Sondaggio
05 Marzo 2024
Sulla costruzione dal basso si dibatte da almeno 15 anni. L'avvento di Guardiola sulla panchina del Barcellona nel 2008 e i successi della nazionale spagnola nel quadriennio 2008-2012 con l'ascesa del famigerato tiki taka hanno cambiato il modo di vedere il calcio anche negli altri paesi. Anche in Italia, da sempre conosciuta come la patria del catenaccio, si è comnciato a lavorare in un'ottica diversa, dando grande importanza a un aspetto del gioco per tanti anni trascurato nella nostra tradizione clacistica.
È così che, a partire dello scorso decennio, soprattutto nelle categorie della Scuola Calcio è diventato quasi un obbligo per gli istruttori insegnare a giocare sempre palla a terra. Significativa in questo senso è stata l'introduzione della regola nelle partite Esordienti e Pulcini che nega la possibilità di pressare il portiere avversario nei primi 6 secondi di possesso, consentendogli così di dare sempre inizio all'azione in tranquillità evitando il rilancio lungo. Proprio il rilancio lungo del portiere è poi un altro fondamentale che negli ultimi anni viene di fatto sconsigliato, soprattutto nei Pulcini, impedendo che il rinvio superi la metà campo tanto utilizzando le mani quanto calciando con i piedi.
Sull'argomento c'è sempre stata e continua a esserci grande divisione: chi crede che sia indispensabile insegnare a giocare palla a terra dai primi anni di Scuola Calcio e chi invece ritiene sia limitante sia dal punto di vista tecnico sia sotto l'aspetto tattico. È proprio per questo che vi chiediamo un parere preciso: