Anima e corpo
26 Dicembre 2023
I ragazzi 2012 del None hanno chiuso un’ottimo girone invernale da secondi in classifica, a -1 dalla vetta. L’allenatore degli Esordienti Diego Mo, si esprime così riguardo la sua esperienza in questa prima parte di stagione: «Vengo da una lunga carriera da calciatore, ho militato in diverse squadre del pinerolese e ormai alleno da 9 anni. Un’esperienza che mi è sicuramente rimasta nel cuore è quella dei Pulcini 2007 del Cumiana. Ho preso il patentino Uefa B e ho iniziato il percorso con Juniores e Allievi. Quando quest’estate si è presentata la possibilità di allenare a None non ho esitato un secondo: None è la squadra del mio paese, sono cresciuto qui calcisticamente e ho giocato diversi anni in prima squadra. Ho deciso di abbracciare il progetto trovando un ambiente fresco e giovane, dove si può fare calcio in modo propositivo».
«Siamo un gruppo qualitativamente importante, con buoni valori tecnici. Tutti hanno una garra argentina, a volte faccio anche fatica a tenerli buoni, chiaramente con accezione positiva. Abbiamo subito trovato un’ottima alchimia, ormai sanno cosa mi aspetto da loro. Il risultato non è il nostro fine, ma deve essere la conseguenza del lavoro che facciamo in settimana. In questo senso cito una frase che ho preso in prestito a Gasperini: “Le medaglie le vinciamo il martedì e il giovedì, il sabato e la domenica andiamo a ritirare”. Ho un ottimo staff che mi permette di avere un totale controllo degli allenamenti e una gestione ottimale del gruppo. Il mio vice, Michele Patruno, è un giovane in rampa di lancio, mi aiuta parecchio e spero che possa continuare a crescere. A livello di singoli io non trovo differenze tra un ragazzo e l’altro: il gruppo sta crescendo in modo compatto, c’è una crescita complessiva, segnano tutti e non si dipende dai singoli, il che è molto positivo».
«Poniamo molta attenzione alla correttezza in campo e al rispetto di tutti, come da linee guida della società. Dal punto di vista dell’identità di gioco, cerchiamo di proporre un gioco offensivo difendendo in avanti. Si cerca di costruire dal basso con palla a terra e prestiamo attenzione sul primo pressing. Cerchiamo di essere corti e compatti, e riusciamo spesso ad intercettare i palloni avversari. Stiamo cercando di migliorare dal punto di vista dell’intensità: è sicuramente un aspetto da non sottovalutare nel calcio moderno, quasi imprescindibile, ma questo non deve portare ad un abbandono della tecnica. Spesso si tende a favorire l’intensità e la fisicità a discapito della tecnica; ciò non vale per noi, crediamo che la tecnica sia alla base del calcio, senza la tecnica non si può lavorare col pallone tra i piedi, per questo teniamo molto a questo aspetto. Chiuderei parlando della coordinazione, che a quest’età è fondamentale; anche qui facciamo un lavoro mirato, perché è importante che i ragazzi assimilino determinati movimenti e posture già in tenera età, in modo che poi possano diventare automatismi». Si chiude con gli obbiettivi per il girone primaverile: «Sicuramente abbiamo l’obbiettivo di migliorare sotto tutti i punti di vista: credo che i ragazzi abbiano grandi margini di crescita, dunque cercheremo di lavorare in questo senso. Speriamo in un girone di ritorno allenante che possa mettere in difficoltà i ragazzi in senso positivo, costringendoli ad alzare il livello».