Esordienti
09 Aprile 2025
Francesco Marzano, il vincitore dell'MVP di questa settimana
«Non ha bisogno della fascia da capitano perché lui lo è già»: è così che esordisce Parozzi, allenatore del vincitore dell’MVP di questa settimana, Manuel Marzano, che con la doppietta contro l’Assago ha regalato al CG Bresso la prima vittoria di questo campionato e, contestualmente, si è preso il gradino più alto del podio di questa speciale classifica, precedendo il falco Alessandro Verde e il blues Federico Boscaro. Ma chi è questo leader e trascinatore della formazione di Via Galliano?
Manuel non è solo un giocatore dei neroverdi, ma è anche un tifosissimo della formazione di Bresso, forse il primo tifoso: proprio il suo tecnico, giocatore anche della prima squadra del club, trova - quasi - sempre il suo attaccante negli spalti, a supportare la squadra anche lontano dalle mura amiche. Due anni fa, durante una trasferta a Cinisello Balsamo, Marzano, allora ancora pulcino, aveva seguito il suo amato CG e, durante tutto l’arco dei novanta minuti, aveva corso per tutta la tribuna del campo della Cinisellese, seguendo ogni azione avanti e indietro.
Nelle sangue del talento classe 2012 scorre sangue neroverde, che si mischia però alla sua squadra del cuore - forse la sua seconda, considerando l’attaccamento al club del comune alle porte di Milano - il Napoli. Proprio nelle fila dei partenopei si può - o meglio, si poteva - trovare un giocatore che, per caratteristiche, ricorda proprio l’MVP di questa settimana: Lorenzo Insigne, O’Scugnizz. Esterno offensivo sull’out di sinistra, Manuel, proprio come l’attaccante ora in forza al Toronto, ha nel piede destro il suo maggior talento: le sue magie passano da lì ed è proprio con due trucchi da maghetto che l’esterno ha indirizzato il match con l’Assago. Se nel primo gol il 2012 è stato bravo nel presentarsi per primo sul tap-in vincente dopo la conclusione del compagno, sulla rete della doppietta il giocatore e supporter neroverde ha presentato ai presenti un concentrato delle sue qualità: una lezione di Marzano, insomma. Lettura perfetta di un'indecisione della difesa gialloverde, recupero palla e tiro, che porta così il punteggio il definitivo 5-1 per i ragazzi di Parozzi. Ma quell’errore della difesa assaghese non è casuale: è frutto di un pressing asfissiante che il protagonista di quest’articolo ha fra le sue doti e che è, secondo il suo tecnico, contagioso. Sì, perché la dedizione che il suo giocatore mette nell’andare a ostacolare gli avversari trascina i compagni, che si sentono in dovere di aiutare e replicare le mosse del compagno.
«Manuel si danna per la squadra» e questo gli altri ragazzi lo notano, lo notano eccome: è come se la motivazione, fra i 2012 di Via Galliano, si ritrovasse in un ragazzo carismatico, la cui presenza o assenza si sento dentro e fuori dal campo. Insomma, il bressese è un esempio di dedizione: d’estate, racconta il mister, è lo stesso 2012 a scrivergli per chiedergli qualche consiglio su come allenarsi e come prepararsi alla stagione successiva. Dedizione allo sport, ma, di nuovo, dedizione anche alla squadra, ai propri compagni: Manuel è il primo ad accogliere un nuovo membro del gruppo ed è anche uno dei punti di riferimento all’interno dello spogliatoio. La sua vivacità è incredibile, come anche la sua personalità; aspetti, questi, che, proprio come nell’atteggiamento, si ritrovano anche nel modo di giocare: Marzano è un giocatore esplosivo, velocissimo, ma anche estremamente coraggioso. Si prenda, ad esempio, i tentativi di tacco con cui ha cercato di regalarsi l’ennesima gioia di una stagione che, nei numeri, racconta di un esterno che la porta la vede, e la vede bene: quasi trenta gol fatti in un gruppo che, a differenza dello scorso anno, è ricco di ragazzi che possono fare la differenza in fase offensiva. Eppure, di reti ne sono arrivate tante, pur in una posizione che lo vede più lontano dal portiere avversario.
Personalità? A iosa e, unita alle doti tecniche e alla mentalità, sono presupposti eccellenti per il salto nell’agonistica e siamo sicuri che, anche lì, Manuel non vedrà l’ora di far la differenza col suo CG Bresso.