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Esordienti B

Hanno un bomber da 71 gol stagionali e centrano il "double" senza perdere una partita in tutto l'anno

Due campionati da incorniciare per il Cimiano classe 2012 di Alessio Gaiani, capace bucare anche la corazza del Milan

Cimiano 2012

ESORDIENTI B: In mezzo il capitano Luca Pino con i tecnici Alessio Gaiani e Pasquale Caputo

I ragazzi lo hanno chiamato “Il Double Cimiano”. Due campionati vinti, in inverno e in primavera; otto vittorie e un pareggio in entrambi i casi, il che significa che da ottobre a oggi i 2012 di Alessio Gaiani non hanno mai perso. Stagione dunque eccellente per i biancorossi, che il tecnico ha conosciuto per la prima volta a fine estate. Dopo le esperienze con Pro Sesto, Accademia Inter, Bresso, Vigor Milano e proprio Cimiano, Gaiani è ritornato per la seconda volta in via don Calabria quasi per caso: «I piani erano diversi, poi esigenze lavorative mi hanno condotto qui con una “trattativa lampo”. Conoscevo soltanto un ex Bresso, i primi due mesi sono stati un po’ di rodaggio, poi i ragazzi hanno cominciato a seguirmi, e passo dopo passo siamo migliorati molto».

Quali sono i punti di forza di questo Cimiano 2012, lo chiediamo sempre al tecnico: «È una squadra che ascolta, e che durante la settimana lavora tanto. E se in allenamento ti applichi i risultati poi si vedono in partita. Sono cresciuti sul piano della mentalità e dell’approccio alle partite, oltre che su quello tecnico. Insieme a questo, in campo non hanno mai mollato, tenendo sempre un atteggiamento sportivamente aggressivo. La gara contro il Club Milano è stata emblematica in questo senso. Dopo cinque minuti eravamo sotto di due gol, ma ci siamo rimboccati le maniche e alla fine siamo riusciti a ribaltarla. Tra le altre sfide, rimane epica e memorabile rimane quella contro il Milan, squadra fortissima avendo visto in azione anche le altre formazioni professionistiche di quel rango. Tra andata e ritorno hanno perso soltanto con noi».

Quella del Cimiano è stata la vittoria di tutto il gruppo, ovviamente, Gaiani cita tuttavia alcuni giocatori che sono stati d’ispirazione per tutta la squadra: «Con i suoi 71 gol Antonio Crisci è stato il terminale perfetto. Io lo chiamo “l’Ibra dei bambini”, un centravanti che lotta, dotato di un bel tiro, che è maturato tanto». Altro giocatore chiave nel 3-4-1 di Gaiani è Edoardo Sauro, centrocampista centrale: «Ragazzo che ha già fatto esperienza nei professionisti, leader e trascinatore». Chiude la spina dorsale della squadra il difensore e capitano Luca Pino: «Esempio per tutti, dentro e fuori dal campo. A ottobre abbiamo scelto a chi dare la fascia per la stagione, e abbiamo optato per lui. Ragazzo serio, fondamentale per il gruppo».
Al successo di una squadra, però, contribuisce anche chi non scende direttamente in campo ma mette i ragazzi nella condizione migliore per farlo. Gaiani quindi tiene e ringraziare e a lodare il lavoro del suo vice allenatore, Pasquale Caputo, ex calciatore delle giovanili del Milan, e i dirigenti accompagnatori: Francesco Bevilacqua e Annalisa Cocciolo.

Il pensiero finale del tecnico è sulla questione “Generazionale”. È vero che i ragazzini di oggi sono più distratti? «Non penso, dipende molto dall’approccio che hai con loro. Bisogna usare un po’ un metodo bastone-carota, e dal primo giorno mostrarti coerente. All’inizio della stagione poi abbiamo stabilito delle regole scritte, che sono state rispettate. Sapevano a cosa andavano incontro se non lo avessero fatto, e si sono comportati bene. Sintetico? Penso sia comunque fondamentale anche allenarsi su un campo in erba. Se impari a fare un controllo sull’erba, poi sul sintetico “voli”».

LA ROSA COMPLETA

Alessio Volpe, Luca Losi, Davide Bevilacqua, Luca Pino, Edoardo Sauro, Andrea Quattromini, Arrigo Casanova, Nicola Rimbu, Antonio Crisci, Heinz Perez, Marco Pignata, Samuel Colella, Carlo Di Gravina, Andrea Chiappuni, Matteo Terenghi.

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