Esordienti
05 Gennaio 2025
ESORDIENTI PINEROLO • I ragazzi dell'Infernotto che hanno disputato uno strepitoso girone autunnale di campionato
Il girone invernale conclusosi a dicembre recita i seguenti numeri: 9 vittorie su 9 partite, 56 gol fatti e solo 6 subiti. Difficile migliorare uno score del genere, ma l'Infernotto 2012, in particolare questo gruppo, negli ultimi anni ci ha abituato bene. I ragazzi di Andrea Giannone si confermano come una realtà qualitativa che punta a crescere sempre di più, anche in vista del salto verso "il calcio dei grandi" che arriverà nella prossima stagione. A proposito dei risultati ottenuti in questa prima fase di stagione, le parole del tecnico sono state le seguenti: «A inizio anno ero abbastanza fiducioso e lo sono tutt'ora, i risultati sono dalla nostra, la strada tracciata è quella giusta. Già quest'estate è stato fatto un ottimo lavoro da parte della società nell'andare a prendere i ragazzi che avevamo individuato per farli poi integrare in un gruppo che è comunque consolidato, sono ragazzi che si conoscono da anni. Ci siamo mossi per tempo e abbiamo fatto un ottimo lavoro».
Successivamente il focus si è spostato su temi più prettamente di campo: «L'anno scorso abbiamo lavorato sull'ampiezza del campo, è un aspetto che abbiamo curato molto. I primi due mesi sono stati tosti, da lì in poi tutta discesa. I ragazzi sono molto bravi e disponibili, lavorano tanto durante la settimana e assimilano i concetti velocemente. L'anno scorso ci siamo dedicati poco alla tattica, che invece è più presente quest'anno. La coordinazione ai ragazzi bisognerebbe insegnarla già in tenera età, la postura è importante. Nel lavoro settimanale cerco di curare anche i controlli e il posizionamento del corpo, è una cosa che integro alla tattica».
Si passa poi a parlare degli obbiettivi stagionali: «L'obbiettivo è quello di continuare a crescere e ottenere gli stessi risultati raggiunti finora. Siamo un bel gruppo e dobbiamo continuare così. Siamo tanti a livello numerico, è difficile riuscire a far tenere lo stesso livello a tutti quando i numeri sono importanti. Nell'attività di base bisogna far giocare tutti, però cerco comunque di tenere una struttura di base abbastanza fissa e consolidata, bisogna fare delle scelte per le prospettive future, e l'obbiettivo primario è quello di un gruppo che deve essere ad un buon livello generale». Si chiude così parlando del salto che i ragazzi dovranno fare verso il calcio dei grandi: «Sicuramente il passaggio al calcio a 11 è uno dei cambiamenti più importanti e difficili nella carriera dei calciatori, quindi vogliamo che sia graduale e non brusco. Ci si mette un po' ad abituarsi, quindi è giusto lavorarci per tempo. Per questo ho già preso dei tornei ad aprile che si giocheranno a 11, di modo che i ragazzi possano prendere più dimestichezza col campo largo e le varie posizioni».