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Esordienti

È la loro Finale di Champions: Essaadaoui alla Rodri, Lonati e Rinaldi come Grealish e Bernardo Silva

La Lombardia Uno di Dell'Olio vince lo scontro diretto che vale una stagione, applausi anche per una grande Virtus

Lombardia Uno - Virtus Abbiatense

ESORDIENTI LOMBARDIA UNO • I marcatori Lonati, Essaadaoui e Rinaldi

Quando si parla di Scuola Calcio il rischio è spesso quello di banalizzare. «Partite tra ragazzini. Partite che non contano nulla». Ma banalizzare il risultato vuole dire sminuire l'impegno, i sacrifici, le emozioni. Non tutti possono raccontare di aver vinto un campionato nella loro carriera. Non tutti possono raccontare nemmeno di essersene giocato uno all'ultima curva in uno scontro diretto. Tredici ragazzi di 12 anni si svegliano presto dopo una nottata in cui qualcuno di loro avrà fatto anche fatica a prendere sonno, si ritrovano ad Abbiategrasso e partono verso Milano per andare a giocarsi la partita della vita. La loro Finale di Champions, il loro momento di gloria che nessuno deve toccargli. E non c'è proprio niente di banale in questo.

LO SCONTRO FINALE

Ad attendere la squadra di Nolli in via Famagosta c'è un gruppo che mai come quest'anno ha stretto i denti lavorando in condizioni non semplici; un gruppo di grande qualità stretto attorno al suo "mister", deciso più che mai a coronare il percorso con una grande prestazione. E c'è pure un signor arbitro sul campo del La Spezia: Ernesto Dell'Isola della Sezione di Sapri è un ex fischietto di Serie D che si è prestato a dirigere la sfida tra le due dominatrici del girone 10, Lombardia Uno e Virtus Abbiatense.

I padroni di casa si schierano con il trio Lahlal-Abdel Wahab-Teli davanti al portiere Jori, e una prima punta, Fraschini, supportata da un trio di fantasisti come Lonati, Casali e Agolino. La pedina chiave dello scacchiere è pero il bravissimo Bilal Essaadaoui, che assume contemporaneamente compiti di regia, di schermo e di incursore. Proprio la verticalità dell'asse di centrocampo di casa spezza in qualche modo l'equilibrio della Virtus, mediamente possente ma scoperta in mezzo dove i bravi Sam Locchi e Valecce faticano a reggere la doppia fase. E nonostante gli sforzi del trio difensivo composto dall'altro Locchi - Pietro, da Vitiziu e da Palombo, la Lombardia Uno passa in vantaggio dopo cinque minuti proprio con Essaadaoui, che si infila per vie centrali come il grissino nel tonno della pubblicità, e batte per la prima volta l'ottimo Mattia Michelon.

Pochi minuti e si percepisce nettamente come, nel complesso, i padroni di casa ne abbiano di più da spendere sia sotto il profilo tecnico che sotto quello atletico. I rossoneri fraseggiano che è un piacere con un calcio capace di chiudere un'infinità di triangoli. Dall'altra parte la partita dell'uomo più pericoloso e atteso, Federico Gorgone, è specchio della difficoltà di tutta la squadra (che deve essere comunque più che orgogliosa del cammino fatto). L'attaccante prova a mettersi in luce supportato sulle fasce da Dhokosani e Meshkurti, ma viene quasi sempre controllato bene dalla difesa. Il 10 sa che da lui dipende molto della sorte abbiantense, ed è forse proprio questo senso di responsabilità che lo porta talvolta ad eccedere nel dribbling o in qualche giocata un po' troppo egoista. Le occasioni fioccano per i ragazzi di Dell'Olio (palo di Fraschini, tentativo di Lonati, traversa di sinistro di Essaadaoui), ma ci prova anche la Virtus con una punizione alta proprio di Gorgone dopo un tocco di mano fuori dall'area del portiere.

L'IMPORTANZA DEI CAMBI

Nel secondo tempo la Lombardia Uno ne fa altri due anche grazie alla qualità dei giocatori freschi che può mettere dentro. Dell'Olio dà spazio a Naydenov, Rosi e Maggioni in difesa; a centrocampo entra il carrarmato Votta, davanti c'è un tridente nuovo di zecca con Rinaldi, Veronesi e Salvigni. Nella Virtus è da apprezzare la duttilità di capitan Meshkurti che si posiziona come architrave difensivo, mentre entrano a dare il loro contributo anche Maniglia e Di Stefano. Il copione però è lo stesso: Lombardia Uno che palleggia alla ricerca dello spazio, abbiatensi costretti a spendere tutto l'ossigeno o quasi nel tentativo di contrastare l'avversario. Il raddoppio arriva così naturale con un'azione che si sviluppa orizzontalmente fino al sinistro di Rinaldi, col 16 che riesce a trasformare in rete nonostante Michelon l'avesse quasi bloccata (quante belle parate per lui in tutta la gara). Come l'aveva aperta, infine, la chiude Essaadaoui. Altra sortita centrale in cui il sontuoso 5 di casa mette in mostra tutta la sua classe.


SIGILLO LONATI, ORGOGLIO SINGH

Sul 3-0, e con due tempi vinti, la terza frazione è la passerella sugli "Champs Elysees" di via Famagosta. Protagonista è subito un rapidissimo Lonati (un Totò Di Natale in miniatura), che realizza il quarto gol con un colpo sul primo palo. Gli altri momenti clou sono il fastidio muscolare che costringe Fraschini ad abbandonare il campo (speriamo nulla di troppo noioso per lui), e il gol della bandiera segnato dalla Virtus Abbiatense con "Shaanito" Singh, pescato bene dall'orgoglioso Meshkurti nel cuore di una difesa ormai pronta a festeggiare. Tripudio che esplode al fischio finale tra corse sotto la curva dei genitori, abbracci e interviste post partita con i giornalisti per sentirsi - almeno per un giorno - proprio come i campioni che alzano al cielo i grandi trofei.

Mattia Michelon e Shaan Singh, protagonisti Virtus

IL TABELLINO

Lombardia Uno-Virtus Abbiatense 4-1
RETI (1-0, 2-0, 1-1): 5' Essaadaoui (L), 7' st Rinaldi (L), 14' st Essaadaoui (L), 1' tt Lonati Mattia (L), 12' tt Singh (V).
LOMBARDIA UNO: Jori, Rosi, Votta, Lahlal, Essaadaoui, Abdel El Wahab, Lonati, Naydenov, Salvigni, Fraschini, Teli, Agolino, Maggioni, Rinaldi, Veronesi, Casali. All. Dell'Olio.
VIRTUS ABBIATENSE: Michelon Mattia, Locchi, Palombo, Locchi, Vitiziu, Valecce, Meshcurti, Singh, Michelon Alessandro, Gorgone, Dhokosani, Maniglia, Di Stefano. All. Nolli.

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