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Esordienti B

«Vincere aiuta a vincere», è questo il segreto dei campioni?

Il difficile lavoro di un allenatore degli Esordienti, Roberto Schifano racconta i suoi ragazzi del Centro Schiaffino

Esordienti 2013 Schiaffino

I ragazzi del Centro Schiaffino campioni del loro girone

Un girone dominato, una stagione invernale chiusa in bellezza. Il Centro Schiaffino guarda al 2025 e sorride, il gruppo degli Esordienti 2013 è un piccolo gioiello. Ma c'è poco da stupirsi, che sarebbe stata un'annata importante si era capito tempo fa. Era il 20 ottobre, per la precisione. I ragazzi per l'occasione sono ospiti della Real Milano, è la terza giornata di campionato, la seconda giocata, e arrivano da una vittoria convincente con il Cologno. L'avversario è di quelli tosti, è una bella prima tappa per capire a che punto sia il gruppo. Passa un tempo, anzi due, e il punteggio rimane inchiodato sullo 0 a 0. Dalla terza ripresa inizia davvero la partita, con i ragazzi di entrambe le formazioni che segnano e ribaltano continuamente il risultato. Si arriva all'ultimo minuto, sul 3 a 3, la corsa frenetica di Fanelli sulla fascia, il cross per Castello e la rete del definitivo 3 a 4 al fotofinish. Un segno, il primo turning point della stagione. «Vincere aiuta a vincere» racconta Roberto Schifano, allenatore dello Schiaffino «abbiamo capito che ce la saremmo giocata con tutti da lì in avanti, abbiamo preso consapevolezza».

IMPARARE A CONOSCERE IL CAMPO


Roberto ha ereditato il gruppo, molto numeroso, dai pulcini, con quattro o cinque innesti che hanno partecipato ai camp estivi organizzati a inizio stagione dalla società. Ha iniziato a lavorare con loro quasi da zero, dovendo riabituarli al cambio di campo, a posizione nuove, a un gioco completamente diverso da quello che avevano fatto fino a lì. «Il campo a 9 è, di fatto, un campo a 11 che va da un limita dell'area all'altra, sedici metri in meno per parte, è quasi un quadrato. Abbiamo prima di tutto spiegato ai ragazzi l'importanza che avrebbe avuto l'ampiezza, più che la profondità. Anche la scelta di giocare con la squadra molto larga, piuttosto che andare a intasare il centro del campo, è stata fondamentale». Arrivando dai pulcini, in generale, i ragazzi tendono ad essere più abituati a seguire la palla, a venire attratti da quella zona di campo, in quanto lo spazio da occupare è inferiore, c'è meno necessità di guardare la propria posizione. «Abbiamo da subito lavorato sul cambio di gioco palla a terra, rapido. Nella maggior parte dei casi se riesci ad arrivare velocemente sul lato debole, trovi spazio per aggirare le difese, trovi davvero tanto campo libero». Il segreto è tutto qui, tanto lavoro in settimana, sin da subito. Sembra strano, forse, parlare di tattica per ragazzi di questa età. La verità è però un'altra: imparare ad occupare le proprie zone nel rettangolo verde, a mantenere la propria posizione, sono propedeutiche a una maturità di gioco già necessaria, oltre che essere di incredibile aiuto anche alla tecnica, alla gestione della palla. Spingere un ragazzo che gioca in difesa a ricevere palla dal suo portiere, a doversi girare verso il campo e dover gestire il possesso non è estremizzazione di gioco, è insegnare al ragazzo a gestire una situazione, anche a livello tecnico, insegnargli a sbagliare, a provare. «Il difensore deve ricevere palla fronte campo, non spalle al campo. Implica una certa dose di coraggio, all'inizio c'era timidezza e un po' di timore, ma ora sono già molto più pronti ad affrontare la situazione. La palla, lì, scotta, capita che sbaglino, ma è normale, imparano anche a commettere errori, è importante tanto nello sport quanto nella vita».

CAMPIONATO E NON SOLO


Fine novembre, il 30, lo Schiaffino gioca contro il Sesto 2012, in quel momento sono le prime della classe. I ragazzi di Schifano le hanno vinte tutte, è lo scontro finale, e le aspettative non vengono deluse: vittoria ampia, netta, meritata. Con una giornata di anticipo, con otto successi su otto, i biancorossi si laureano campioni. E con il Melzo, il weekend successivo, arriva la nona, a chiudere un girone perfetto. «Il nostro settore giovanile è di altissimo livello, anche lo scorso anno siamo riusciti a trionfare il girone invernale con i ragazzi del 2012, abbiamo la fortuna di lavorare sempre con gruppi di giocatori bravi e soprattutto disponibili a imparare. Sono delle spugne alla loro età, ti ascoltano, ti seguono, ti danno grandi soddisfazioni». Roberto arriva da anni da allenatore di agonistica, ma ha trovato nella Scuola Calcio un'isola di pace. «Si vive il weekend con più serenità, ciò su cui si lavora in settimana in allenamento viene messo in pratica durante le partite, c'è molto feeling con i giocatori e l'ambiente in generale è più appagante».
Questo fine settimana lo Schiaffino si è anche tolto la soddisfazione di trionfare nella Christmas Cup organizzata dal Real Trezzano. «L'ultima fatica. Il rischio era che i ragazzi si sentissero già in vacanza, un po' appagati. E invece hanno giocato benissimo. Edoardo Vitalone ieri è anche stato premiato come miglior giocatore del torneo. Ha segnato cinque gol, tra cui una doppietta decisiva nel 2 a 1 contro l'Alcione nella fase finale. Un gol all'incrocio su punizione. Gioca a centrocampo, ha un mancino delicatissimo ma è comunque molto bravo anche con il destro. Uno dei tanti ragazzi che hanno fatto bene tutto l'anno».
Ora meritato riposo, poi la testa e lo sguardo già proiettati al girone primaverile, dove Roberto e i suoi ragazzi vogliono confermarsi e continuare a vincere.


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