Esordienti
03 Dicembre 2024
ESORDIENTI: Gioele Fuga
Con 2455 voti su 7187 preferenze raccolte dal nostro ultimo sondaggio MVP, Gioele Fuga dell’Afforese frantuma letteralmente i precedenti record di Simone Rettura e Riccardo Grassi, guadagnandosi il titolo di top player della settimana. Arrivati da ogni dove i punti per la prolifica punta gialloblù, perfino dall’Egitto (!!!) si dice, ed è bellissimo vedere l’entusiasmo e la passione andare anche oltre il rettangolo di gioco. Per lui, così come per Riccardo Curmei, il principe del gol di Cinisello secondo con “soli” 1715 voti; o per il terzo classificato Alessandro Martimucci dell’Ausonia (726 voti). Con centinaia di clic collezionati anche dagli altri sette partecipanti al sondaggio scelti dalla redazione.
Questo articolo, però è un “regalo” per Fuga, anzi, un premio per un bomber atipico, uno che più si è allontanato dalla porta, nella sua ancora giovanissima carriera, e più ha visto migliorare il suo score realizzativo.
Comincia a giocare fin da piccolissimo al Villapizzone, ai tempi dei Primi Calci; in gialloviola fa le prime importanti esperienze, ma poi sceglie di trasferirsi ad Affori, nella società che ha visto nascere e crescere un certo Francesco Camarda, a proposito di grandi attaccanti. Ai tempi Gioele Fuga è un piccolo calciatore interessante, che si mette in mostra più di altri, ma non ha ancora cambiato del tutto marcia e passo. Comincia a giocare in gialloblù con una squadra mista, poi la sfida per lui è uscire dalla zona di comfort del calcio visto solo un divertimento, da vivere con gli amici, per cominciare a pensare allo sport come a un’opportunità di crescita tecnica, ma anche personale.
A quell’età è impossibile pronosticare il futuro di un bambino, ed è bene tenere a mente quanto sia incredibilmente difficile arrivare a diventare un professionista, per chiunque. Ma è pur vero che se uno non ci prova, di sicuro non ci riesce. Uno step mentale che Gioele riesce a compiere, salvo poi trovarsi di fronte a un nuovo ostacolo sulla sua strada: il ruolo. In Afforese viene schierato da prima punta, ma a lui non piace stare lì fermo ad aspettare il pallone, non ama agire spalle alla porta. La sfera preferisce andarsela a cacciare in prima persona, e la palla ama condurla, con gli occhi fissi verso l’obiettivo: il gol. L’intuizione è di uno storico dirigente dell’Afforese, che suggerisce all’allora allenatore di provare Fuga da centrocampista, anziché da attaccante.
L’idea si rivela subito vincente, perché partendo più indietro Gioele riesce a sfruttare meglio le sue doti: forza fisica, progressione, velocità e tiro in porta. Più ha campo davanti, più riesce a essere determinante. Come nella partita di sabato scorso, vinta in casa del Sempione grazie anche alla sua doppietta. 15 gol in 8 partite, giocando da centrocampista/trequartista, secondo soltanto a Ludovico Pagani dell’Ausonia.
Chi ricorda un profilo del genere? Facciamo un passo indietro, raccontando che l’idolo calcistico di Gioele - super milanista - è Rafael Leao. Eppure il portoghese è un giocatore di fascia, il ruolo è diverso, e il 10 del Milan tende ogni tanto a prendersi qualche pausetta, mentre Gioele, con le dovute proporzioni di contesto, è invece un giocatore molto continuo. Si potrebbe allora azzardare che un profilo più calzante sia quello di Jude Bellingham, inglese del Real Madrid, che partendo da posizione più centrale svaria su tutta la trequarti, avendo dimostrato di essere sempre in grado di trovare la via della rete. Oppure? Lo abbiamo chiesto al tecnico dell’Afforese Alex Strafurini, insieme a qualche nota sul ragazzo: «Fuga è un giocatore imponente, quando parte non è facile fermarlo. Oltre a questo è anche un bravissimo ragazzo, un modello e un esempio per i compagni. Chi mi ricorda? Le sua caratteristiche potrebbero essere paragonate a quelle di Kakà. Uno che era capace di prendere palla, affondare e colpire quasi sempre in maniera micidiale».