanto un Taipan. Il pallone, calciato con forza, traccia una parabola stupenda e va a insaccarsi sotto al sette. Durante l’ultimo minuto della ripresa, Correnti, il giocatore più vivace e determinato in maglia granata riceve un filtrante davanti alla porta e riesce a battere il portiere in uscita con un morbido tocco d’esterno indirizzato all’angolino basso.

La partita prosegue a grandi ritmi. Il playmaker dei Toplayers, Trillo, realizza su calcio d’angolo con una conclusione al volo d’interno piede, semplice e letale. Appena un minuto più tardi, al 32’, il numero 11 granata Frandino, ristabilisce il divario tra le due squadre con una conclusione bassa irraggiungibile per il portiere. Al 36’ è ancora Torino. Bejan non riesce a trattenere un traversone in area tra i guantoni e con istinto da rapace Verduci porta il risultato sul 6-3. Ma non è finita, perché Trillo non smette di stupire e passa in modalità Messi: riesce a seminare i due difensori che si frappongono tra lui e la porta e, giunto lungo la linea di fondo, a mezzo passo dal portiere, realizza un assist perfetto per Militano, perfettamente smarcato di fronte alla rete, che a porta vuota non può sbagliare. A soli 9’ dalla fine, il Toplayer si porta a -1 dal Toro con Anatone che riceve un filtrante in area e insacca con freddezza tra le gambe del portiere. Gli ultimi 8’ il Toplayer riesce a mantenere il fulcro del gioco nella trequarti del Torino. I ragazzi di Pisano hanno però fretta e sciupano almeno 5 occasioni importanti. Il Torino fa fatica a ripartire in avanti, ma nel momento di maggiore sofferenza e bisogno, Martines si fa trovare pronto e chiude definitivamente l’incontro con una rete da campione dalla lunga distanza. Palo-goal che vale i tre punti per i torelli di Ballarini. Gara assolutamente positiva anche per il Toplayer, a cui è mancata soltanto un po’ di freddezza e lucidità sotto porta.