ESORDIENTI IVREA
25 Febbraio 2025
ESORDIENTI IVREA • Gli esordienti 2012 della Bosconerese all'ultimo anno di scuola calcio
«La categoria Esordienti rappresenta la fine della scuola calcio e il trampolino verso un calcio più realistico. Bisogna lavorare principalmente sulla mentalità dei ragazzi cercando di valorizzare al massimo le loro proprie caratteristiche, di trasmettere loro il valore della sportività nei confronti degli avversari, del rispetto verso l'arbitro e dell'educazione». Queste sono le parole spese dall'allenatore Aldo Carlucci nella prima parte della stagione a riguardo della sua Bosconerese. In questa occasione, pronti all'inizio del campionato primaverile, i futuri ragazzi del 2012, che a partire dal prossimo anno calcistico intraprenderanno la strada del settore giovanile, esordiscono nel girone B del comitato di Ivrea.
Il periodo del riposo e del tempo in famiglia durante la sosta natalizia è già ben lontana, in merito alla ripresa l'istruttore gialloblù si è così espresso: «Durante la pausa invernale abbiamo effettuato con i bambini un lavoro di preparazione proiettato al prossimo anno per un agevole inserimento nel settore giovanile. Abbiamo cominciato ad introdurre esercitazioni atletiche e coordinative, senza tralasciare la parte tecnica e parimenti le situazioni tattiche difensive ed offensive».
Il passato trae spunti importanti per il futuro, passando dalla prima alla seconda metà di stagione, il tecnico dichiara: «Il bilancio invernale ha sicuramente un giudizio negativo in termini di risultati contro squadre più attrezzate, ma allo stesso tempo concede la possibilità di avere confronti impegnativi al fine di aumentare l'esperienza. In vista del prossimo anno, i ragazzi devono migliorare l'approccio mentale alle gare, senza demoralizzarsi se i risultati non arrivano, e fare tesoro degli errori, i quali contribuiscono alla crescita».
Tenere a bada le emozioni, in termini positivi e negativi, è sempre alquanto difficile, relativamente a questa linea sottile, il mister continua: «A questa età non è facile gestire sia gli entusiasmi che le delusioni. Gli entusiasmi si devono contenere, bisogna avanzare e migliorare nel processo cogliendo, giustamente, le cose positive ma soprattutto quelle negative, memorizzando gli errori al fine di non ripeterli. Le delusioni, ovviamente, fanno male ma bisogna ricordarsi costantemente che con il lavoro e l'applicazione ci si può rialzare e possono trasformarsi nuovamente in entusiasmo».
Focalizzandosi su quali principi si intende puntualmente di trasmettere, l'esperto tecnico pronuncia: «Assolutamente si cerca di infondere il coraggio di eseguire le esercitazioni provate in allenamento senza aver alcuna paura di sbagliare; la tenacia nell'affrontare le gare credendo sempre in quello che si vuole fare; infine, non per ultima, la serenità nel praticare uno sport agonistico di squadra, dove è fondamentale credere nel gruppo e lavorare per gli stessi obiettivi, sempre all'insegna dell'educazione sportiva e di lealtà nei confronti di tutte le componenti di questo nostro amato sport».