Pulcini
22 Marzo 2025
PULCINI: Anna Sampaolesi e Cesare Bove
Quanto si può raccontare di una partita di Pulcini terminata senza reti? Mettetevi comodi e lo scoprirete anche voi. I gol sono importanti; i gol sono gioia; i gol sono vita. Il calcio, però, è molto di più. È sforzo, è fatica, è amicizia. È lacrime, è sacrificio del singolo messo al servizio della squadra, è una corsa senza scarpini per andare a salutare i genitori dopo sessanta minuti di battaglia sotto la pioggia. Una partita senza gol, allora, è come una squisita torta senza le ciliegine? Qualcuno non la vuole, forse? O va bene lo stesso? Certo che va bene, specialmente se questa partita è un piccolo grande derby. Pro Novate-Osal Novate: li vedi da fuori, marmocchi che corrono su un campo infangato: concentrati, impauriti, emozionati. Perché questo è il loro “partidazo”, e il loro impegno merita tutto il rispetto del mondo.
Ed eccoci qui allora, su un campo come ce ne sono pochi ormai a Milano; terra, ciuffi d’erba qualche pozza e forellini lasciati dai tacchetti. Un campo che mantiene il suo fascino, ammirato da quelli che “troppo facile giocare su un biliardo di sintetico”. Che poi è vero, no? Un conto è andare incontro a un pallone che sai esattamente come rimbalzerà e dove andrà; un altro è dover mettere in conto nel tuo cervellino almeno 2-3 possibilità dopo quel rimbalzo irregolare. Tutto serve, insomma.
I primi minuti di gioco servono per intuire le caratteristiche delle due squadre. Più guizzanti e imprevedibili i rossoblù, dotati di buona tecnica e vitalità. L’Osal, invece, può contare su qualche centimetro in più nell’altezza media di squadra, e pare squadra più ragionata e di manovra. Il primo squillo in un match equilibrato lo dà Leo, con un tiro che impegna Miculi all’intervento di piede in angolo. Bella, proprio sul corner successivo, la volée di prima intenzione di Ballerini, che manda alto di poco. L’Osal si scuote, entra maggiormente in gara nella seconda parte del primo tempo e si rende pericoloso con una progressione di Giunti, conclusa con una staffilata che esalta Cernei.
Spazio ai cambi nella ripresa: dentro Kargbo e Anna Sampaolesi per l’Osal, mentre i rossoblù propongono El Hozmari al centro, Biffi in fascia e Nieddu davanti. Più netto il predominio neroverde nel secondo quarto. Parte del merito va sicuramente a un’ottima Sampaolesi che aumenta l’intensità della spinta ospite. Cresce nel cuore del campo anche Bassani, da cui passano molte delle azioni, ma dall’altra parte c’è un leoncino che non ne vuole proprio sapere di far segnare gli avversari. Cappelli viene schierato in difesa nel secondo tempo, e gioca una partita quasi commovente. Prima respinge di nuca su Bassani, poi salva su Giovanni Sampaolesi, infine va a chiudere alla disperata su Anna, sporcandole la conclusione che si spegne tra il palo e le braccia di Cernei.
Nel terzo tempo le squadre si allungano un po’, e questo apre maggiori spazi. Il momento saliente arriva all’incirca a metà tempo. Anna Sampaolesi entra alla grande su Ballerini che stava cercando la coordinazione per il tiro; il 6 rossoblù però non si arrende, si aggiusta il pallone e trova lo stesso il modo di calciare sul palo! Gol sbagliato, quasi gol subito: perché sull’immediato ribaltamento di fronte Giovanni Sampaolesi si invola verso la porta di Cernei, ma calcia fuori per centimetri il pallone del possibile vantaggio.
Si arriva così agli ultimi 15 minuti. Nessun gol fino a qui, già, ma nessuno si è annoiato. A entrambe è mancato un pizzico di forza e incisività al momento dell’ultima giocata, ma tutto si può dire, meno che non ci abbiano provato. Fino alla fine. È Giunti a scaldare il quarto tempo con il primo tiro, e alzando poi le braccia a chiedere il massimo incitamento possibile al pubblico. L’Osal cerca sempre l’impostazione a partire dalla tranquillità di Marelli e Miculi; la Pro vive sulle piccole fiammate di Cappelli e degli altri suoi furetti. Armi e caratteristiche diverse che concorrono allo stesso grande equilibrio. Una partita a scacchi, un braccio di ferro che sono i neroverdi a cercare di aggiudicarsi con un’ultima grande occasione da rete. Protagonista è Auricchio, che prima manda a lato con un colpo di testa, e poi, proprio negli ultimi istanti, raccoglie una respinta su un tiro dalla distanza e trova ancora una volta la grande parata di Oleg a negargli il gol.
Simone Cappelli
Arriva così un pari in via Torriani, davanti a un bel pubblico che non manca di omaggiare i suoi beniamini. Un pari giusto, che rende onore a entrambi, con le due squadre già concentrate sul prossimo impegno. Prima di andare farsi la doccia, però, tutti in fila per lavare via il fango dagli scarpini!
Pro Novate-Osal Novate 4-4
PRO NOVATE: Cernei, Salerno, El Hozmari, Cappelli, Bove, Ballerini, Nieddu, Leo, Zucca, Biffi. All. Carotenuto. Dir. Zucca.
OSAL NOVATE: Miculi Lucas, Auricchio, Bassani, Giunti, Kargbo Abbass, Marelli, Miculi Alessandro, Sampaolesi Giovanni, Sampaolesi Anna. All. Bruno. Dir. Marelli.