Cerca

ESORDIENTI IVREA

La strada è intrapresa, il settore giovanile aspetta i ragazzi del Banchette

All'ultimo anno di scuola calcio, i 2012 della società eporediese si preparano a fare il salto nelle categorie agonistiche

La strada è intrapresa, il settore giovanile aspetta i bambini del Banchette

ESORDIENTI IVREA • Gli Esordienti 2012 del Banchette prossimi a salutare la scuola calcio

Partendo da quell'apparente lontano 1 luglio 2024 in cui le società sportive dilettantistiche A.S.D. Ivrea Banchette e A.S.D. Colleretto G. Pedanea si sono fuse in un’unica nuova società sportiva denominata A.S.D. Banchette Colleretto G.P., oggi quel progetto ambizioso e di lungo periodo si evolve nel percorso con l'obiettivo di essere un solido e serio punto di riferimento nel mondo del calcio giovanile e dilettantistico eporediese. Il lavoro per il progresso della scuola calcio e del settore giovanile è il fondamento principale nell’ottica di un obiettivo di crescita, sino ad arrivare alla prima squadra, del senso di appartenenza a questa società e del miglioramento personale di ciascun ragazzo. È tempo di porre il focus sulla loro scuola calcio, in particolar modo sugli Esordienti classe 2012 che, a partire dal seguente anno calcistico, saranno prossimi al salto nel settore giovanile.

OBIETTIVI STAGIONALI

Sui traguardi da raggiungere prima del salto nelle categorie agonistiche e sulle scelte da prendere in maniera condivisa, l'allenatore Mauro Scala si è così espresso: «L'obiettivo principale mio e della società è quello di preparare i ragazzi per l'attività calcistica ad 11. Attualmente, questo ottimo gruppo composto da 40 ragazzi è suddiviso in tre gruppi. Alla fine dell'anno con la società faremo le valutazioni del caso e decideremo come procedere. In questo momento, un gruppo è decisamente più preparato, ma tantissimi ragazzi stanno crescendo negli altri gruppi e penso che molto presto saranno pronti per affrontare squadre più attrezzate. In vista della prossima stagione poniamo il mirino sul centrare di partecipare alle qualificazioni regionali rimanendo competitivi come lo siamo odiernamente».

QUESTIONE DI EQUILIBRIO

In merito al bilanciamento tra il divertimento e la crescita, sotto tutti i punti di vista, dei bambini durante gli allenamenti, l'istruttore eporediese dichiara: «Per la loro crescita tecnica, tattica e mentale è fondamentale mantenere un equilibrio, senza mai dimenticarsi che sono pur sempre dei bambini: durante le sedute alterno esercizi più intensi ad altri più divertenti dove possano col pallone sprigionare al massimo la loro spensieratezza e fantasia. A livello mentale, cerco di rapportarmi con loro in maniera sincera, spiegando e instaurando un dialogo riguardo le mie scelte in campo ove necessario. È anche molto importante conoscere bene i loro caratteri, in modo tale da saper ponderare bene i toni quando ci si rapporta con loro».

RESPONSABILITÀ E VIRTÙ

Riguardo alle difficoltà che si possono incontrare nel lavorare con ragazzi così giovani e a quali valori si cerca puntualmente di trasmettere, l'esperto tecnico continua: «Le difficoltà con i ragazzi sono pochissime perché cerco di instaurare un rapporto di sincerità e fiducia singolare e collettivo, in cui, prima di essere il loro mister, cerco di essere anche un fratello maggiore col quale potersi confidare. Mi piace saper ascoltare, tendo sempre ad avere una buona parola per tutti, in particolare con quelli che adesso sono più in difficoltà calcistica: l'esperienza mi ha insegnato che tanti ragazzi, su cui non avrei scommesso nell'attività di base, si sono rivelati in seguito dei buoni calciatori nell'attività agonistica e viceversa. I valori che cerchiamo di trasmettere sono in primis quello dell'importanza del gruppo, senza il quale non si può nemmeno pensare di diventare una squadra: nelle gioie e nelle difficoltà i compagni vanno sempre sostenuti. Poi, rispetto per le nostre strutture e di chi ci ospita; naturalmente il rispetto per gli avversari, sia nella vittoria che nella sconfitta con una stretta di mano e le congratulazioni nel caso siano stati più bravi di noi. Infine, massimo rispetto per gli arbitri, che in questo momento sono per lo più dirigenti o ragazzi che aiutano in società. Il prossimo anno dovranno capire maggiormente la figura del direttore di gara, indipendentemente dall'età, al quale dev'essere concesso il diritto di sbagliare una decisione senza inveirgli inutilmente contro, anche perché quella persona permette loro di passare il tempo a giocare e a divertirsi».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Sprint e Sport

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter