Cerca

Pulcini B

«L'autostima dei bambini è alla base di tutto». Così l'Osal Novate 2014 è diventata una piccola grande squadra

Micheal Cavallaro racconta il percorso dei suoi Pulcini B, vincitori in primavera dopo un avvio di stagione complicato, ma utile

«L'autostima dei bambini è ciò che sta alla base di tutto». Così l'Osal Novate 2014 è diventata una piccola grande squadra

"Il successo non è un caso. È frutto del duro lavoro, della perseveranza, dell'apprendimento, dello studio, del sacrificio e, soprattutto, dell'amore per ciò che si fa o si impara a fare." - Pelè.

Queste poche ma potentissime parole descrivono in toto il percorso dei ragazzi dell'Osal Novate del girone 62. Un anno calcistico non facile, ma grazie all'impegno di tutti e al duro lavoro, i ragazzi classe 2014 sono riusciti a raggiungere grandi risultati. Michael Cavallaro, loro allenatore e Responsabile della pre-agonistica, ha commentato così gli alti e bassi affrontati con la sua squadra: «Ho iniziato ad allenarli da ottobre 2023, in seguito a un mese di settembre difficoltoso, a causa delle sconfitte collezionate durante le amichevoli. Insieme all'altro allenatore, Michele, abbiamo iniziato a impostare un lavoro tecnico, ma soprattutto basato sull'autostima di ognuno di loro. Penso che sia alla base di tutto: per poter credere nelle nostre capacità e fare qualcosa di grande. Così è stato: abbiamo iniziato in salita, facendo una buona tornata invernale e, infine, un po' inaspettatamente, siamo riusciti a vincere il campionato primaverile finendo a pari merito con il Centro Schiaffino».

Un orgoglio non solo per Cavallaro, ma soprattutto per i bambini che hanno compiuto questa impresa. «A loro non mi resta che dire grazie. In primis per il comportamento avuto ad ogni allenamento, dove non ne hanno mai mancato uno, e poi, ovviamente, per la crescita che hanno mostrato sul campo. Un gruppo di 10 bambini che, grazie all'impegno, è riuscito a portare a casa due risultati molto importanti ai fini della vittoria: la prestazione contro l'Ardor Bollate e contro la Rondò Dinamo, che è stata la partita spartiacque. Li voglio citare tutti, perché se lo meritano: Josue Javier Eulogio Quiroz, Francesco Cangiano, Daniele Mafrica, Fabrizio Ojeda, Filippo Bonassi, Cesare De Simone, Emiliano Riva, Aenio Lleshaj, Nicholas Mazzeo e Joel Lumci. Ma i ringraziamenti non finiscono qui. Voglio ringraziare, a nome mio e della società, anche il primo gruppo dei 2014, la squadra del girone 56, che si è sempre mostrata disponibile a venirci incontro e ad aiutarci».

I progetti di Cavallaro nel mondo del calcio, però, non si limitano alla pre-agonistica. «Quest'anno ho deciso di prendermi questo doppio impegno: faticoso ma soddisfacente. Con la Prima Squadra abbiamo sfiorato i playoff: questo ci dà la spinta per riprovarci il prossimo anno con ancora più determinazione».

Le soddisfazioni a livello societario non tardano ad arrivare: «Parto dal presupposto che, da tre anni a questa parte, la società è affiliata all'Atalanta; questo ci ha garantito un'importante vetrina. Per quanto riguarda la pre-agonistica, la voglia di innovazione è molto forte: infatti, a partire dalla prossima stagione, c'è l'intento di intraprendere con i ragazzi un percorso mirato all'aggiunta di un terzo allenamento settimanale, incentrato prettamente sul lavoro coordinativo. Penso che quest'aggiunta possa portare loro una crescita omogenea e accurata».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Sprint e Sport

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter