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Esordienti Misti

Coronato il sogno in campionato: la conquista del girone e le prospettive future

Il Barracuda di Alessandro Mezzano festeggia e riorganizza in vista del prossimo anno

Coronato il sogno bianconero in campionato: la conquista del girone e le prospettive future

È festa alla società di via Dandolo, il Barracuda: la capolista degli Esordienti Misti Girone E conferma i pronostici e chiude imbattuta in testa con 6 vittorie e un pareggio su 7 partite, a fronte di 64 gol fatti e soltanto 12 subiti. Un percorso impeccabile quello della squadra rosso blu, forte di un gruppo compatto e della giusta attitudine sul campo, frutto del lavoro dell'allenatore Alessandro Mezzano che commenta così l'avventura in campionato: «La più grande soddisfazione è lavorare in una società che ci tiene tantissimo ai giovani e anche di poter contare su ragazzi cresciuti esponenzialmente e che afferrano al volo gli insegnamenti. L'unione che si è creata fra i gruppi Esordienti 2012 e 2013 e i mister delle relative squadre è stata fondamentale, un vero punto di forza. La società ci ha sostenuto e la disponibilità dei ragazzi ha aggiunto il quid che occorre per fare la differenza».

VERSO L'AGONISMO: TRE PUNTI CARDINALI 

È alle porte per la squadra un vero e proprio cambio di passo che richiederà la creazione di un settore giovanile all'altezza delle qualità dei ragazzi di Mezzano: «Nel prossimo futuro sarà imprescindibile lavorare sul livello di intensità della partita e sulla tenuta mentale. La motivazione è il primo elemento cardine per questo tipo di percorso: la percentuale di chi abbandona lo sport a questa età è alta. Continuare a giocare rappresenta invece la voglia dei singoli di impegnarsi per giocare al meglio. La giusta mentalità va costruita ora, anche perché dal prossimo anno sarà necessario lottare per il posto e si dovrà far spazio alla meritocrazia. Il secondo elemento fondamentale è l'aspetto cognitivo: richiedere il meglio da se stessi passa anche dalla responsabilità dell'allenatore, figura di riferimento che ha un alto impatto sui ragazzi. Sono convinto che la buona comunicazione crea l'empatia giusta per migliorare e accettare le decisioni dell'allenatore, come possono essere quelle di dare più spazio in partita a un giocatore rispetto ad un altro per il bene del gruppo. L'ultimo fattore essenziale è la tattica collettiva unita alla fantasia dei ragazzi. Io stesso lascio spazio agli errori, faccio sempre provare e questa è l'esperienza che si conserva con più efficacia».

LA VERA SCOMMESSA

Quando si ha a che fare con un alto numero di ragazzi è probabile trovare livelli di preparazione molto diversi ed è essenziale in questo caso fare in modo che tutti possano arrivare a seguire la stessa metodologia di allenamento. A tal proposito, aggiunge Mezzano: «La cosa più difficile è trovare l'equilibrio a inizio stagione, capire cosa è più utile ai ragazzi e utilizzare il giusto approccio in relazione alla situazione di partenza. La scommessa è portare tutti allo stesso livello. In questo modo i risultati potenziali da raggiungere sono infiniti. Ne è un esempio la storia di Diego Pugno, che ho recentemente raccontato ai miei, ragazzo che ho avuto la fortuna di avere con me quando ero al Torino nella categoria Pulcini e che ha recentemente esordito in Serie A: ripeto sempre ai miei ragazzi che nulla è impossibile, tutti devono avere la possibilità di esprimersi al meglio e di sognare in grande. La gara è sempre con noi stessi ed è importante la convinzione nelle proprie qualità per andare avanti».

L'allenatore conclude infine raccontando del clima generale che si respira all'interno della squadra: «I ragazzi sono meravigliosi e ho la fortuna di avere al mio fianco le famiglie speciali che mi aiutano nella crescita dei loro figli. Il gruppo ripaga sempre il mio impegno, dentro e fuori dal campo. Un aneddoto che non scorderò mai è il regalo che ho ricevuto dalla squadra recentemente: un video con le loro dediche e testimonianze, dalle riprese delle esercitazioni durante il nostro ritiro alle esperienze vissute assieme. L'entusiasmo e il calore della squadra vanno sempre preservati e sono simbolo delle grandi amicizie costruite attraverso il calcio».

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