Pulcini
18 Dicembre 2024
PULCINI TORINO • Il super team di Matteo Paliotti
Essere la squadra con il minor numero di reti subite nel girone consegna al gruppo Spazio Talent 2014 i frutti di un lavoro lungo un triennio. La squadra è rimasta imbattuta (insieme al Vanchiglia, capolista) e con la giornata di recupero contro la CBS ha chiuso in bellezza un percorso straordinario in campionato al di là del non aver potuto chiudere in vetta. I ragazzi si sono sicuramente rivelati la sorpresa del girone, esprimendo in campo il proprio valore tecnico con grande forza. Il gruppo è guidato dall'allenatore Matteo Paliotti che, orgoglioso del cammino intrapreso, commenta così i risultati ottenuti: «Puntavamo a vincere il campionato ma i ragazzi sono comunque fieri di tutte le vittorie raggiunte al di là della posizione in classifica. È il mio terzo anno alla guida della squadra e con i miei ragazzi e qualche rinforzo da parte di altre società siamo arrivati in fondo. Il nostro valore è davvero alto e il gruppo è stato splendido. Ha restituito un'immagine seria della Scuola Calcio, con un ottimo ordine in campo e grande rispetto per gli avversari: un vero esempio per tutti».
Oltre a un ottimo reparto offensivo con punte di qualità, la squadra può vantare una difesa straordinaria costruita grazie ad allenamenti mirati ed efficaci, come racconta Paliotti: «La difesa è senza dubbio il nostro punto di forza e una garanzia per tutta la squadra, a partire dal nostro portiere Riccardo Martino, ragazzo che ho avuto la fortuna di scoprire e di far crescere nel tempo. Invece un aspetto importante sul quale stiamo lavorando è quello di non sottovalutare mai le squadre meno forti sulla carta, di non adeguarci al loro livello di gioco ma mantenere i livelli di intensità che sappiamo esprimere e che bisogna mantenere costanti nel corso delle partite per giocare sempre al meglio delle nostre capacità».
Cosa garantisce un grande affiatamento, un clima sereno e relazioni ormai consolidate? Sicuramente i tre allenamenti a settimana della squadra, uniti agli incontri giocati nel weekend. In queste occasioni raggiungere e mantenere la concentrazione non è sempre semplice, come spiega l'istruttore: «Gli allenamenti prevedono una parte di attivazione durante i quali ci concentriamo molto sull'intensità, poi lavoriamo sulla tecnica. Ho un gruppo di 11 ragazzi e nessuno sta mai fermo in allenamento: se si è costretti ad aspettare il proprio turno non si lavora bene, sia a livello di prestazione che a livello mentale. Punto molto quindi sull'intensità che contribuisce a tenere i ragazzi sempre carichi e garantisce maggiore resistenza in partita. Gli allenamenti hanno consolidato il mio rapporto straordinario con i ragazzi, con i quali mi confronto spesso direttamente: il dialogo è ciò che ci tiene uniti. Infatti una figura dalla quale prendo spunto come allenatore è Siniša Mihajović per tutto quello che riesciva a trasmettere ai propri giocatori, così come Carlo Mazzone, mister dalle grandi doti comunicative, pronto a schierarsi sempre con la squadra e a stare dentro al campo per trasmettere una carica unica».
Ritornando a parlare della squadra 2014 e della massima serietà dimostrata dai ragazzi in ogni occasione, l'allenatore conclude: «La società mi permette di lavorare bene e con la massima tranquillità, insieme al gruppo compatto e sempre presente dei genitori. Vado fiero del fatto che i ragazzi siano sempre pronti a recepire ogni tipo di messaggio e di istruzione da parte mia. La cosa più importante è che non si allontanino mai dallo sport e dal calcio, che ritengo essere componenti fondamentali nella vita di ognuno, magari per approdare un giorno al mondo professionistico. In più, apprezzo sempre la passione e l'entusiasmo che dimostrano i ragazzi: alla fine degli allenamenti hanno spesso l'esigenza di restare oltre l'orario prestabilito e di continuare a giocare a oltranza. Per me questa è la vittoria più grande».