Scuola Calcio
22 Luglio 2024
"Squadra che vince non si cambia", si dice, e il Sant'Angelo Lodigiano sembra essere della stessa opinione. La società rossonera ha infatti riconfermato Carlo Abbiati come responsabile tecnico dell'attività di base per il terzo anno consecutivo. Abbiati è un vero e proprio "guru" calcistico, e vanta una carriera lunga e proficua che lo ha visto sia come allenatore che come reclutatore. «Mi sono sempre trovato bene in questa società, sia per il suo organigramma, sia per il progetto che punta a migliorare il settore giovanile» racconta il responsabile. Il ruolo che Carlo Abbiati ha in società è molto più tecnico e didattico che non "da scrivania": «Passo molto tempo sui campi, mi piace. Seguo i ragazzi anche durante le partite se ne ho la possibilità e mi occupo di formazione e organizzazione. Mi piace quello che faccio, e penso che per lavorare in questo ambito ci voglia passione, professionalità e positività» rivela il tecnico lodigiano. Passione che negli anni lo ha portato importanti società quali Monza, Piacenza, Brescia e molte altre.
Il progetto del Sant'Angelo per il settore giovanile è quello di fare in modo che i bambini crescano in un ambiente sano e professionale: «Il nostro è un progetto didattico, la base per noi è lavorare bene coi piccoli, con precisione, impegno e un processo di selezione efficiente. Se semini bene fin da subito puoi cogliere degli ottimi frutti dopo. Uno degli obbiettivi è quello di portare più bambini possibili dalla Scuola Calcio alla nostra agonistica». Ovviamente la priorità dei rossoneri sono i bambini che si devono divertire prima di tutto: «Se i piccoli non si divertono imparando a giocare a calcio, quello che facciamo non ha senso. Dopo questo per importanza c'è sicuramente la tecnica, la formazione e l'agilità, che vanno conseguiti con tranquillità e serenità. Per fare questo ci vuole un ambiente dove ognuno rispetti il proprio ruolo».
Nei settori giovanili la dedizione e la costanza sono importanti e, alla luce degli ultimi eventi nel mondo del calcio italiano, parlarne è importante «Abbiamo fatto tanti passi avanti nel calcio moderno ma ci sono settori giovanili in Europa che sono più avanti di noi. Questo è un argomento di cui si deve parlare sempre, non solo quando si perde. Qui a Sant'Angelo la voglia di migliorare il vivaio c'è, i vertici ci tengono molto e il desiderio di farlo crescere aumenta, nonostante tutte le problematiche, prima fra tutte i campi. La nostra società ha fatto tanti piccoli passi avanti negli anni, iniziati anche grazie al mio predecessore, e vogliamo continuare a farne».