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La Barona si gode il suo "piccolo Salah": è lui il top player 2012 della settimana

Mohamed Soliman stacca sul finale del sondaggio Leonardo Parente dell'Enotria; terzo il gaggianese Rivetta

Mohamed Soliman

ESORDIENTI: Mohamed Soliman della Barona

Il sondaggio MVP della scorsa settimana ha fatto segnare il record in termini di visualizzazioni, e il testa a testa più serrato da quando abbiamo lanciato l’iniziativa. Leonardo Parente dell’Enotria e Mohamed Soliman della Barona hanno ricevuto entrambi una quantità enorme di voti, rimanendo a lungo l’uno incollato all’altro con percentuali identiche. Sull’ultimo rettilineo, però, Momo si è “alzato sui pedali” e ha sprintato fortissimo tagliando per primo il traguardo. 2137 i voti totali contro i 1879 del centrocampista rossoblù; terzo sul podio Stefano Rivetta della Freccia Azzurra, con 417 preferenze a favore.

Ora però è il momento di scoprire qualcosa in più sul letale attaccante di via San Paolino. A raccontare la sua storia e le sue caratteristiche è il tecnico dei 2012 Pietro Viscomi, che Soliman lo allena già dall’anno scorso e lo conosce molto bene. Entrambi, infatti, sono approdati in questa stagione alla Barona dal Lombardia Uno: «È un ragazzo con tanto entusiasmo, ingranaggio importante di un impianto di squadra che ha fatto vedere belle cose in questo torneo invernale». Attaccante di movimento, Soliman capace di segnare tantissimi gol ma anche di giocare un ruolo cruciale all’interno del gruppo: «Io sono sampdoriano - prosegue Viscomi - e in lui rivedo un po’ il Gianluca Vialli dei tempi d’oro. “Un casinista”, che tiene su lo spogliatoio ma che in campo è il bomber della squadra. Lo scorso anno giocava come centrocampista ma si vedeva che possedeva doti offensive. Ora siamo più coperti nel ruolo, così possiamo schierarlo più avanti. Lui però è uno che oltre a segnare aiuta anche tanto la squadra». Già alto un metro e settanta, ma con ancora ampi margini di crescita, Soliman è un ragazzo che colpisce, come accennato, anche per la sua maturità: «Viene da una famiglia di grandi lavoratori, i genitori lo seguono molto, soprattutto alle partite, ma è un adolescente che se la sa già cavare da solo sotto tanti aspetti, ed è mediamente più “avanti” rispetto ai suoi coetanei e credo a una media europea».

Il talento non manca, ma adesso viene il bello con il passaggio in agonistica: «Ha fisico, velocità, allungo, ma è chiaro che dall’anno prossimo nel calcio a undici dovrà sudare di più, oltre a trovare un ruolo definitivo in campo. Dovrà affinarsi anche da un punto di vista tecnico, è un ragazzo che ha iniziato a giocare in oratorio, questo significa che dovrà magari lavorare di più, ma non rappresenta un limite assoluto». Considerazione interessante e affascinante. Si dice spesso che ciò che manca rispetto al passato è il “calcio di strada”, la dimensione più semplice di questo sport; insieme a una certa “fame”, quella voglia di imporsi che tanti giovani avrebbero un po’ smarrito tra altre distrazioni. Beh, Momo Soliman queste cose ce le ha dentro, e c’è da scommettere che lotterà per arrivare fino al punto più alto che la sua carriera potrà offrirgli. Perché la chiave in fondo è proprio questa. Non dobbiamo e non possiamo arrivare tutti in Serie A, diventare dei professionisti (anche se ovviamente lo auguriamo a Momo e a tutti i ragazzi che hanno un sogno). Ciò che conta è diventare la versione migliore di noi stessi, prima come uomini, poi come atleti. È lì che abbiamo vinto. E questo non dipende dalla fortuna, dalle circostanze, dalle porte aperte o chiuse che possiamo trovare. Questo dipende esclusivamente da noi.

Filosofia a parte, la Barona oggi si gode il suo “piccolo Salah” (è il suo calciatore preferito anche se ora il suo riferimento è Viktor Gyökeres dello Sporting Lisbona), goleador di una squadra 2012 promettente e determinata in ogni elemento, come dimostra una partita in particolare: «Contro l’Aldini ci siamo trovati sotto di tre gol - conclude Viscomi -, ci è capitato altre volte di andare in svantaggio ma quella è stata la situazione più difficile. Eppure i ragazzi sono riusciti a riprendersi, pareggiando alla fine 5-5, ma portando a casa 3-2 il risultato dei tempi».

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