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Pulcini Misti Ivrea

Il modello Orange funziona: una formazione calcistica e personale

Un ambiente per la scuola calcio che vuole garantire l'opportunità di sviluppare le proprie capacità

Il modello Orange funziona: una formazione calcistica e personale

PULCINI MISTI IVRE • L'Orange Canavese che ha trionfato al termine del girone unico primaverile

«Oggi il calcio giovanile viene vissuto con esasperazione, alla ricerca del risultato immediato e raggiunto a tutti i costi, non crediamo sia la strada giusta e lavoreremo per realizzare un ambiente differente, sereno e sano; un contesto che non si esalti con le vittorie e non si abbatta con le sconfitte, che infonda nei bambini coraggio e fiducia per permettere loro di sentirsi liberi di giocare per quelle che sono le loro capacità e peculiarità individuali», queste sono le linee guida nella scuola calcio dell'Orange Canavese. Focalizzandosi sulla categoria Pulcini Misti, la parola passa al mister André Menietti, da poco laureatosi campione assieme ai suoi ragazzi.

BILANCIO ALL'ATTIVO

Il futuro è frutto del passato analizzato durante il processo presente, al termine della seconda parte di stagione, il tecnico dichiara: «Ritengo che, ai fini di un bilancio, debba essere data priorità all’entusiasmo con cui i ragazzi sono venuti e continuano a venire al campo, piuttosto che ai risultati ottenuti in campionato, e sotto questo profilo mi ritengo ampiamente soddisfatto. I ragazzi si divertono e sono molto uniti: l’obiettivo è quindi quello di riuscire a dare continuità a questi aspetti anche nelle stagioni a venire. Non dimentichiamoci, peraltro, che stiamo parlando di una scuola calcio: l’obiettivo principe, ovvero la crescita dei ragazzi, è a lungo termine, e non si lavora, o almeno non lo si dovrebbe fare, in vista di una specifica stagione».

ENTUSIASMO E DELUSIONE

L'aspetto mentale è bene costruirlo sin dall'inizio, stendendo un filo e assicurandogli stabilità, relativamente a questo, il mister continua: «All’Orange Canavese spieghiamo ai ragazzi che errori e sconfitte fanno parte del processo di apprendimento. Meglio un dribbling in più che uno in meno, anche se non riuscito: la creatività va stimolata, non frenata. Poniamo l’accento sul divertimento e sull’impegno, non sui risultati, e questo fa sì che i ragazzi sappiano affrontare con grande equilibrio vittorie e sconfitte».

VALORI PRINCIPALI

Ponendo l'attenzione su quali principi si cerca minuziosamente di infondere, l'istruttore pronuncia: «In un mondo in continua trasformazione, i valori che desideriamo trasmettere ai nostri bambini si possono riassumere in tre parole: impegno, rispetto e inclusività: sono queste le virtù che cerchiamo di trasmettere ai nostri ragazzi. Imparare a dare il massimo, trattare bene gli altri e accogliere le differenze è fondamentale per crescere come persone e come cittadini».

ULTIMI METRI

Sugli impegni al termine dell'annata calcistica dei piccoli orange, l’allenatore si è così espresso: «A breve parteciperemo all’Orange Generation Cup a Milano, dove i ragazzi avranno l’opportunità di confrontarsi, tra gli altri, coi pulcini di alcune società professionistiche. In conclusione, ci tengo a ringraziare Mirko Saccuman e Silvano Gianazza per avermi accolto e per il lavoro svolto, perché un gruppo così unito non lo si crea in un solo anno. E un grazie di cuore va ai miei ragazzi, che non possono immaginare il valore che il tempo trascorso insieme ha avuto per me».

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